Page 15 - gsaigieneurbana
P. 15
Cambiamenti ClimatiCi terza pagina (tra aprile e ottobre) a presentare la propria no che ritenga importante discutere della Ripensare l’economia per salvare strategia di riduzione di emissioni a livello minaccia rappresentata dal riscaldamento il clima nazionale (Intended Nationally Determi- globale. Minaccia tutt’altro che astratta, Per agire effcacemente nel contrasto ai cam- ned Contributions). L’Onu dovrebbe poi che per milioni di persone in tutto il mon- biamenti climatici occorrerebbe in verità un ri- valutare, attraverso un rapporto elaborato do vuol dire possibilità o meno di futuro pensamento complessivo del sistema produttivo 13 dalla Segreteria della Convenzione e diffuso sotto forma di desertifcazioni, inondazio- e del modello di consumi. A partire dal modello igiene urbana entro il 1 novembre, se la somma dei target ni, innalzamento dei livelli del mare, eventi energetico: taglio netto agli incentivi destinati igiene urbana gennaio-marzo 2015 dei singoli piani nazionali soddisfa gli impe- estremi, sfollamenti forzati, fussi migratori alle fonti fossili (a livello globale ammontano gni necessari a una azione effcace a livello senza precedenti. ancora oggi a circa 600 miliardi di euro all’an- globale. Al termine del vertice svizzero è stata Solo a settembre il premier Renzi, parteci- no), processi di conversione energetica basati diffusa la notizia che tutti i paesi frmatari del pando al Climate Summit di New York, ave- su rinnovabili a basso impatto e produzione Protocollo di Kyoto (escluso il Canada, che ne va dichiarato che il clima deve essere “una distribuita. E poi investimenti in processi di è uscito) hanno raggiunto e superato i target priorità per la politica, la sfda principale conversione ecologica delle produzioni, reti di riduzione per i quali si erano impegnati. da affrontare, come la scienza consiglia, capillari di trasporti pubblici ad alta effcienza, Un dato che cozza con i risultati del recente e che dobbiamo garantire ai nostri fgli riqualifcazione del patrimonio immobiliare Report (settembre 2014) del Global Carbon che a Parigi gli impegni saranno vinco- al posto di nuovo cemento, messa in sicurezza Project, uno tra i più accreditati centri studi lanti”. Purtroppo, neppure due mesi dopo, il del territorio attraverso risanamento idrogeolo- sul clima al mondo, secondo cui le emissioni suo governo condizionava con doppio voto gico e bonifche, promozione e rafforzamento di CO da fossili e cemento sono aumentate del di fducia, alla Camera e al Senato, la con- di reti di consumo condiviso. Infne, piani di 2 2,3% nel 2013 “con un totale attorno ai 9,9 versione in legge del decreto Sblocca Italia, adattamento territoriale agli impatti climatici miliardi di tonnellate di carbonio (o GtC, che condanna il paese a tutt’altro futuro: e politiche per il rafforzamento della resilienza Gigatonnellate carbonio), pari a 36 miliardi mega infrastrutture, perforazioni petrolifere urbana nei grossi centri. Quello di Parigi sarà il di tonnellate di CO (GtCO , Gigatonnellate in mare aperto (off shore), raddoppio delle più importante e atteso vertice sul clima dopo il 2 2 di anidride carbonica), un valore che è del estrazioni sul suolo (on shore), incenerimen- clamoroso fallimento del vertice di Copenaghen 61% superiore ai livelli 1990”, anno di rife- to dei rifuti, privatizzazioni, centralizzazione nel 2009. Secondo la comunità scientifca, sarà rimento del Protocollo di Kyoto. dei poteri concessori e di valutazione degli anche l’ultima occasione utile per tentare di in- impatti presso i ministeri, a scapito degli enti vertire la rotta, e con essa il destino del pianeta, Il dibattito sul cambiamento locali e dunque delle comunità. che così stante le cose non potrà che vedere la climatico in Italia È chiaro che l’adozione di un impegno vin- propria temperatura aumentare senza controllo In Italia il tema dei cambiamenti climatici colante e capace di agire concretamente nel alcuno, con le drammatiche conseguenze che è totalmente assente dall’agenda politica e contrasto ai cambiamenti climatici dipende ciò comporterebbe per l’ambiente e suoi abitan- dal dibattito pubblico, nonostante sia alle soprattutto dalla volontà dei singoli governi, ti, comunità umane in primis. Ragione in più porte l’attesa COP 21 a Parigi, dove i go- che sono chiamati da subito a lavorare, senza per rendere più ambiziosi gli obiettivi e più forti verni si ritroveranno per siglare l’accordo ulteriori rimandi, all’individuazione di azioni le pressioni della società civile per la stipula di destinato a sostituire il Protocollo di Kyoto. specifche per ridurre le emissioni e all’indi- un accordo che non sia carta straccia. Ciononostante non vi è politico, giornalista, viduazione di impegni fnanziari specifci e analista, imprenditore o semplice cittadi- indispensabili a implementarle. *Associazione A Sud