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TERZA PAGINA LETTURE una vita buttata nella pattumiera scarti di vite perdute di Guido Viale Nel romanzo dello scrittore “Un giorno, infatti, mentre fi nivo di scrivere colombiano H. Abdel Faciolince un articolo che mi era stato commissionato dalla rivista per la quale lavoro, mi resi con- la ricostruzione di due esistenze to di aver buttato per sbaglio un vecchio legate tra loro dal rovistamento di quotodiano da cui dovevo recuperare un una pattumiera. dato, forse una citazione esatta o una cifra precisa, e siccome sapevo di averlo gettato nel condotto della spazzatura proprio quel Scarti, di Hector Abad Faciolince, pubblicato giorno, scesi in cantina e an dai nel locale in 22 in Italia da Bollati Boringhieri nel 2008, è la cui si trovano i bidoni, proprio sotto la can- storia della vita dello scrittore fallito Bernar- do Davanzati, ricostruita attraverso le pagi- na di ca duta che ha uno sportello metallico igiene urbana in ogni appartamento. Non do vetti rovistare aprile-giugno 2011 ne in cui quest’ultimo dà ogni giorno libe- a lungo per trovarlo, ma mentre spostavo le ro sfogo alle sue frustrazioni letterarie, per poi regolarmente gettarle nella spazzatura; bucce di banana, gli avanzi di riso, i pezzi dove un suo coinquilino, l’io narrante, le va di arepas, le croste di formaggio e le latte è relativo al diritto di appropriarsi di quei fogli a recuperare, prima incuriosito e poi irretito aperte dei cibi in scatola, vidi qualcosa che e di intrufolarsi nelle vicende private di chi li dalle vicende di quel suo vicino di casa che mi sembrò molto più interessante: vari fogli ha gettati via: “Di chi è la spazzatura? – si chie- scrive ormai da anni per non essere più letto di carta bond bianca, spiegazzati, scritti a de - Ha un proprietario la spazzatura? Buttare da nessuno. mano su entrambi i lati. Naturalmente non qualcosa non equivale a regalarla? Mi ponevo Entrambe le vite, quella dello scrittore conoscevo la grafi a di Davanzati, ma di chi queste domande per giustifi carmi. In realtà so mancato e quella dello scrittore che ne ri- poteva mai essere quella scrittura nitida, benissimo che quando uno scrittore si li bera costruisce la vita ricomponendo il mosaico con un’ortografi a impeccabile, senza una di qualche foglio non lo fa perché qualcuno con le tessere costituite dagli scarti del pri- sola cancellatura, priva di ri pensamenti, lo recuperi e lo leg ga ma, al contrario, perché mo, forse per colmare il vuoto della propria nervosa e rapida ma non titubante, punteg- nessuno possa mai leggerlo. La mia era senza esistenza, sono esistenze misere, in parte giata di goc ce di vino rosso o di caffè?” dubbio un’intromissione, ma la curiosità era anche banali, senz’altro disperate. Il punto molto più forte di me, la voglia di sapere mol- di forza del romanzo è, o vorrebbe essere, Da quel giorno l’autore decide di torna- to più profonda di quella di rispettare la riser- la tecnica “investigativa” attraverso cui una re ogni giorno a frugare nella pattumiera vatezza. Conservo quelle prime pagine furti- serie di pagine quasi senza senso si ricom- condominale per recuperare altri scritti del vamente sottrat te alla spazzatura del palazzo pongono in una vicenda che occupa l’arco suo coinquilino. Che non si fanno certo at- (ne conservo altre, tantissime altre, sottratte di un’intera vita. tendere: Davanzati ne produce e ne getta nei mesi successivi), e da quando sono ter- Protagonista indiscussa del romanzo è dun- via di nuovi quasi ogni giorno. Ma il luogo minate non ho mai smesso di chiedermi cosa que la pattumiera condominiale, alimentata di quel ritrovamento è pur sempre la pattu- avrei fatto di quella pesca quotidiana che, dalla canna di caduta a cui Bernardo Davan- miera. E si vede: “A volte, poi, alcuni fogli, o per quasi un anno, è stata la mia più grande zati consegna ogni sera l’unico prodotto di perlomeno alcuni paragrafi , vennero irrime- ossessione, il mio miglior passatempo, il mio una vita tanto sfaccendata quanto vuota; e diabilmente danneggiati dagli avanzi che vi segreto più segreto”. in cui l’autore del racconto va altrettanto caddero sopra (salse untuose, orrende uova Questa pratica non sempre si limita alla ricer- regolarmente a raccogliere quei fogli, prima marce, brodo d fagioli, immonde schifezze ca delle ultime pagine scritte dall’enigmatico che vengano completamente sommersi da- di dubbia provenienza)”. Come si vede, a vicino di casa: “In ogni caso, non tutto quello gli altri prodotti di scarto degli inquilini del Medellin, dove si svolge la vicenda, non si che ha scritto Davanzati merita di essere re- loro stesso condominio. La storia comincia pratica la raccolta differenziata. cuperato – ammette l’autore-investigatore - I quasi per caso: Il primo problema che si prospetta all’autore suoi rifi uti, come quasi tutti i rifi uti, contene-