Page 50 - IU_3_13
P. 50
ASSOCIAZIONE COMUNI VIRTUOSI GESTIONE alimentari è pari allo 0,04 % (sul prezzo di vendita fnale al dettaglio è ancora più bas- so). Se il CAC non venisse soltanto aumentato ma correttamente commisurato in base alla effettiva riciclabilità degli imballaggi (pena- lizzando fortemente le frazioni perturbatrici del riciclaggio), le uniche aziende che po- trebbero veder salire leggermente i costi di produzione sono quelle che immettono in commercio imballaggi diffcilmente ricicla- bili. Parallelamente le aziende che investo- no nell’ecodesign otterrebbero fnalmente un parziale riconoscimento economico dei propri sforzi (grazie alla riduzione del CAC) mentre, con il sistema attuale, non vengono di entrata e uscita previste dall’accordo, va servizi di raccolta differenziata e in ultima incentivate a sviluppare tali attività virtuose. evidenziato che tale elemento favorisce esclu- analisi le famiglie italiane, si trovano a pagare La mancanza di una leva economica che sivamente il sistema Conai che può trattenersi i costi ambientali ed economici di un’immis- penalizzi gli imballaggi superfui e diffcil- i ricavi del contributo ambientale per la ge- sione massiccia di imballaggi spesso composti mente riciclabili è inoltre uno delle maggiori stione di quegli stessi imballaggi di cui però di materiali incompatibili (ad es. le etichette cause che ha determinate i deludenti risulta- non rimborsa neppure i relativi corrispettivi. sleeves in PVC) che ne rendono diffcile e an- 49 ti ottenuti dal Conai in tema di prevenzione Quanto all’altra affermazione condivisa dai tieconomico il riciclo. In defnitiva secondo igiene urbana degli imballaggi. Sono infatti aumentati del due rappresentanti del Conai e dell’ANCI è l’ACV l’Italia può fare volentieri a meno di tre igiene urbana luglio-settembre 2013 4% gli imballaggi immessi al consumo dal che “il Conai fa più degli obiettivi previ- record europei: quello del maggior consumo 8 2000 al 2011 (e perfno del 9 % per quanto sti dalla legge” , è proprio l’ente che ha il pro capite di imballaggi per bevande, quello riguarda gli imballi più problematici secondo compito di validare i dati forniti dal Conai del contributo ambientale versato dalle im- l’UE cioè quelli in plastica). Alcuni operatori a smentire questa affermazione. Nell’ultimo prese, più basso in assoluto, e infne quello del settore hanno infatti evidenziato che la rapporto ISPRA si legge infatti che, a causa dei corrispettivi per il rimborso dei costi di scelta del legislatore di porre in capo al Co- “dell’incompleta e parziale informazione raccolta degli imballaggi notevolmente più nai l’elaborazione e l’applicazione del Pro- fornita dal Consorzio Conai... l’ISPRA non è bassi rispetto a quelli rilevati in Francia, Spa- gramma generale per la prevenzione della in grado di monitorare in maniera effcace gna, Portogallo e Belgio. Viceversa l’Italia non formazione dei rifiuti di imballaggio non il ciclo di gestione dei rifuti di imballag- più prescindere dall’applicazione del principio poteva produrre effetti diversi da quelli poi gio, validando i dati trasmessi dal CONAI, e comunitario “chi inquina paga” che dovreb- ottenuti poiché si affdava l’organizzazione soprattutto di verifcare il raggiungimento be tradursi non solo in contributi ambientali delle iniziative per la riduzione del consu- degli obiettivi di riciclaggio fssati”. differenziati in base alla riutilizzabilità e all’ef- mo degli imballaggi monouso proprio a un Secondo l’ACV è necessario inoltre estendere fettiva riciclabilità ma anche all’abbandono Consorzio il cui Cda è composto quasi total- e riconoscere ai comuni i contributi per tutti i delle superfci delle abitazioni e delle aziende mente da rappresentanti delle imprese che materiali plastici effettivamente riciclabili par- quale parametro assolutamente iniquo per de- producono imballaggi a perdere e che non tendo da oggetti che già i cittadini conferiscono terminare i costi da applicare per il servizio di potevano quindi evitare di tutelare innanzi- “per errore” con gli imballaggi di plastica. In igiene urbana: la Francia, ad esempio, ha reso tutto gli interessi delle aziende che li avevano questa direzione si è mosso Bloomberg sinda- obbligatoria la tariffazione puntuale a partire nominati. Non è probabilmente un caso se il co di New York che ha recentemente esteso la dal 2014 e negli altri paesi del nord Europa tale Conai si è subito dichiarato contrario anche raccolta della plastica a beni di plastica rigida metodo viene già applicato da decenni. solo all’ipotesi di introdurre anche in Italia come giocattoli e articoli casalinghi. Per l’ACV l’obbligo del cauzionamento per le bevande. si devono poi eliminare le voci di spesa del In quanto al fatto che, secondo dichiarazio- sistema CONAI destinato all’incenerimento * Direttore ESPER ni del Direttore del Conai Walter Facciotto e (operato quasi sempre all’estero) e destinare ** Assessore all’Ambiente Comune di Ponte dell’Avv. Filippo Bernocchi delegato Anci per tali fondi a sostegno di cicli chiusi di recupero nelle Alpi ed Associazione nazionale Comuni rifuti e energia (che ricopre anche il ruolo della materia con particolare attenzione alle Virtuosi di Presidente di Ancitel Energia & Ambiente) frazioni plastiche residue che in Veneto e To- *** Comitato Scientifco Verso Rifuti Zero di secondo cui i Comuni sono liberi di gestirsi scana hanno già dimostrato la loro effcacia Capannori autonomamente il materiale vendendolo al anche per quanto riguarda la creazione di **** Responsabile Centro di Ricerca Rifuti miglior offerente approfttando delle fnestre nuovi posti di lavoro. Enti locali, gestori dei Zero
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55