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green economy scenari dall’Ocse, le prospettive per l’affermazione bike sharing sono stati co-fnanziati 57 in- va per diminuire i consumi e aumentare la della green economy in Europa, nonché le terventi. Ma resta ancora molto da fare: le quota di energia prodotta da fonti rinnova- diffcoltà e le potenzialità dell’Italia, pren- metropolitane sono meno di 200 chilometri bili. Resta ancora aperto il grande capitolo dendo in esame le esigenze di investimenti in solo 6 città (Milano, Roma, Napoli, Torino, dell’effcienza energetica (gli edifci italiani pubblici e privati, gli effetti sull’occupazione Genova, Catania); nei capoluoghi la densi- consumano il 30-60% in più della media de- e le riforme indispensabili. tà delle piste ciclabili è pari mediamente al gli edifci europei), tutti gli interventi fnora La seconda parte del Rapporto, si focalizza 6% di quella della viabilità per le auto (13,3 realizzati si devono alla detrazione prevista – sulla realtà italiana, esamina l’importanza km/100km2 contro 222 per le auto ma c’è ora al 65% - delle spese sostenute. Dall’analisi che le città possono assumere come stimolo l’esempio virtuoso di Padova con 132,2 km quantitativa degli interventi emerge che solo e impulso per la green economy. di ciclabili ogni 100km2 e 286 km di viabilità il 20% del patrimonio edilizio è stato ristrut- per le auto); l’Italia dopo il Lussemburgo ha turato nei 12 anni di attività degli incenti- Rifuti il primato in Europa di auto con 61 ogni 100 vi, di cui solo il 30% dedicato all’effcienza Il programma italiano potrebbe basarsi, per abitanti con il maggior numero nelle città, energetica. partire, su tre elementi che al momento sono in particolare a Roma con 68; negli sposta- “La Green Economy può rappresentare la negativi per il Paese: rifuti, mobilità urbana menti in un raggio di 50km e superiori ai 5 chiave di volta per avviare un nuovo ciclo ed energia. L’Italia produce in media il 75% minuti solo il 15% delle persone usa i mezzi di sviluppo all’insegna della sostenibilità e dei rifuti, molti dei quali potrebbero essere pubblici. dell’innovazione tecnologica, con ricadute riutilizzati e avere una seconda vita. Secon- di lungo periodo che vanno dalla salvaguar- do l’Enea, circa il 48% dei rifuti elettrici ed dia dell’ambiente al rilancio dell’industria elettronici potrebbe essere riutilizzato con un e dell’occupazione”, ha dichiarato il com- 31 valore di mercato di 45 milioni di euro. Le missario Enea Giovanni Lelli. “Una for- igiene urbana raccolte differenziate sono ancora a macchia midabile spinta propulsiva ad un New Deal igiene urbana gennaio-marzo 2014 di leopardo sul territorio, con punte del 51,1% legato alla Green Economy può venire da a Verona e picchi del 6,4% a Messina. La stra- una nuova pianifcazione urbana che faccia da della raccolta differenziata porterebbe non dell’eco-innovazione tecnologica e sistemica solo a un minor costo di gestione dei rifuti per il fulcro della trasformazione delle nostre cit- ciascun cittadino, ma anche a un incremento tà per offrire una migliore qualità della vita dei posti di lavoro (8,5 con un incremento di ai cittadini ed un più sostenibile utilizzo delle 1000 ton all’anno), quindi il raggiungimento risorse energetiche e non energetiche. Si trat- dell’obiettivo di riciclaggio del 50% creerebbe ta di un’opportunità per la nostra industria un’occupazione di 11.000 unità. nazionale che porterà vantaggi e competiti- vità quanto più sarà in grado di affrontare Mobilità urbana la sfda tecnologica della trasformazione so- L’ Italia è ancora lontana da una mobilità stenibile dei propri processi e prodotti. Con sostenibile a basso impatto ambientale. Ma ci l’eco-innovazione si possono trasformare le sono città che guardano ai modelli d’oltralpe aree urbane rendendole centri di risultati più evoluti. Torino, Brescia, Parma, Milano economici sostenibili e, al contempo, luoghi sono al top della classifca stilata da Euromo- ideali per la crescita civile dei cittadini.” bility sulla mobilità sostenibile. Buon traspor- Consumi energetici ed emissioni Edo Ronchi, presidente della Fondazione to pubblico, car e bike sharing, tecnologie L’iniziativa Patto dei sindaci che coinvolge per lo Sviluppo Sostenibile, ha evidenziato ICT (sistemi di trasporto intelligenti) hanno 2481 comuni italiani ha permesso un check che “anche il Rapporto 2013, dedicato al permesso di raggiungere questi risultati e To- up uniforme di consumi energetici e emissio- Green New Deal, ha fornito analisi e studi rino primeggia anche per un parco veicolare ni di CO2 e, grazie alle diagnosi energetico- a supporto degli Stati Generali della green più ecologico della media italiana. Le città ambientali necessarie per questo check up, si economy italiana. Durante una delle reces- si sono cominciate a muovere anche grazie sono creati circa 20.000 esperti del settore. I sioni forse più lunghe e diffcili degli ultimi al Fondo per la mobilità sostenibile di 200 comuni del patto hanno già avviato iniziative decenni, investire per innovare, differenziare milioni gestito dal Ministero dell’Ambiente di risparmio energetico, le più comuni sono e convertire prodotti e processi produttivi in che ha interessato 14 aree metropolitane e il rifacimento dell’illuminazione pubblica a chiave sempre più green potrebbe essere una 96 comuni: il fondo ha specialmente dato LED e le certifcazioni energetiche, poco svi- strada per rilanciare il nostro sviluppo. Un impulso alle creazione di nuove infrastrut- luppato invece il ricorso alle fonti rinnovabili. forte impulso in questa direzione può venire ture e servizi per il TPL, la mobilità ciclistica Un intervento innovativo è stato quello dei da concrete iniziative che possono partire, o e i parcheggi di interscambio. Con il fondo condomini intelligenti in provincia di Geno- essere rafforzate, dalle nostre città”.