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gestione energia e calore sostenibili cogenerazione da biogas di Andrea Ambrosetti La cogenerazione è il modo viene trasformata in biogas è detto digestione dell’agro-industria e scarti di macellazione, colture energetiche dedicate, frazione organica dei rifuti anaerobica. Il biogas è costituito principalmente più efficiente per sfruttare una da metano e anidride carbonica. La percentuale solidi urbani, fanghi di depurazione. fonte energetica combustibile. di metano varia a seconda del tipo di sostanza I refui zootecnici sono prodotti di scarto di un La produzione di biogas da organica digerita e delle condizioni di processo allevamento e in quanto tali possono essere il ri- scarti agricoli, zootecnici o da un minino del 50 % a un massimo dell’ 80%. sultato di svariati materiali: deiezioni zootecniche, acque di lavaggio, lettiera, residui alimentari. Si Evidente vantaggio della digestione anaerobica è urbani organici è un modo per la possibilità di ottenere energia rinnovabile sotto parla di deiezioni tal quali quando ci si riferisce valorizzare risorse che altrimenti si forma di un gas combustibile a elevato potere esclusivamente al sottoprodotto fsiologico de- 30 trasformerebbero in rifiuti nocivi calorifco partendo da materia organica. Il limi- gli animali (feci, urine). Gli effuenti zootecnici e costosi da smaltire. te è dato, invece, dal fatto che i microrganismi sopracitati costituiscono una matrice a costo igiene urbana igiene urbana anaerobi presentano basse velocità di crescita e basso o nullo e il loro inserimento all’interno ottobre-dicembre 2011 di reazione, ciò signifca che per ottenere buoni di un impianto di digestione anaerobica, oltre La produzione di biogas per la cogenerazione di risultati l’ambiente di reazione deve essere man- a essere una potenziale integrazione di reddito energia elettrica e calore risulta una delle prin- tenuto il più possibile in condizioni ottimali. La dell’azienda zootecnica, permette anche una cipali soluzioni in grado di integrare vantaggi confgurazione impiantistica più diffusa abbinata stabilizzazione degli stessi, in grado di ridurre le energetici, sostenibilità ambientale, ma anche all’impianto di digestione anaerobica al fne di emissioni maleodoranti. Di contro le basse rese sostenibilità economica. Attualmente, infatti, la produrre congiuntamente energia elettrica e metanigene li rendono più adatti a un utilizzo che possibilità di accedere a incentivi specifci (tariffa calore, prevede l’abbinamento tra un motore a preveda la miscelazione con differenti matrici a onnicomprensiva pari a 0,28 euro per ogni kWh combustione interna, e un sistema di recupero resa maggiore. La coltivazione di colture energeti- di energia elettrica immessa in rete, per gli im- del calore di scarto per la produzione di energia che dedicate da avviare alla digestione anaerobica pianti con potenza elettrica nominale inferiore o termica (cogeneratore). può essere, invece, una soluzione per ridurre la uguale a 1 MW; certifcati verdi per impianti con sovrapproduzione agricola, ma anche una valida potenza elettrica nominale superiore a 1 MW) per Substrati avviabili alla digestione alternativa per l’utilizzo di aree incolte e a riposo la vendita di elettricità alla rete consente di am- anaerobica o di aree irrigate con acque recuperate dai de- mortizzare l’investimento nel giro di pochi anni. Il biogas può essere generato a partire da tipo- puratori urbani. L’uso di colture dedicate (insilati Il processo biologico complesso per mezzo del logie diversissime di materiali organici liquidi e di mais e sorgo, segale integrale, barbabietola da quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica solidi: refui zootecnici e deiezioni, scarti organici zucchero), in opportune miscele, può essere utile al fne della standardizzazione delle caratteristiche delle matrici in ingresso, condizione necessaria al buon funzionamento del digestore. Le ingenti quantità di scarti dell’industria agro- alimentare sono spesso ottimi substrati avviabili alla digestione anaerobica. Si tratta, ad esempio, del siero di latte proveniente dall’industria case- aria, di refui liquidi dell’industria che processa succhi di frutta o che distilla alcool, ma anche degli scarti organici liquidi e/o semisolidi dell’in- dustria della carne (macellazione e lavorazione della carne), quali grassi, sangue, contenuto stomacale, budella. La Frazione Organica dei Rifuti Solidi e Urbani presenta un elevato grado di putrescibilità e umidità (> 65%) che la ren-
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