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TECNOLOGIE RICONVERSIONE URBANA modernità del riuso di Paolo Villa Invece di distruggere e ricostruire quello che si è già costruito e non serve più è meglio modificarlo e riadattarlo per metterlo a disposizione di nuovi utilizzi. La continuità del nostro futuro dipenderà da una 64 maggiore attenzione alle risorse e probabilmente da una progressiva diminuzione di oggetti, spazi e materiali utilizzati. Tutto è oggi eccessivo. In igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2013 funzione di questo, anche le professioni si stanno trasformando. Le fgure dell’architetto e dell’urba- nista stanno lentamente modifcando il proprio ruolo, per diventare più simile al paesaggista e sviluppare l’esistente. Niente di male, in fondo si riprendono un ruolo che già avrebbero dovuto svolgere. I tre concetti Reduce, Reuse, Recycle riprendono la gerarchia dei rifuti, che assegna la migliore posizione al minimo intervento: meno modifche, e minore energia utilizzata. Una flo- Figura 1. Città attraenti: la ricerca della bellezza e soprattutto di una bellezza utile, non è solo vanità sofa che trasferita al paesaggio urbano diventa urbana. È un modo molto diretto ed esplicito per offrire a cittadini, imprenditori, turisti, una qualità un modo coraggioso e realistico per leggere i migliore, in grado di orientare le scelte. Barcellona Parc del Clot, riuso di edifcio industriale. progetti, troppo spesso presentati come toccasa- na urbani e poi rivelatisi costosissime operazioni senza attenzione per l’esistente, per le risorse e per dove serve e quando serve, per poi abbandona- scena per un attimo le archistar e i progettisti per la gente che le abita. re, smantellare, spostare. In una nazione così dimostrare che il vero patrimonio disponibile è giovane, mi ha sempre stupito la produzione di l’ambiente nel quale viviamo, e che è doveroso Impegnarsi con l’esistente città fantasma in ogni epoca storica. Il lavoro e possibile lavorare per il bene comune senza È possibile fare senza costruire quasi nulla? Pro- presenta progetti spontanei, spesso realizzati al- bisogno di consumare altro spazio. gettare togliendo anziché aggiungendo. Liberare terando il tradizionale rapporto committente- il suolo, piuttosto che ingombrarlo. Sembra un professionista-realizzatore-amministrazione. A Reduce/Reuse/Recycle controsenso, ma si può prevedere il riuso e la volte manca una autorizzazione, altre l’apporto Il titolo suona come slogan ambientalista, ma riqualifcazione di luoghi e manufatti esistenti di veri professionisti, altre ancora una ditta rea- è solo un riferimento di attualità. Alla stessa senza prevedere nuove costruzioni. Non è una lizzatrice. Semplici azioni di design per il bene biennale già citata, la Germania ha presentato teoria semplicistica del tipo: il parco meglio collettivo. Una rivoluzione. una mostra manifesto che è la sintesi della pras- della fabbrica. È trarre energia da una risorsa, Interventi in grado di alterare il rapporto e la si architettonica più praticata nel Paese, che si anche quando apparentemente giace sfnita. percezione dello spazio pubblico. Cabine tele- fonda sul principio delle tre “r”: Reduce/Reuse/ Una recente ricerca, presentata all’ultima Bien- foniche trasformate in mini librerie pubbliche, Recycle, la gerarchia dei rifuti, applicabile an- nale di Architettura di Venezia, viene dagli Stati aiuole pret-a-porter, e giardini pensili in afftto. che al campo dell’architettura e quindi del pa- Uniti. Patria dell’eccesso, del nuovo a tutti i Una messa a fuoco sulle comunità e le loro esi- esaggio urbano. Da questo contributo concreto costi, del costruire cinicamente e ciecamente, genze. Una ricerca minuziosa, che fa uscire di al dibattito sul ruolo dell’architettura, è possibile
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