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OriZZOnti Busi Group uno sguardo al 2014 e si riparte Si è da poco chiuso l’anno 2014 e, nonostante teriore riscontro positivo del lavoro svolto nel la situazione economica globale non sia si- corso del 2014 è stato l’evento ECOMONDO gnifcativamente migliorata, Busi Group può che si colloca tra le principali fere di settore ritenersi soddisfatto per il raggiungimento de- in ambito Europeo. La costante presenza di gli obiettivi prefssati. Primo fra tutti il consoli- clienti e addetti ai lavori presso lo stand Busi damento del mercato Italia, risultato ottenuto nell’arco di tutte le giornate di esposizione ed grazie ai prodotti di ottima qualità e affda- i numerosi feedback positivi, non possono che bilità, oltre che ad un servizio commerciale, rendere feri e ripagare degli sforzi fatti per tecnico e di assistenza effcace e puntuale. Il garantire al cliente una scelta mirata in un fatturato del gruppo ha avuto un incremento parco prodotti senza rivali nel settore. del 30%. Da rilevare anche l’entrata concreta Tutto ciò non solleva l’azienda dalla re- nel mercato estero sia in ambito Europeo che sponsabilità di mantenere questo standard Extraeuropeo, voluto e ottenuto potenziando qualitativo, anzi sprona e dá motivazione l’area export sales con l’inserimento di fgure per continuare su questa strada di crescita, l’anno in corso. Uno degli obiettivi del 2015 altamente professionali e competenti. Un ul- innovazione, e miglioramento anche per sarà proprio quello di consolidare la visione di “Gruppo”, integrando le aziende che ne fanno parte, BTE Spa, MEC Spa e OMB Technology, sfruttando i punti di forza, i know-how e la professionalità delle persone che da anni ne 47 fanno parte e delle nuove fgure professiona- igiene urbana li che si inseriranno nel percorso di crescita igiene urbana gennaio-marzo 2015 delle aziende. [www.busigroup.eu] dalle associazioni fise unire Assoambiente e UNIRE: cambia la classifcazione, rifuti speciali “pericolosi” per legge. Rischio di blocco totale della gestione in tutta Italia Il rischio è concreto. Con l’entrata in vigore della norma che con un’applicazione estrema e ingiustifcata dal punto di vista - in contrasto con i criteri europei che si dovranno applicare scientifco del principio di precauzione, la classifcazione come anche in Italia fra poco più di tre mesi - trasforma di fatto in pericolosi di circa 2/3 dei rifuti speciali non pericolosi prodotti in “pericolosi” la gran parte dei rifuti speciali che pericolosi in Italia, qualcosa come 85 milioni di tonnellate all’anno. L’appli- realtà non sono, il sistema nazionale di gestione dei rifuti viene cazione della nuova norma sconvolgerà l’operatività quotidiana messo in grave diffcoltà. Se non s’interviene tempestivamente non solo dei produttori dei rifuti ma anche delle migliaia d’im- - denunciano le associazioni degli operatori del settore (FISE prese impegnate nell’ordinaria gestione dei rifuti e produrrà, a Assoambiente, FISE UNIRE, Federambiente e ATIA-ISWA) -, nel breve, diverse situazioni d’emergenza in tutta Italia, perché rifuti giro di alcune settimane i pochi impianti autorizzati a trattare i che fno a ieri erano considerati non pericolosi non potranno più rifuti pericolosi saranno saturi e aumenterà esponenzialmente il essere gestiti negli impianti che li hanno sinora trattati e dovreb- ricorso all’esportazione dei rifuti riclassifcati, con conseguente bero essere conferiti presso impianti autorizzati a gestire rifuti ulteriore ingiustifcata penalizzazione dei cittadini e delle im- pericolosi, insuffcienti però per tali quantità di rifuti. Si rischia prese produttrici. così di produrre effetti contrari rispetto alla ratio della legge nella La norma, inserita nella conversione in legge (agosto 2014) del quale è contenuta, ossia aumentare il grado di competitività del decreto Competitività, rivoluziona la classifcazione dei rifuti sistema Italia, incrementando il negativo “turismo dei rifuti” e speciali con “codici a specchio”, cioè quelli che potevano esse- favorendo di fatto la loro gestione in aziende estere. Un ulteriore re considerati pericolosi o non pericolosi a seconda delle loro colpo a un settore che già opera quotidianamente in un quadro caratteristiche. La nuova disposizione comporta praticamente, normativo confuso, mutevole e contraddittorio.