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scenari TrasporTo di prossimiTà l’italia pendolare viaggia a due velocità di Marco Catino Cresce l’alta velocità mentre i pendolari in Lombardia, Toscana, Puglia, Alto te, “se si potenziasse e migliorasse il servizio, i Adige dove si è investito e acquistato treni, mentre viaggiatori aumenterebbero. Lo dimostrano i diminuiscono servizi e utenti dei letteralmente crollano in Campana, Piemonte, premi di Pendolaria 2014 assegnati a tre Re- regionali. Una scelta politica che Liguria dove alla riduzione dei trasferimenti da gioni. La Regione Toscana è stata premiata rende sempre più congestionate parte del Governo hanno fatto seguito solamente per la riapertura della linea Cecina-Saline di le nostre città e le nostre strade, tagli al numero dei treni in circolazione e addirit- Volterra. La Regione Puglia per il progetto tura eliminazione di intere linee. integrato per l’area metropolitana di Bari, con nonostante la contrazione Da una parte, quindi, c’è l’Italia “super veloce” un grande successo in particolare della linea del mercato automobilistico che tra Roma e Milano ha visto aumentare in 7 Bari-Aeroporto. La Provincia di Bolzano 30 provocato dalla crisi. anni l’offerta del 450% (nel solo 2014 i passeg- per il recupero delle linee della Val Venosta geri sono cresciuti dell’8%); dall’altra parte c’è e della Val Pusteria, dove gli investimenti in quella “lenta” dei treni regionali, dove si viaggia materiale rotabile e nelle stazioni hanno por- igiene urbana igiene urbana gennaio-marzo 2015 E’ l’immagine di un’Italia a due velocità quella troppo spesso tra tagli (-21% in Abruzzo e -16% tato quasi a triplicare i passeggeri, passati da che ci restituisce quest’anno il Rapporto Pendo- in Calabria), ritardi e disservizi, e con oltre 1.189 11mila nel 2011 a 29.300”. laria 2014, il dossier curato da Legambiente km di rete ferroviaria “storica” ormai chiusi. In Per l’associazione ambientalista per migliorare che traccia un quadro degli attuali scenari del questa Penisola a due velocità, si riduce il numero concretamente il servizio ferroviario è indi- trasporto ferroviario pendolare in Italia. dei passeggeri sulle linee regionali: se ne conta- spensabile da parte di Governo e Regioni un Da una parte il successo di treni sempre più mo- no 90mila in meno al giorno, ma con differenze cambio di politica e scelte coraggiose in termini derni e veloci che si muovono tra Salerno, Tori- sostanziali tra le Regioni e a causa proprio dei di mobilità urbana, a partire dallo stanziamen- no e Venezia, con una offerta sempre più ampia continui tagli effettuati in questi anni nei con- to di maggiori risorse per arrivare a 5milioni (+13% dal 2010 al 2013, ed ancora in aumento fronti del trasporto ferroviario. Ad esempio in di cittadini trasportati ogni giorno nel 2020 e nel 2014), articolata e con sempre più passeggeri Campania dal 2010 ad oggi sono stati effettuati portare il trasporto ferroviario fnalmente su ogni giorno sui Frecciarossa (+8% nel 2014) e tagli complessivi del 19% al servizio con punte di standard europei. Soprattutto nell’attuale fase sugli Italo; dall’altra la progressiva riduzione dei -50% su alcune linee. La conseguenza è che ci di perdurante crisi economica i cittadini mostra- treni Intercity e dei collegamenti a lunga percor- sono 150 mila persone in meno sui treni campa- no particolare propensione ai mezzi pubblici, se renza (-22% dal 2010 al 2013) su tutte le altre ni. In Piemonte, invece, i tagli al servizio (-7,5%) ben funzionanti, e si dichiarano pronti a lasciare direttrici nazionali (Adriatica, Tirrenica, Napoli- dei treni e la cancellazione di ben 14 linee han- l’auto a casa se ciò può comportare un rispar- Bari, Jonica, ecc.), dove sembra di essere rimasti no prodotto una contrazione dei viaggiatori da mio economico e meno stress. fermi agli anni Ottanta con gli stessi tempi di 236mila al giorno nel 2012 ai 203mila attuali. “La situazione che i pendolari stanno vi- percorrenza di trenta anni fa. E ancora, crescono “Eppure”, si legge nello studio di Legambiemn- vendo – ha sottolineato il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini – deriva dai tagli al trasporto pubblico e dall’assenza di controlli di cui sono responsabili il Mini- stero delle Infrastrutture e le Regioni. Non è colpa dei Frecciarossa se la situazione è così diffcile per i pendolari come per chi si muove sulle direttrici nazionali “secondarie”. Non è accettabile che si continui a ignorare quanto succede sulle linee ferroviarie, che si faccia fnta di non vedere il dramma dei collega- menti ferroviari in particolare al Sud, il di- sagio che vivono ogni mattina i pendolari. È una questione nazionale quella di garantire
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