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tEcnologiE EspEriEnzE sonorE 40 igiene urbana igiene urbana gennaio-marzo 2015 Barriera antirumore perfettamente inserita (Barcellona) Esperienza sonora in un parco urbano. Lo zampillo si infrange sulle rocce. gonato alla musica primitiva: non un linguag- di Murray Schafer, il suo primo teorico, che Difesa del suono gio personale o espressione artistica di singoli indica nei suoni dell’ambiente una componen- Il suono è un elemento che nella progetta- maestri, ma una manifestazione più collettiva, te musicale, in opposizione ai rumori di fondo. zione degli spazi aperti non gode di grande che rappresenta umori ed esperienze dell’intera Schafer suggerisce di ascoltare i suoni come considerazione. Sembra non esistere. C’è solo il comunità. Ognuno produce una parte di quel se stessimo ascoltando una sinfonia. È grazie rumore come elemento negativo e come con- suono, ma nessuno è indispensabile. Piccola al nostro ascolto che il suono diventa musica, dizione da cui difendersi. Un atteggiamento differenza: mentre la musica è una aspirazione ricercandovi all’interno il carattere armonico e che si rende evidente con l’applicazione di li- a un sentimento collettivo, le nostre città si sot- la carica emozionale che trasmette un brano di mitazioni e di barriere acustiche. Spesso sono traggono a qualsiasi orchestrazione emettendo musica. Una nuova sensibilità, che apre strade misure con effetti estetici negativi, o di grande suoni casuali e spesso sgradevoli. nella composizione musicale e ravviva la con- impatto. Affrontando i problemi per singoli La regressione è, in questo caso, peggiorativa. sapevolezza di spazi più confortevoli, avviando temi si rischia di creare problemi maggiori Il paesaggio sonoro nasce così dalle intuizioni azioni di protezione acustica. rispetto alle soluzioni adottate. Per valoriz- zare il suono come materia positiva, occorre difenderlo e preservare il messaggio che porta con sé, soprattutto quando è unico, specifco e potrebbe andare perduto. Un criterio che non viene mai applicato, né per i suoni della natura né per quelli della città. Per riscoprire il pa- esaggio sonoro basterebbe tendere l’orecchio e ascoltare: dai rumori più febili al chiasso, perché ogni suono della natura è utile per distinguere opportunità e pericoli, condizioni atmosferiche, direzioni e distanze. Anche gli umori della città possono essere captati attra- verso i suoni. Le voci caotiche dei mercati, il richiamo rituale del muezzin. Il boato di uno stadio gremito. I moderni cercatori di suoni Losanna, barriere acustiche. Le nostre orecchie non sono capaci di fltrare i rumori, di fermarli, di farci non sono solo musicisti in crisi di ispirazione; apprezzare o disprezzare i suoni. Abbiamo bisogno di protezione. sono soprattutto antropologi, sociologi, tecnici