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terza pagina riorganizzazione partecipata Novara: una città da record di Paolo Pepe*, Giuseppe Abbenante** Il percorso strategico che ha ni confnanti: molteplici disservizi, approcci tale alle zone più centrali della città ancora soggette alla raccolta meccanizzata stradale. eccessivamente burocratici per la gestione consentito il superamento del di situazioni particolari quali l’abbandono di Per non dire dei problemi di potenziale per- 70 % di RD nella prima città con rifuti in prossimità dei cassonetti che aveva- dita di consenso paventata da alcuni opera- più di 100.000 abitanti residenti: no trasformato molti dei contenitori stradali tori locali della politica senza distinzione di l’esperienza del Comune di Novara. in piccole ma fastidiose discariche abusive schieramento, spaventati dagli echi negativi in area urbana. Nei trentacinque comuni del che giungevano da alcune vicine città di me- Consorzio Basso Novarese nell’intorno di No- die e grandi dimensioni che stavano imple- Quando la nuova Giunta si è insediata nel vara la raccolta differenziata domiciliare era mentando la raccolta differenziata secondo il 20 Comune di Novara e ha iniziato la lunga già stata avviata da almeno un paio d’anni e modello porta a porta. strada che ha portato alla programmazione questa notevole differenza di impostazione Circostanze comuni a molte amministrazioni e progettazione dell’intervento di raccolta dif- del servizio aveva determinato un’anomala locali, dove poi una simile scelta diviene moti- igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2011 ferenziata, prima, e la sua attuazione, dopo, i e incontrollata migrazione di rifuti nei cas- vo di scontro tra maggioranza e opposizione. fattori al contorno, le condizioni per così dire sonetti della periferia del capoluogo: circa La maggioranza che la propone tipicamente è ambientali, erano decisamente a sfavore di 1500 tonnellate/anno stimate avevano una impallinata dalla sua opposizione, non conta una simile realizzazione. La città capoluogo provenienza esterna e spesso contribuivano se di destra o di sinistra, attraverso l’azione era caratterizzata da un sistema di raccolta a alla formazione di discariche abusive in pros- subdola di comitati poco spontanei di citta- elevata meccanizzazione con cassonetti tra- simità degli accessi cittadini. La precedente dini contro il sistema di raccolta differenziata. dizionali e cassonetti a caricamento laterale, amministrazione aveva avviato la raccolta dif- Il presunto disagio viene strumentalizzato e si sovrapponevano molteplici e differenziate ferenziata in via sperimentale in alcune zone diventa facile terreno di scontro politico ren- modalità di raccolta per tipologie di fussi e periferiche della città incontrando il diffuso dendo così molto più complicato il percorso di utenze con una bassa effcienza del siste- sfavore dei cittadini coinvolti, circa diecimila, per ottenere risultati positivi per la gestione ma complessivo. L’azienda pubblica ASSA, che di fatto si sentivano penalizzati rispetto integrata dei rifuti sul territorio. affdataria dei servizi di raccolta il cui unico al resto della città: circostanza che introdusse A tutto questo andava aggiunta la situazione socio era il Comune di Novara, godeva di una un’ulteriore migrazione di rifuti dalle zone del sistema impiantistico fnale, in cui il pessima immagine presso l’utenza e i Comu- periferiche coinvolte nel progetto sperimen- Comune di Novara conferiva ogni anno circa quarantamila tonnellate in una discarica pri- vata (peraltro di un rifuto con molta frazione biodegradabile che veniva quindi assimilato a un tal quale) e tale fusso risultava determi- nante nella progressiva riduzione di spazi di- sponibili in quell’impianto. Contestualmente, vista l’elevata putrescibilità del rifuto residuo novarese, i costi di smaltimento venivano ag- gravati di oneri aggiuntivi imposti dai soggetti gestori degli impianti fnali. A Novara era vigente un sistema di raccolta estremamente rigido e costoso che produ- ceva una percentuale di differenziazione in- torno al 25-30% che, per essere messo nelle condizioni di poter rispettare l’obiettivo del 35% di RD previsto dalla normative in vigore Andamento della produz. tot. di RU a Novara nel periodo 1995-2007 (Fonte Comune Novara) all’epoca, richiedeva ulteriori pesanti investi-