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PULIRE OUTDOOR SCENARI prodotti e circa il 6% dei rifiuti totali. Allo incentrato essenzialmente su una raziona- minori, zone industriali), differenziando le stato attuale, i rifiuti provenienti dallo lizzazione e ridistribuzione delle frequenze modalità di spazzamento a seconda della spazzamento stradale vengono smaltiti in di spazzamento già adottate nelle diverse specificità delle varie aree. A tutto questo si discarica al costo di 99,64 €/ton (al netto di zone del territorio comunale e che sono aggiungono servizi accessori come pulizia ecotassa ed indennità di disagio ambienta- state puntualmente analizzate e rimodu- dei mercati, pulizia delle fontane pubbli- le). Per consentire il recupero di tali rifiuti late (Centro Storico, zone urbane a ridosso che, raccolta siringhe abbandonate, diso- e ridurre i quantitativi smaltiti in discarica, del Centro Storico, zone urbane di perife- struzione caditoie e pozzetti, servizio neve GESENU ha presentato un progetto per la ria, zone delle frazioni e dei centri urbani e lavaggio stradale. realizzazione di un impianto per il tratta- mento di rifiuti provenienti dallo spazza- mento delle strade con tecnologia Soil Wa- shing, che si basa su processi di lavaggio dei materiali in ingresso all’impianto e che permette il recupero di inerti da reimpie- gare in edilizia. L’impianto previsto dal progetto è in grado di differenziare materie prime secondarie di qualità ottenendo in uscita materiali inerti che superano positi- vamente il test di cessione e le analisi pre- viste dal D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i. per 59 il recupero di rifiuti non pericolosi, nonché igiene urbana le analisi previste per il settore di utilizzo, igiene urbana luglio-settembre 2013 a seconda della destinazione d’uso (costo di investimento 2,7 milioni) . La riorganizzazione dello spazzamento Nel corso del 2012 è stata inoltre messa in atto una riorganizzazione del servizio di spazzamento stradale nata dall’esigenza di: superare alcune criticità del servizio legate all’applicazione, in determinate zone, di frequenze di spazzamento non ben correlate con le esigenze del territo- rio; provvedere all’estensione del servizio nelle zone di nuova urbanizzazione, che si sono sviluppate negli ultimi anni e che risultano spesso in stretta continuità con zone in cui lo stesso servizio è già attivo; provvedere ad una meccanizzazione spinta del servizio. Ciò secondo quanto previsto dalla L. n. 94 del 06.07.2012 (cd. Spen- ding review) relativa alle misure urgenti tese alla razionalizzazione della spesa pub- blica, con l’effetto di liberare risorse utili alla implementazione dei nuovi servizi di raccolta differenziata porta a porta; otti- mizzare gli interventi nell’intero territorio comunale; mantenere una soddisfacente qualità del servizio in rapporto alle risor- se disponibili. Al fine di raggiungere tali obiettivi, il piano di riorganizzazione si è
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