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GESTIONE STATI GENERALI DELL’USATO ESTERNALITÁ POSITIVE Ambientali a) Riutilizzo di quote importanti di scarti; le merci riusabili vengono sottratte sopratutto dal fl usso destinato a smaltimento. b) Incremento del Riciclo grazie al conferimento dei residui dello smontaggio per il Riutilizzo. c) Incentivazione della raccolta differenziata grazie alla diminuzione dei suoi costi complessivi determinata dall’autosuffi cienza economica delle isole ecologiche. Sociali a) Emersione dei settori informali dell’usato e riduzione dei livelli di emarginazione delle fasce sociali che esprimono questo lavoro informale. b) Riduzione della microcriminalità dovuta all’incremento delle opportunità occupazionali per i settori che vivono maggiore disagio sociale. Occupazionali a) Introduzione di un sistema labor intensive per garantire il Riutilizzo su scala a partire dalle isole ecologi- che. b) Incentivazione della raccolta porta a porta (che a sua volta è un sistema labor intensive) grazie alla riduzione dei costi complessivi del sistema determinati dall’autosuffi cienza delle isole ecologiche e dall’alto livello di redditività prodotto dall’eventuale selezione di merci riusabili nella frazione del secco indifferenziato. c) Moltiplicazione esponenziale degli operatori dell’usato ambulanti dovuta al forte incremento di oggetti riusabili sul mercato. d) Risoluzione dell’emergenza occupazionale che affl igge il popolo rom (specialmente nelle grandi città). 32 Sanitarie a) Superamento defi nitivo del fenomeno del rovistaggio nei cassonetti, che espone a malattie coloro che rovistano e produce allo stesso tempo sporcizia nei marciapiedi. igiene urbana b) Igienizzazione e controllo delle merci avviate al settore dell’usato, il quale attualmente non adotta strumenti aprile-giugno 2011 monitorati di sostenibilità sanitaria. La fi liera del riutilizzo Il modello proposto dal settore (ed elabo- la costituzione di un Consorzio Nazionale A Torino a riunirsi era un’intera filiera che, rato grazie all’aiuto di Occhio del Riciclo- del Riutilizzo che guidi gli enti locali ad finalmente cosciente del proprio ruolo ne), prevede la creazione presso i centri applicare il riuso su scala e a coinvolgere per l’ambiente, rivendicava la stessa di- di raccolta di stock di merci usate da de- le reti locali di riferimento. Dopo l’evento gnitá che a partire dal Decreto Ronchi é stinare agli operatori. Questi ultimi sono di Torino, questa richiesta ha decuplicato stata concessa alle filiere che riciclano gli disposti a ripagare i gestori del centro di la sua forza. imballaggi e che sono coordinate da CO- raccolta destinando loro una frazione del NAI. Ad ascoltare gli operatori dell’usato, prezzo finale. la mattina del primo Aprile, c’era il Ministe- La razionalizzazione dei sistemi di approv- ro dell’Ambiente, Federambiente, il WWF vigionamento attraverso la creazione di e un gruppo di tecnici ambientali. un’offerta intermedia fondata sui centri di Gli operatori dell’usato non si accontenta- raccolta vedrebbe gli stakholder e le ester- no di essere oggetto di campagne di edu- nalitá positive rappresentate nelle tabelle. cazione e sensibilizzazione, ma pretendono Creare modelli locali di riutilizzo su scala l’accesso alle merci riusabili conferite tra non é semplice e richiede una fortissima i rifiuti. Queste ultime rappresentano il attenzione a un mercato la cui principa- maggior volume del riutilizzabile poten- le caratteristiche é la disomogeneitá (sia zialmente disponibile. Il mercato ha fame merceologica che delle reti commerciali). di merci e non riesce a concepire che og- Per questo motivo é evidente che l’Italia getti, mobili, elettrodomestici e libri con fará un definitivo salto di qualitá in dire- valore di mercato vengano sistematicamen- zione del riutilizzo solamente in presenza te destinati a smaltimento. I volumi medi di meccanismi di coordinamento analoghi dei centri di raccolta permettono l’appli- a quelli sviluppati per il riciclo (settore cazione di economie di scala rendendo piú omogeneo da certi punti di vista, ma la selezione delle merci riusabili e la loro segnato da fluttuazioni incontrollabili del preparazione al riutilizzo un’opzione non prezzo della materie prime seconde). La solo possibile ma anche redditiva. Rete ONU ha giá proposto ufficialmente
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