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SCENARI MENO RIFIUTI URBANI la raccolta differenziata fa bene all’ambiente e fa risparmiare di Marco Catino Ancora troppa discarica e troppo che nelle pratiche di raccolta differenziata: nel Mezzogiorno, la Sardegna si avvicina al 50% poca raccolta differenziata (49,7%), la Campania supera il 40% (41,5%) nella gestione dei rifiuti urbani. e l’Abruzzo raggiunge una percentuale pari al Soprattutto al Sud. 37,9%. Le altre regioni, fatta eccezione per la Basilicata (21,9%), raccolgono in modo diffe- renziato meno del 20% dei propri rifuti (Sicilia “Produciamo meno rifuti urbani a causa della e Calabria mostrano tassi inferiori al 15%). crisi economica, continua ad ampliarsi gradual- I rifiuti urbani smaltiti in discarica nel 2012 62 mente la diffusione delle raccolte differenziate, sono stati circa 12 milioni di tonnellate, con una parte considerevole dei nostri rifuti fnisce una riduzione dell’11,7% rispetto al 2011, pari a ancora in discarica, resta stabile la percentuale 1,5 milioni di tonnellate. Sono state ben 186 le igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2013 di quelli inceneriti, mentre cresce il compostag- discariche per rifuti non pericolosi che hanno gio”. Sono questi i principali trend che emergono “accolto” rifuti urbani nel 2012, sei in meno dall’ultimo Rapporto Ispra sui rifuti, che, come del 2011; questo dato conferma la tendenza già sempre, fornisce una chiara istantanea di come evidenziata nell’ultimo quinquennio a chiudere si stanno orientando le politiche di produzione, soprattutto le discariche di piccole dimensioni a raccolta e gestione dei rifuti nel nostro Paese. vantaggio di grandi impianti a servizio di aree Dal 2010 al 2012 la produzione dei rifuti urba- geografche più estese. Ancora piccoli piccoli ni ha subito una riduzione del 7,7%, pari a 2,5 contraltare un graduale miglioramento dei tassi passi in avanti che poco scalfscono un quadro milioni di tonnellate in meno. La produzione di raccolta differenziata che a livello nazionale con troppe ombre. globale nazionale si attesta al momento al di passano dal 37,7% del 2011 al 39,9% nel 2012. In alcune regioni (Lombardia, Emilia Romagna, sotto dei 30 milioni di tonnellate. Lo scorso anno, A livello regionale, Veneto e Trentino Alto Adige Molise e Calabria) si è assistito addirittura a un ogni abitante italiano ha generato 504 kg di ri- hanno raggiunto, rispettivamente, il 62,6% e il leggero incremento dei rifuti smaltiti in questa futi, ben 32 kg in meno rispetto al 2010. Della 62,3%, mentre al di sopra del 55% si colloca il modalità rispetto al precedente anno, ascrivibile riduzione è complice una maggiore consapevo- Friuli Venezia Giulia (57,5%), sopra il 50% Pie- però in gran parte al conferimento di rifuti pro- lezza nelle scelte d’acquisto e nell’attuazione di monte (53,3%), Lombardia (51,5%) ed Emilia venienti da altre regioni. Nel 2012, la regione buone pratiche per il rispetto dell’ambiente, ma Romagna (50,7%). Tra le regioni del Centro, le che ha smaltito in discarica le minori quantità soprattutto la crisi: il valore dei consumi delle Marche raggiungono il 50,8% , mentre Umbria, dei rifuti urbani prodotti è stato il Friuli Vene- famiglie sul territorio economico ha fatto regi- Toscana e Lazio si collocano, rispettivamente, al zia Giulia (7%), seguito dalla Lombardia (8%) strare, tra il 2011 e il 2012, una riduzione pari al 42%, al 40% e al 22,1%. e dal Veneto (11%), mentre ancora sopra l’80% 4,1% circa. Scendendo nel dettaglio dell’analisi, Si conferma dunque un’Italia a due velocità an- si trovano molte regioni del Sud, ed in partico- l’Emilia Romagna, con 637 kg di rifuti prodotti pro capite, è la regione con la maggior produzio- ne; seguono Toscana (con 614 kg per abitante), Valle d’Aosta (605 kg), Liguria (586 kg) e Lazio (582 kg). Per tutte queste regioni si rilevano, comunque, cali consistenti rispetto al 2011. Minori valori di produzione si osservano anche per Basilicata (al di sotto di 400 kg per abitante/ anno), Molise, Calabria e Campania (tutte con meno di 450 kg). Alla “decrescita” dei valori di produzione fa da
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