Page 69 - igiene_urbana_415
P. 69
FANGHI GESTIONE adeguamenti. Esse consistono, per i processi biolo- funzione della situazione locale e della va- gici, nella riduzione della produzione di biomas- riabilità del mercato. Infne, una regolare ed sa e/o nell’incremento del livello di degradazione “ambientalmente” sicura gestione dei fanghi della sostanza organica. I metodi applicabili vanno richiede lo sviluppo di normative che siano da quelli basati sulla lisi cellulare a quelli basati realistiche ed effettivamente applicabili, con sull’aumento dell’età del fango, sulla ozonizzazione la conseguente necessità di: e sull’uso di tecnologie a membrana. Tra gli altri • evitare l’imposizione di limiti generici e processi interessanti si menzionano il processo non numericamente quantificati che, pur MicroSludge, il processo Cannibal e i processi di avendo applicabilità generale, sono diffcili Idrolisi termica. Gli impianti di trattamento avan- da controllare; zati con rimozione biologica di azoto e fosforo po- • evitare l’imposizione di limiti numerica- trebbero anche richiedere l’ispessimento separato mente quantifcati ma ingiustifcati, se non di fanghi primari e secondari con produzione di addirittura dannosi, in alcune situazioni; VFA dai fanghi primari. In ogni caso, un elemento • defnire metodiche analitiche standardiz- cruciale è il controllo alla fonte degli inquinanti in zate e linee guida di buona gestione. ingresso all’impianto di depurazione. E, da quest’ultimo punto di vista, gli enti di I processi di stabilizzazione/digestione sono neces- standardizzazione nazionali, quali l’UNI, e so- sari per il miglioramento della qualità dei fanghi vranazionali, quali CEN e ISO, possono giocare un attraverso la riduzione degli odori e dei rischi deri- fondamentale ruolo di supporto per tutti i soggetti vanti da sostanze quali elementi patogeni, microin- interessati attraverso il loro coinvolgimento in un 65 quinanti organici emergenti, prodotti farmaceutici, pianti, adeguate normative; dialogo costruttivo basato sul rispetto delle rispet- igiene urbana ecc. La digestione anaerobica ha il vantaggio di • una attenta valutazione del bilancio energetico tive competenze. igiene urbana ottobre-dicembre 2015 produrre biogas per cui una crescente attenzione è di tutto il sistema al fne di evitare l’adozione di rivolta verso quei pre-trattamenti, quali la disin- trattamenti che comportino maggiori consumi tegrazione cellulare ottenibile per via meccanica, energetici rispetto ai recuperi; * Coordinatore GL 5 Suolo e rifuti UNI termo-chimica e biologica, capaci di migliorare • la individuazione di alternative di smaltimento il rendimento della digestione stessa senza però diverse con la possibilità di produrre preferen- Estratto dal Dossier pubblicato su peggiorarne il bilancio energetico complessivo. zialmente alcuni materiali rispetto ad altri in U&C n.9 - ottobre 2015 La stabilizzazione aerobica è un processo, semplice da operare, che appare più adatto per impianti di piccola dimensione in quanto consuma energia. Una interessante opzione di sviluppo consiste nella digestione termofla autotermica seguita dalla digestione anaerobica mesofla. Relativamente alla riduzione del contenuto di acqua nei fanghi attraverso la disidratazione, le centrifughe di ultima generazione (materiali di alta qualità, sezione di pressatura, riscaldamento) sembrano prevalere per gli impianti medio-grandi, mentre per quanto riguarda le apparecchiature di fltrazione i maggiori progressi si registrano per le presse a coclea (orizzontali o inclinate), le nastro- presse (verticali, orizzontali, a 3 nastri) e le pres- se rotative. Tecnologia emergente è quella della “electrodewatering”. Elementi complementari, ma non per questo meno importanti, di una moderna strategia di gestione dell’intero ciclo di trattamento delle acque di scarico in un contesto di maggiore sostenibilità ambientale comprendono: • la individuazione di soluzioni adatte al contesto locale, compresi trasporti, centralizzazione di im-