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RACCOLTA RIFIUTI GESTIONE costi per l’utente) entro 24 ore dal passag- teriale da raccogliere (peso specifco, volu- territorio servito e con un miglioramento gio programmato. Presso la sede del gesto- me, fattore di compressione) e le dimensioni della qualità del servizio erogato; re può essere quindi installato un sistema dei contenitori, ma anche della distanza dal • Possibilità di ottimizzare ulteriormente i informativo che gestisce in automatico le punto di partenza e tra i punti di intervento carichi gestionali per ogni percorso e turno ope- chiamate provenienti dalle singole utenze. successivi. Sul mercato sono ormai presenti rativo; Il programma riconosce la localizzazione più soggetti in grado di offrire tali servizi di • Possibilità di monitorare i consumi medi dell’utenza in base al database precaricato ottimizzazione dei percorsi e quindi anche di ogni singolo operatore che consente di su base cartografca e programma automa- i costi di tali servizi risultano convenienti. introdurre incentivi economici per chi ot- ticamente il percorso di raccolta per ogni Si possono inoltre individuare i seguenti tiene i migliori risultati in termini di minori singola frazione merceologica, limitando i parametri da monitorare: consumi (che signifca anche minori costi punti di raccolta a quelli in cui i contenitori • Con l’uso dei transponder sui contenitori di manutenzione grazie a frenate e accele- sono stati segnalati pieni. Ciascun autista nonché dei sistemi GPS e Web Gis può es- razioni più morbide); riceve quindi ogni mattina il “piano di rac- sere “certifcato” il numero di svuotamenti • Possibilità di elaborare statistiche di rac- colta” per la giornata caricato in automa- e i km effettivamente effettuati sul territo- colta per giorno, area, tipologia di rifuto, tico sul monitor del sistema di navigazione rio con il percorso defnito; di conseguenza quantità, per affnare il servizio di raccolta a bordo del mezzo con cui viene messo è possibile verifcare (mensilmente) i km riducendo i costi di esercizio. nelle condizioni di seguire semplicemente eseguiti sul territorio e misurare il rispar- La tariffazione puntuale viene conveniente- il percorso da effettuare, grazie alla navi- mio in termini di km risparmiati, quindi mente applicata non solo ad aree a bassissima gazione assistita via GPS e alla continua di carburante; o media densità abitativa, ma anche in Comu- 21 comunicazione via GPRS con la centrale • Riduzione del tempo di servizio di rac- ni capoluogo e in centri storici con alta densità operativa. L’algoritmo che viene solitamen- colta a parità di territorio servito grazie allo abitativa. L’esempio di Trento viene illustrato igiene urbana igiene urbana te implementato nei sistemi “on-demand” svuotamento di contenitori quasi completa- nel box successivo in cui viene riportata un gennaio-marzo 2014 tiene conto non solo di parametri quali la mente pieni e conseguente riduzione delle intervista rilasciata dall’Assessore Michelan- capacità di carico del mezzo, il tipo di ma- emissioni di inquinanti emessi a parità di gelo Marchesi al collega Sergio Capelli. lutamente in termini irrilevanti, nell’ordine di pochi punti percentuali. Fondamentalmente possiamo dire che nemmeno per gli imballaggi leggeri abbiamo assistito a cambiamenti signifcativi. Non ritengo infatti che le oscillazioni della percentuale del rifuto siano conseguenza della TARES, ma della solita diffcoltà di percepire la differenza tra plastiche e imballaggi. Quanto sono diminuite le esposizioni del secco residuo? Abbiamo registrato una fessione delle esposizioni. Ovvero i cittadini, differenziando meglio e di più grazie alla “spinta” della tariffazione puntuale non espongono i propri contenitori o sacchi tutte le volte in cui avrebbero diritto di farlo. Ma per avere dati uffciali su questo punto dobbiamo aspettare la conclusione dell’esercizio 2013. Quali i costi per implementare il sistema per il conteggio delle esposizioni e per la fatturazione? Il nostro sistema di raccolta era stato predisposto a tali attività fn dalla sua costruzione. Ragion per la quale non abbiamo dovuto sostenere ulteriori costi per il passaggio a tariffazione puntuale. Quali i risparmi registrati e quali quelli preventivati? Per poter quantifcare in maniera realistica i risparmi dobbiamo attendere la chiusura dell’anno. Abbiamo già registrato la riduzione di alcuni giri di raccolta. Di sicuro l’abbattimento della quota del residuo rappresenterà un risparmio sensibile sullo smaltimento. Anche la maggiore differenziazione porterà maggiori guadagni. Nel primo semestre del 2013 i ricavi dalla vendita dei rifuti riciclabili, vetro, imballaggi leggeri, carta e cartone, metalli e batterie, olio vegetale, fno agli abiti usati, superano i 930mila euro. Un valore da cui sono già stati dedotti i costi per il trasporto dei rifuti differenziati nei diversi centri di lavorazione. I costi di selezione e trattamento, invece, si attestano a 425mila euro. Sono aumentati gli abbandoni di rifuti? Apparentemente abbiamo registrato un aumento degli abbandoni. O meglio, gli abbandoni oggi hanno una maggiore visibilità. A livello quantitativo il dato non è assolu- tamente rilevante in termini di peso. Stiamo parlando di un fenomeno che ha una visibilità, ma numericamente e percentualmente non è signifcativo. Abbiamo potenziato l’attività di sensibilizzazione e di controllo. Come ha reagito la cittadinanza a questo cambiamento? Direi che la reazione è stata assolutamente positiva. Ci sono stati un po’ di problemi iniziali per far passare l’utilizzo dei sacchet- ti conformi, ma si tratta più che altro di problemi comunicativi, che non di comportamenti negativi, almeno per la grande maggioranza della popolazione. Certo chi si comportava non correttamente prima, continua a farlo anche oggi. C’è di buono che i comportamenti non conformi sono più visibili. Direttore Ente di Studio per la Pianifcazione Ecosostenibile dei Rifuti
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