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terza pagina strategie europee rifiuti Contributo ambientale medio sugli imballaggi, anno 2007, in euro/tonnellata livelli di consumi pro capite che vengono riportati nella tabella successiva, evidenziando che alcuni paesi europei presentano consumi di imballaggi che sono quasi la metà di quelli italiani (ad es. in Norvegia e in Finlandia il consumo è rispettivamen- te di soli 108 e 132 kg/ab/anno rispetto ai 212 kg/ ab/anno italiani). Un’altra caratteristica dei super- mercati d’oltralpe consiste nel fatto che da vari anni alle casse non si trovano più sacchetti a perdere in regalo o a modico prezzo, poiché il sacchetto o la “sportina” riutilizzabile bisogna portarsela da casa altrimenti, se è stata proprio dimenticata, alla cassa si potrà acquistarne una nuova al costo minimo vincolato di ben 2 euro. In questo modo i cittadini Fonte: Paolo Acciari, “Il problema dei rifuti: il ruolo delle imposte”, Univ. Bocconi, Luglio 2008 d’oltralpe hanno imparato in fretta a tenersi sempre una bustina riutilizzabile nella borsa o in macchina. € per ogni litro di prodotto. In Norvegia viene ap- Confrontando il contributo medio per tonnellata Inoltre i consumatori sono naturalmente orientati plicata la charge on beverage containers per 0,11 di imballaggio italiano con quello medio europeo a non utilizzare contenitori usa e getta, poiché su 26 € su ogni contenitore di bevande a perdere, a pre- emerge chiaramente che quello italiano è tra i più questi imballaggi viene fatta gravare una maggiore tassazione ambientale che in Germania è quasi 20 bassi in assoluto in Europa; la media europea risulta scindere dal materiale. In più su ogni contenitore è applicata un’imposta ambientale con aliquota essere infatti a 126 euro a tonnellata, un livello ben volte più alta rispetto all’Italia e in Finlandia arriva igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2011 dipendente dal materiale: se esso risulta riciclabile quattro volte superiore a quello dell’Italia (grafco addirittura ad essere più elevate di 200 volte. per più del 95% il contenitore è esente da questa successivo). Di conseguenza nel nostro paese il consumo pro imposta ambientale. In Danimarca la raccolta dif- L’Italia è ampiamente al di sotto della media euro- capite risulta il più elevato a livello europeo (nel ferenziata non è affdata a un consorzio ma gestita pea per plastica, carta, vetro e, in particolare, per 2004 209 kg/ab/anno, contro una media europea direttamente dalle autorità pubbliche. Il fnanzia- l’alluminio e il cartone per bevande (poliaccoppia- di 179 kg/ab/anno ). La strategia e le iniziative at- 13 mento avviene anche tramite la packaging tax, che to). Anche il livello del contributo sui beni in polie- tuate in Germania hanno consentito di ridurre gli si applica a pressoché tutti i tipi di imballaggio, alle tilene applicato in Italia è il più basso in assoluto imballaggi in circolazione (soprattutto poliaccop- buste di plastica e anche alle stoviglie usa e getta, tra i vari paesi europei. La conseguenza pratica di piati e lattine) e massimizzare il riutilizzo dei vuoti, con specifche tariffe legate al peso e al volume questa situazione è che in Italia la maggiorazione favorendo anche il mercato locale dei prodotti a km dell’imballaggio. In Germania e Austria l’entità del di costo dovuto al contributo ambientale per una zero, e consentendo di ridurre progressivamente la contributo ambientale sugli imballaggi è piuttosto bottiglia da 1,5 litri di acqua minerale risulta pari produzione procapite di RU in Germania (dai 640 alto, anche allo scopo di infuenzare il consumatore a soli 0,3 centesimi di euro mentre in Finlandia il kg/ab/anno del 2002 ai 587 kg/ab/anno del 2009) a una riduzione degli imballaggi acquistati. Dal 1° costo aggiuntivo è 76 centesimi di euro (si veda tab. e in Austria (dai 608 kg/ab/anno del 2002 ai 591 maggio 2006 in Germania vige l’obbligo di deposito successiva). A prescindere dal livello del contribu- kg/ab/anno del 2009). Il segreto del successo delle cauzionale di € 0,25 sui contenitori con un volume to, l’impresa che lo sopporta deve poi traslarlo al politiche di riduzione e riciclaggio nel nord Europa tra 0,1 litri e 3 litri in metallo, plastica e vetro che consumatore fnale e questo aumento di prezzo è quindi essenzialmente legato alle politiche tarif- contengono acqua minerale e bibite a base d’acqua determina un effetto più o meno elevato sui con- farie che hanno scoraggiato l’uso di imballaggi su- e bibite mix alcoliche. In Germania nel 2008 il Siste- sumi di quel prodotto. Se il livello è molto basso il perfui e hanno fatto lievitare i costi di trattamento ma Duale è stato inoltre aggiornato: la principale consumatore non cambia il suo comportamento e fnale dei rifuti residui indifferenziati, rendendo novità della riforma è stata la fne del monopolio il contributo può soltanto avere lo scopo di fnan- automaticamente molto più conveniente per le della DSD (Duales System Deutschland) e la na- ziare in parte la fliera del riciclo. Se il contributo è amministrazioni locali le attività di raccolta diffe- scita di altre società che si occupano del recupero più elevato esso modifca il rapporto tra i prezzi renziata, riciclaggio e di compostaggio/digestione e riciclo degli imballaggi (che a oggi sono in tutto di prodotti alternativi (con meno imballaggio o a anaerobica. 9) per favorire la riduzione dei costi per le imprese rendere) e spinge così il consumatore a modifca- (indotto dalla concorrenza tra le varie società) e re le sue abitudini di consumo. Queste differenti *Direttore Ente di Studio per la Pianifcazione un incremento ulteriore dei livelli di riciclaggio. modalità di tassazione si ripercuotono quindi sui Ecosostenibile Confronto del costo del contributo ambientale per una bottiglia in PET da 1,5 lt.
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