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tecnologie Verde Urbano riera visiva verso la ferrovia e quindi valgono Le robinie di parco nord bene una battaglia. Ma se il comune era favo- Quando sono sole ostentano il loro portamen- revole a farsi carico delle piante, perché non to leggero: non maestoso, ma autorevole; se risolvere tutto prima? In Italia è una osserva- sono in gruppo, non si mischiano facilmente zione inutile. Senza lo stato di emergenza non con altre piante e formano boschetti che dan- si ottiene niente. Occorre arrivare alla crisi, no un’ombra irregolare. Sembrano disegnate misurare le forze in campo e quindi agire di da un pittore paesaggista del settecento, an- conseguenza. Sono bastati pochi semi germo- che se a quel tempo erano appena sbarcate gliati nel posto sbagliato per innescare tutto. in Europa e non avevano ancora cominciato Oggi le piante sono ancora là, in attesa della la grande conquista. Ora sono ovunque, ma prossima emergenza. In altri punti, sempre non hanno il permesso di soggiorno. Piante sulla ferrovia (via Stefni, Milano) l’ente è ri- libere, dalle quali abbiamo molto da impara- uscito a fare intervenire i pompieri di notte re. Piante che ci fanno invidia: perché vivono per abbattere delle piante di 30 anni. Possibile bene, in posti assurdi e senza pretese, mentre che non ci sia stato uno dei precedenti dieci- quelle che piantiamo noi, spesso stentano. mila giorni in cui si sarebbe potuto program- Prima del parco, c’erano baracche, campi ab- mare un analogo intervento? A quanto pare, bandonati, fossi asciutti. Fra queste disgrazie Paulonia nata nell’interstizio del muro della no: l’emergenza è indiscutibile. c’erano anche delle piante libere e tali sono 44 ferrovia. (Via Stefni Milano) Ogni pianta libera ha una storia state lasciate. La loro storia è scritta tra i rami, la si legge subito. Alcune mostrano una rami- intorno alle grandi opere infrastrutturali, lo Una storia che la distingue dalle piante che fcazione perfetta, uno sviluppo equilibrato, igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2011 spazio senza cura e senza una funzione speci- hanno avuto la fortuna di essere desiderate, un rapporto prefetto tra il tronco e la chioma. fca, fnisce per essere invaso dalla vegetazione. progettate, piantate e di crescere in giardino, La pianta è più bella se non è potata; quelle Situazioni che progrediscono fno al punto di accolte da cure amorevoli in un letto di terreno che nascono libere spesso non subiscono crisi. Mentre in aperta campagna la soluzione fertile. Questa è la storia di chi ha fatto tutto da nessun taglio. Tutto quello che mostrano è la ha solo risvolti tecnici ed economici, in città sola, di chi ci ha provato, di chi ha lottato tutti i loro storia dall’origine: le torsioni del tronco, può diventare un fenomeno sociale e creare giorni, di chi non ce l’ha fatta e di chi invece ha la competizione delle chiome, le fatiche del- dei seri problemi ai gestori delle aree e agli vinto con la vita. Perché come per gli uomini, la le estati torride e gli inverni rigidi. Una dura Amministratori. Uno dei tanti casi arrivati sui fortuna è una questione geografca, comincia selezione affdata al vento. Diffcile attecchire giornali (gli alberi hanno una corsia preferen- dal luogo in cui si nasce. e ancora più diventare alberi. ziale nei media) riguarda le piante abbattute dai giardinieri in via Filarete a Milano nell’in- verno del 2010. Un’aiuola incolta a bordo della ferrovia è stata oggetto di una ftta invasione di ailanti. Decine di piante cominciavano a dare seri problemi alla gestione del traffco ferro- viario, fntanto che l’ente gestore della linea ha dato ordine al taglio. Dopo le prime piante abbattute, il quartiere ha realizzato l’intenzio- ne e ha scatenato il fnimondo mediatico. Ma come dicevo prima, quando si parla di verde, non è una operazione diffcile. L’assessore al verde accorso per gestire una crisi, ha dovuto improvvisare una strategia. Ha salvato le piante che non costituivano pe- ricolo imminente alla circolazione ferroviaria, placando così le proteste dei residenti. Essi hanno spiegato che le piante sono l’unica bar- Ailanti di via Filarete a Milano, la loro soprav- vivenza è stata fortemente a rischio per motivi di sicurezza
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