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SiStemi efficienti di utenza geStione cosiddette Ulteriori Componenti, UC. Facciamo un esempio : Consideriamo un sistema di produzione classi- fcabile come SEU, nel quale A e B sono rispet- tivamente il cliente fnale - titolare del punto di connessione - e il produttore. Immaginiamo che : • L’impianto di produzione produce 25.000 kWh/anno • IL fabbisogno elettrico del cliente fnale è 30.000 kWh/anno • I prelievi dalla rete elettrica sono 10.000 kWh/ anno relativi all’energia elettrica che è servita all’utenza quando l’impianto di produzione non produceva contestualmente energia elettrica; • Le immissioni sono 50 MWh/anno relativi all’energia elettrica che l’impianto di B ha pro- dotto in momenti nei quali non erano presenti carichi di A in grado di assorbirla; • L’autoconsumo sono 200 MWh relativi 23 all’energia elettrica prodotta dall’impianto di B e igiene urbana istantaneamente consumata dall’utenza di A. igiene urbana gennaio-marzo 2015 Trattandosi di una confgurazione impiantisti- ca ricadente nella categoria dei SEU, l’energia Elenco degli oneri di sistema elettrica auto-consumata (200 MWh) non sarà sottoposta ai corrispettivi tariffari di trasmissione polato incrociando i dati aggiornati di Terna Problematiche e limiti e distribuzione, a quelli di dispacciamento e a e GSE). Questa capacità aggiuntiva è prin- Purtroppo, a tale opportunità di crescita del quelli a copertura degli oneri generali di sistema cipalmente riconducibile a nuovi impianti mercato del lavoro (soprattutto nel fotovoltai- (componenti A e UC). Tali componenti saranno SEU, basati esclusivamente sull’autoconsu- co) grazie ai SEU si contrappongono, come applicate solo all’energia elettrica prelevata dal- mo senza il sostegno di incentivi alla produ- spesso accade, problematiche legate a limiti di la rete (100 MWh). zione. Infatti, secondo una analisi effettua- fattibilità e a ritardi normativi. In particolare ta, di questi 727 MW sono appena 30 i MW i SEU hanno un campo di applicabilità parti- IL SEU come ‘salvezza’ attribuibili ad impianti incentivati in conto colarmente limitato; per esempio: per l’industria fotovoltaica energia, ma che non sono riusciti ad accede- • all’interno di un condominio l’impianto Il drastico ridimensionamento che ha let- re all’incentivazione. Una analisi eloquen- sull’area condominiale potrà servire solo le teralmente distrutto un settore come quello te che metterebbe in evidenza un effettivo utenze condominiali; in un centro commercia- del fotovoltaico in Italia, è sotto gli occhi decollo del mercato SEU, cioè del mercato le l’impianto fotovoltaico eventualmente posto di tutti e sulla pelle dei molti che ne sono di impianti funzionali all’autoconsumo che sul tetto del centro commerciale potrà essere rimasti coinvolti. Nonostante questo, il non contano su alcun tipo di incentivo. Si- al servizio di un solo cliente fnale insediato mercato del fotovoltaico italiano, seppur curamente un segnale incoraggiante, che nel centro commerciale e tale cliente fnale notevolmente ridimensionato, sta manife- potrebbe conferire quella stabilità sino ad dovrà anche avere la piena disponibilità del stando un nuovo risveglio dopo la fine in- oggi mancante, vista la prevedibilità del tetto dell’immobile ove è collocato l’impianto centivi, già dal 2013. Nel 2014, nonostante meccanismo a garanzia degli investimenti di produzione; la grande incertezza normativa, sono stati realizzati, come rilevano gli analisti. • all’interno di un sito industriale o di un’area installati centinaia di MW di impianti sen- za alcun tipo di incentivo, destinati all’au- toconsumo, che si sommano a quelli del settore residenziale, realizzati grazie alle detrazioni fiscali del 50%. Sono stati infatti 28.023, gli impianti non incentivati entrati in esercizio nel 2013, che assommano a ben 727 MW (dato estra- Fonte lookout ( dati 2014 Fotovoltaico )
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