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Verde Urbano tecnologie Si compie la degenerazione delle strutture da parte della vegetazione. 43 Non tutte le piante si riproducono con la stessa Il paesaggio dell’intruso so, perché fatto di piccolissime aree, anche di igiene urbana facilità e alle stesse condizioni. In città hanno più C’è una bella differenza tra un bosco cresciu- pochi centimetri, per cui possono liberarsi da igiene urbana luglio-settembre 2011 successo riproduttivo quelle col seme più fertile, to spontaneamente in una zona incolta e uno subito caratteri diversi. quelle che hanno bisogno di poca terra, quelle formato con tecniche forestali. Il secondo ri- A volte anche in città, la pianta libera non è che hanno radici che corrono veloci a cercare produce le condizioni che otterremmo dopo sola, ma accompagnata da una vera e propria l’acqua sin da piccole. Sono favorite le piante decine e decine di anni. L’incolto sovente è comunità che costituisce un paesaggio a sé. che hanno semi piccoli, che possono rimanere coevo, piante dello stesso tipo e della stessa di- Interi ambiti sono oggetto della campagna di nascosti tra le pieghe dell’asfalto. Anche quelle mensione, perché nate contemporaneamente conquista operata metro per metro e pianta che hanno il frutto più appetito dagli uccelli: è e in condizioni simili. Così è l’incolto agricolo per pianta. Bordi ferroviari, scarpate, incolti, così che ritrovano piantine di bagolaro che cre- per esempio. L’incolto urbano è più comples- margini urbani abbandonati. Generalmente scono fra le siepi dove si nascondono i merli, sulle gronde intasate dalle foglie o nelle foriere di qualche distratto inquilino del quinto piano.... Come sempre sopravvive la macchina più sem- plice, quella che è in grado di adattarsi meglio alle situazioni. Piccoli semi che non marciscono, radici aggrappate alla vita, piante che possiedono l’istinto vitale e lo liberano appena possono. La parte più diffcile per queste piante è superare i primi anni; resistere allo sforzo della germinazio- ne, resistere all’affrancamento su terreni diffcili, sopravvivere alle decisioni degli uomini. Credo che per loro la speranza sia quella di passare inos- servate per qualche anno; superato questo sco- glio possono ritrovarsi abbastanza grandi e belle da far dire a chi si accorge della loro presenza “è grande, è un peccato tagliarla”. A questo punto si sono ritagliate un ruolo nel paesaggio urbano. Ad una attenta ricognizione sulla posizione delle piantagioni, si scopre che tutte le piante di questa foto sono spontanee.