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SCENARI NUOVI INCENERITORI legambiente contro gli inceneritori di Stefano Ciafani* Il Decreto Sblocca Italia ne verse regioni (a partire da Veneto, da Friuli Venezia Giulia, Marche). Non si considerano prevede 12 nuovi. Ma oltre ad né il programma nazionale di prevenzione essere discutibili come soluzione, (ma il ministro Galletti si ricorda che il suo non ce n’è bisogno; e avrebbero predecessore ha approvato quel piano nel costi di conferimento non 2013 e che lui stesso ha messo in piedi un Comitato scientifco presieduto dal professor competitivi nei confronti di quelli Andrea Segrè per la sua attuazione?) né già operanti in centro Europa. il fatto che l’altra lobby concorrente, quella 84 Dopo il via libera alle nuove trivellazioni di del cemento, sta cercando di bruciare nuovi Europa. Ancora una volta il governo scrive quantitativi di combustibili da rifuti (Css) petrolio, arriva anche la bozza di Decreto del nei loro impianti. Tra l’altro già oggi gli im- un decreto sotto dettatura di una lobby: del igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2015 Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) pianti da poco costruiti, come ad esempio resto, vedendo la distribuzione territoriale sulla realizzazione di nuovi impianti di ince- quello di Parma, sono in grande diffcoltà dei 12 impianti, è abbastanza semplice ca- nerimento. Chi pensava che con lo Sblocca perché grazie alle raccolte differenziate pire chi sono i promotori dei singoli pro- Italia, l’estrazione degli idrocarburi, le nuo- domiciliari e la tariffazione puntuale non getti che il governo ha prontamente fatto ve grandi e inutili opere, il governo avesse hanno più i rifuti dal territorio che li ospita propri. Il Paese invece avrebbe bisogno di toccato il fondo delle politiche ambientali, e sono costretti a cercarli da altre regioni. tanti impianti che non ci sono e che servi- sbagliava di grosso. L’ultima conferma arriva Lo stanno facendo utilizzando proprio l’ar- rebbero molto ai cittadini e alle loro tasche. con lo schema di Dpcm sull’incenerimento ticolo 35 dello Sblocca Italia, che smonta Serve realizzare, soprattutto nel centro sud, dei rifuti in attuazione dell’articolo 35 del il condivisibile principio di prossimità, gli impianti per trattare l’organico differen- decreto Sblocca Italia che prevede 12 nuo- moltiplicando i viaggi dei rifuti urbani da ziato (recuperando energia con il biome- vi inceneritori in Italia (3 nel nord Italia, 4 una parte all’altra del paese (opzione che tano), raccolto dai sempre più numerosi nel centro, 3 nel Sud e 2 in Sicilia) che si andrebbe invece minimizzata), e permette Comuni ricicloni, che purtroppo continua aggiungerebbero a quelli già attivi, di cui anche di ri-autorizzare gli impianti sul ca- a viaggiare quotidianamente su gomma per non si prevede lontanamente lo spegnimen- rico termico massimo, aumentando i quan- diverse centinaia di chilometri, spendendo to, neanche di quelli evidentemente “cotti” titativi di rifuti da bruciare (a proposito, le inutilmente soldi in inquinanti trasporti e e quindi da dismettere (e ce ne sono diversi). capacità di trattamento descritte nella bozza consumando gasolio. Serve costruire la rete Si tratta di una proposta da respingere al di Dpcm non tengono conto di queste nuove capillare degli impianti per la massimizza- mittente per tanti motivi evidenti. Il primo autorizzazioni). zione del riciclaggio (ecodistretti, fabbriche motivo è che Palazzo Chigi fa fnta di non Il secondo motivo è che ancora una volta dei materiali, etc) e per la preparazione al vedere che ancora una volta manca l’oggetto si guarda agli interessi di poche società e riutilizzo dei rifuti. Tutti quegli impianti del contendere, e cioè i quantitativi di rifuti. non a quelli del paese. Si tratta infatti di che sono alla base della legge di iniziativa Sfdiamo chiunque a garantirsi quelle quan- una bozza di decreto che è a nostro avviso popolare “Rifiuti zero”, curiosamente in tità di rifuti da bruciare previste nella bozza il frutto della sommatoria delle richieste discussione in Commissione Ambiente del- di Dpcm ed è impossibile non tener conto singole delle aziende di gestione dei rifuti, la Camera dei deputati, mentre il Governo dell’aumento inesorabile delle quantità soprattutto delle multiutilities del nord, che spinge sull’incenerimento. Insomma gli avviate a riciclo, oltre che di quelle oggetto ancora non hanno capito che in questo pae- impianti servono, e ce ne vogliono davve- delle inevitabili politiche di prevenzione. I se il vento è cambiato e che non c’è più spa- ro tanti nuovi sul territorio nazionale; ma quantitativi da bruciare in nuovi impianti zio per nuovi inceneritori. Opzione che va non quelli che hanno in testa le società di sono sovrastimati dal governo perché sono invece ridotta inesorabilmente nel prossimo igiene urbana quotate in Borsa.Il terzo mo- calcolati su un obiettivo del 65% di raccolta futuro a vantaggio della economia circolare tivo è che questo schema di dpcm non fa differenziata già ampiamente superato in di- di cui si è tornato a parlare fnalmente in altro che spostare l’attenzione su un piano
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