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gestione AssembleA operAtori riutilizzo la lunga catena dell’usato di Pietro Luppi* Gli operatori del riutilizzo di tutta Italia per la quarta volta a confronto discutono del loro futuro. Per la quarta volta in 3 anni la Rete Naziona- interrogata sull’opportunitá di puntare piuttosto Ci sono amministratori che non prendono in le Operatori dell’Usato (Rete ONU) si é riunita su emendamenti a leggi esistenti, “lenzuolate” nessuna considerazione l’esistenza di un settore 40 in assemblea generale per discutere del settore e quant’altro, pur di ottenere risultati. Una delle del riutilizzo nel loro territorio e che al momento ipotesi in campo é la creazione di un tavolo plu- italiano del riutilizzo e del suo futuro. Il 13 e 14 di interrogarsi sul tema inventano o accolgono giugno a Roma c’erano delegazioni da tutta Ita- riministeriale dove si esaminino una per una le proposte strampalate come se si trattasse di cre- igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2014 lia in rappresentanza di operatori ambulanti, dei tematiche del riutilizzo e si spezzettino i provve- are tutto ex novo e a tavolino. E cosí proliferano mercati storici e delle pulci, delle strade e delle dimenti fno a raggiungere il quadro necessario dispendiose iniziative che, non tenendo conto fere, di negozi in conto terzi, di botteghe di ri- a rendere agibile questa attivitá. delle regole consolidate dell’approvvigionamen- gatteria, di cooperative ed enti di solidarietá. Il L’assemblea ha comunque deciso di non abban- to e della distribuzione di beni usati, non sono in convegno, l’assemblea generale e i due dibattiti donare l’ambizioso progetto di legge di riordi- grado di sortire effetti quantitativi, non riescono tematici dell’incontro nazionale si sono svolti nel- no considerato che per gli operatori dell’usato a far coincidere l’offerta con la domanda. Un la fabbrica ex RSI per la manutenzione dei treni rappresenta, simultaneamente, sia il maggiore negozio medio affliato alla Mercatino SRL e a notte, fallita qualche anno fa e ora oggetto di un simbolo di identitá unitaria che la speranza di gestione familiare riutilizza circa 100 tonnella- tentativo di riconversione ad attivitá di riutilizzo una soluzione globale e ben equilibrata a tutti i te all’anno, che equivalgono piú o meno alla da parte degli operai in cassa integrazione, i quali problemi del settore. La costante interlocuzione somma di quanto riutilizzato da tutti i centri di sono coscienti che il riuso é uno dei settori che nel dei rappresentanti della categoria dell’usato con riuso fnanziati dall’istituzione pubblica in Centro prossimo futuro promette maggiori prospettive di il Ministero dell’Ambiente ha reso comunque pos- Italia; ma a differenza di questi ultimi i negozi impiego (secondo l’Uffcio Europeo dell’Ambien- sibile, lo scorso ottobre, un programma nazionale conto terzi, lungi dal ricevere soldi pubblici, sono te il riuso basterebbe a offrire impiego a un sesto di prevenzione dove fnalmente si riconosce che al contrario affetti da regimi tariffari e regimi IVA dei giovani disoccupati europei). la prioritá delle politiche per il riuso deve essere la penalizzanti. La somma dei siti internet di scam- Dopo 3 anni di intensa attivitá congiunta il diret- rimozione degli ostacoli che inibiscono il settore bio gratuito fnanziati da P.A. e aziende di igiene tivo della Rete ONU, che per statuto é composto dell’usato, e dove si indica la piattaforma della urbana unita alla somma di tutte le iniziative di da tutte le anime dell’usato, ha imparato a fare Rete ONU come punto di riferimento. Un altro baratto che nascono e muoiono come mosche un effcace gioco di squadra. I risultati di que- passo importante é stata l’assegnazione, lo scorso in tutta Italia non raggiunge probabilmente, in sta collaborazione sono stati messi sul piatto di gennaio, del Premio Nazionale Prevenzione di un anno, le tonnellate di riutilizzo generate dal fronte all’assemblea degli associati. In generale, Federambiente e Legambiente a due associate lavoro di un paio di famiglie rom che operano a cosí come gli anni passati, anche l’ultimo anno della Rete ONU: la cooperativa Cauto di Brescia regime nel settore dell’usato. di lobbing é stato segnato dall’instabilitá politica, e la Mercatino SRL, franchising che riunisce 220 Ma per poter riutilizzare, le famiglie rom devono dalla continua rotazione di ministri dell’ambiente negozi in conto terzi; quest’ultima ha dimostrato, mettere le mani nei cassonetti per approvvigio- e fgure ministeriali di riferimento, da un clima grazie a uno studio di Occhio del Riciclone, che narsi e giocare a nascondino con i vigili urbani parlamentare imprevedibile. i suoi negozi affliati hanno riutilizzato 22.000 per poter esporre e vendere quanto raccolto. I La bozza di legge di riordino del settore, frutto di tonnellate di beni nel 2012. Per la Rete il ricono- rom, anch’essi rappresentati in Rete ONU, sareb- un enorme e prolungato sforzo di mediazione scimento é importante. É infatti ancora diffusa bero ben felici di acquistare lotti di merci riusabili tra gli operatori dell’usato, ancora non ha un iter in Italia una dicotomia mentale che impedisce a raccolte in modo igienico dalle aziende di igiene tracciato. E considerato che sono anni che non molti decisori di associare il concetto di “riutiliz- urbana e di venderle in mercati autorizzati. Una si fa una legge quadro in Italia, l’assemblea si é zo” con il concetto di “usato”. delle domande storiche della Rete ONU é: per-