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gestione Compostaggio: 20 anni di CresCita ASoterradoITA.fh11 27/1/11 12:35 P�gina 1 C M Y CM MY CY CMY K assicura il “fne vita”. Certifcare la compo- stabilità significa attestare che un manu- fatto defnito più o meno genericamente “biodegradabile” sia anche “compostabile” nei tempi e nei modi dettati dalla buona pratica al compostaggio. Attualmente sono diverse le aziende che hanno conseguito il riconoscimento e che possono utilizzare un logo creato appositamente per rendere rico- 40 noscibili i prodotti certifcati. A garanzia del consumatore, ma anche per salvaguardare l’effettivo recupero di materia negli impianti igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2012 di compostaggio, solo i manufatti che sono accompagnati da questo logo hanno la cer- tezza di essere stati testati operativamente, tecnicamente e scientifcamente e possono essere accettati senza problemi negli im- pianti di compostaggio italiani. Il Marchio “Compostabile CIC” è rilasciato a seguito di verifche e controlli eseguiti dal Consorzio in collaborazione con Certiquality (società leader nel settore della certifcazio- ne). Il prodotto certifcato deve rispondere a particolari requisiti stabiliti da un Regolamen- to che è stato elaborato sulla base di standard europei. “Chi produce manufatti biodegradabili cer- tifcati CIC”, conclude Newman, “può pro- muoverli e immetterli sul mercato come effettivamente riciclabili al 100%. Il marchio è rivolto oltre a chi commercializza diretta- mente i manufatti biodegradabili anche ai produttori di materie prime biodegradabili che sottoponendo al test un cosiddetto ‘semi- lavorato’ ottengono il rilascio del marchio di certifcazione ‘Compostabile CIC’ sottoforma di attestato, con riferimento esplicito alla ma- teria prima e allo spessore che caratterizza il semilavorato. In questo caso il produttore di materia prima può dimostrare l’idoneità del proprio materiale alla produzione di manu- fatti che possono concorrere all’ottenimento del medesimo Marchio”. Composici�n