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Frane e alluvioni gestione ATTIVITÀ REALIZZATE DAI COMUNI ITALIANI PER LA PREVENZIONE Numero Comuni Percentuale Comuni DI FRANE E ALLUVIONI Attività Manutenzione 872 64% Opere di messa in sicurezza 905 67% Opere minori realizzate dal Comune 687 51% Interventi di mitigazione del rischio mediante accordi di programmazione 578 43% nazionale Delocalizzazione di abitazioni 55 4% Delocalizzazione di fabbricati industriali 27 2% Recepimento PAI nel piano urbanistico 1095 81% NUMERO DI CITTADINI PRESENTI IN AREE A RISCHIO Numero comuni Percentuale comuni Popolazione a rischio Oltre 100.000 3 0,2 % 27 Da 50.000 a 100.000 2 0,1 % igiene urbana igiene urbana Da 10.000 a 50.000 9 0,7% gennaio-marzo 2014 Da 1.000 a 10.000 96 7 % Da 100 a 1.000 333 25 % Da 1 a 100 706 52 % 0 172 13 % Indeterminato 32 2 % Fonte: Legambiente che di fronte agli ultimi avvenimenti, che oltre che per le vite dei dipendenti, per l’even- Infne, in 153 comuni sono stati tombati e confermano come il rischio idrogeologico tualità di sversamento di prodotti inquinanti coperti tratti dei corsi d’acqua con la conse- interessi la massima parte del territorio nelle acque e nei terreni circostanti. Nel 18% guente urbanizzazione degli spazi sovrastan- italiano e constatando una prevenzione dei comuni intervistati (242 amministrazioni) ti. Un ultimo dato testimonia bene la natura strutturale non immediata per tempi e sono state costruite in aree a rischio idrogeolo- emergenziale del problema e la necessità di risorse economiche, dobbiamo tutti con- gico strutture sensibili come scuole e ospedali, adottare rapidamente adeguate contromisu- centrarci sulla prevenzione di protezione e nel 24% dei casi (324 comuni) sia strutture re: oltre 6 milioni di cittadini si trovano in civile e su una corretta informazione ai ricettive che commerciali. Anche nell’ultimo zone esposte a pericolo idrogeologico. cittadini, strumenti che nell’immediato decennio sono state edifcate nuove strutture L’indagine è giunta alla sua decima edi- possono consentirci di salvare vite umane. in zone esposte a pericolo di frane e alluvioni: zione e permette di tracciare un bilancio Detto ciò, rimango convinto dell’urgenza in 186 comuni intervistati. In 147 di questi (il storico da cui emerge come i dati relativi di passare dalle parole ai fatti, dell’urgenza 79%) sono state costruite abitazioni, in 31 co- all’urbanizzazione delle aree a rischio sia- di compiere scelte importanti che pongano muni addirittura interi quartieri, mentre in 60 no sostanzialmente confermati di anno in al vertice delle nostre preoccupazioni la comuni l’edifcazione recente ha riguardato anno; ovvero, nonostante i dati allarmanti salvaguardia dell’intero territorio che sta fabbricati industriali. In 15 comuni, invece, le le modalità di gestione del territorio e di letteralmente crollando a pezzi». nuove edifcazioni hanno riguardato anche uso del suolo non hanno visto una concreta Tornando ai dati della ricerca, emerge che strutture sensibili come scuole e ospedali, e inversione di tendenza, come si può notare nel 58% dei comuni campione dell’indagine in 27 comuni (15%) strutture ricettive. Sem- sia dall’esiguo numero di delocalizzazioni (779 amministrazioni) in aree a rischio sono pre in 31 amministrazioni comunali, in zone di strutture dalle aree a rischio, sia dal fatto presenti fabbricati industriali che, in caso di esposte a pericolo di frane e alluvioni sono che, proprio in quelle zone si è continuato calamità, comporterebbero un grave pericolo sorte strutture commerciali. a costruire.
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