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terza pagina strategie europee rifiuti meno rifuti se il contributo per il riciclo cresce di Attilio Tornavacca* Notizie importanti dall’Europa: Percentuale di riciclaggio, incenerimento e smaltimento in discarica in Europa nel 2009 gli inceneritori costano cari e non servono più; le discariche verso la chiusura. Alti contributi ambientali per il riciclo degli imballaggi fanno preferire il vuoto a rendere. 24 Nel grafco a fanco vengono riportati i risultati di riciclaggio conseguiti dai vari stati europei igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2011 che evidenziano come i risultati più elevati di recupero (riciclo e compostaggio) vengano raggiunti in Austria (70 %), Germania (66%). Fonte: Eurostat 1 Sul giornale “LIBERAL” è stato infatti recente- 2 mente riportato un intervento del Sen. Gaetano al 90 per cento del riutilizzo. Il futuro è que- minor impatto ambientale rispetto alla termo- Pecorella, Presidente della Commissione bica- sto… La Germania ha costruito un sistema valorizzazione“ . Rispetto ai livelli di RD che 3 merale sulle Ecomafe, che ha affermato «Berli- industriale di termovalorizzatori che oggi non risulta conveniente e necessario perseguire sia no chiude gli inceneritori, noi siamo ancora riescono più a funzionare a regime soltanto da un punto di vista economico che ambienta- alle discariche. La nostra strategia con i rifuti con i rifuti locali. C`è un grande interesse le ed energetico, va inoltre segnalato che una è superata: per il futuro si dovrà puntare sul da parte delle industrie tedesche a importare recente e approfondita LCA del Politecnico di riutilizzo dei materiali, sviluppando la fase rifuti. Attualmente a prezzi molto bassi. Entro Torino ha dimostrato che gli scenari al 65% di del recupero. Sono in Germania con la com- il 2020 l’obiettivo della Germania è di azzerare RD risultano nettamente migliori degli scenari missione. Qui i termovalorizzatori sono quasi il conferimento in discarica.” al 50% circa di RD . 4 superati e noi stiamo ancora a discutere di Tale affermazioni vengono ulteriormente con- La situazione di arretratezza dei livelli di RD e discariche». Secondo l’On. Pecorella l’uso degli fermate da uno studio commissionato nel 2004 riciclaggio a livello nazionale è stata in parte in- inceneritori va considerato “residuale, perché dalla Confederazione Europea dei gestori degli fuenzata dal dumping attuato esclusivamente si dovrà puntare sul riutilizzo dei materiali, impianti di incenerimento in cui si afferma che in Italia dal 1992 per rendere conveniente l’in- sviluppando la fase del recupero. L`obiettivo “Il riciclaggio di materiali, raccolti alla fonte cenerimento grazie agli incentivi CIP6 contro 5 che hanno in Germania è quello di arrivare con una buona differenziazione, provoca un cui sono state avviate varie procedure d’infra- zioni dalla Commissione europea nei confronti 1 - Fonte http://www.federambiente.it/Primopiano/Raccolta%20Differenziata%20in%20Italia/Brandolini.pdf dell’Italia . 6 2 - Fonte http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=52031963 Nel resto dell’Europa non si assiste infatti ad una 3 - Fonte http://www.cewep.com/storage/med/media/press/29_ profustudy.pdf?fCMS=887e516a8001a13b331f7338b91a7cb5 contrapposizione quasi ideologica tra fautori 4 - Fonte http://www.scribd.com/doc/23838701/LCA-Torino-Studio-Nov-08-RD-Incener dell’incenerimento quale alternativa alla RD e, 5 - Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6 L’incentivo CIP6 fa lievitare il costo dell’energia elettrica in Italia del 7 %. ed era stato per reazione, sostenitori del completo azzera- inizialmente varato per promuovere l’uso delle fonti rinnovabili ma l’inclusione dalle fonti “assimilate”, cioè gli impianti che mento della produzione di rifuti residui poiché, utilizzano rifuti e scarti di raffnazione come combustibile, ne ha snaturato l’iniziale intendimento. in assenza di incentivi economici a sostegno 6 - Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore. A seguito della censura europea è stata poi emanata la Dir. 2001/77 per dell’incenerimento, gli enti locali cercano di in- promuovere esclusivamente l’energia prodotta da fonti rinnovabili che l’Italia ha però deciso di non considerare per quanto cenerire il minimo indispensabile, soprattutto riguarda gli impianti di incenerimento già autorizzati. L’UE ha quindi avviato una nuova procedura d’infrazione contro a causa degli elevati costi di tale tecnologia, e l’Italia per l’utilizzo dei CIP6 e dei Certifcati Verdi a sostegno dell’incenerimento dei RU (anche inorganici). solo per i fussi che altrimenti sarebbero avviati
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