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GESTIONE ASSOCIAZIONE COMUNI VIRTUOSI Costo Costo Ricavi Ricavo % ricavi su Materiale e codice CER €/ab.anno €/anno €/ab.anno €/anno costo Carta (CER 200101) € 5,15 € 306.106.646 € 1,02 60.675.883 19,82% Cartone (CER 150101) € 1,92 € 113.792.731 € 0,66 39.449.337 34,67% Vetro (CER 150107) € 2,76 € 164.198.590 € 0,25 15.101.355 9,20% Plastica (CER 150102 150106) € 4,41 € 261.892.442 € 0,85 50.584.495 19,31% Metalli (CER 150104) € 0,11 € 6.309.283 € 0,01 480.963 7,62% Legno (CER 150103) € 0,10 € 5.873.481 € 0,01 337.119 5,74% Totale nazionale € 14,45 € 858.173.173 € 2,81 166.629.152 19,42% si può ricavare né dal bilancio Conai 2012 e enti locali sono infatti molto più elevati e contributo ambientale diversifcato in rela- neppure dai Bilanci dei Consorzi di fliera, che comprendono il rimborso dei costi di prese- zione al reale impatto economico e ambien- non sono ancora stati pubblicati per quanto lezione. Si può, ad esempio, operare un con- tale dell’imballaggio che, una volta trasferito riguarda il 2012. Ma quel dato risulta strana- fronto tra quello che si verifca in Italia e la quasi interamente ai comuni (almeno il 92 mente di gran lunga inferiore ai ricavi ottenuti situazione francese che risulta molto simile % come in Francia e non solo il 37 % come 48 nel 2011, pur in presenza di quotazioni delle a quella Italiana come ripartizione di com- in Italia) copra realmente i costi delle rac- colte e contribuisca a contenere le bollette materie prime seconde sostanzialmente stabili, piti tra Enti locali ed Consorzi di fliera. Se nonché dell’obbligo assunto dal Comieco di esaminiamo l’ultima relazione del Consorzio dei cittadini. igiene urbana igiene urbana 5 luglio-settembre 2013 rispettare gli impegni assunti con l’Antitrust di Ecomballages pubblicata nel novembre 2012 Solamente allineando i corrispettivi e, di conse- aumentare i quantitativi venduti tramite aste e relativa al consuntivo 2011 si può verifcare guenza, il contributo ambientale (CAC) a quel- nel 2012, e riducendo quindi la quota di mate- che in Francia (dove il 98,5 % della popola- li degli altri paesi europei sarà quindi possibile riale ceduto direttamente ai propri consorziati zione è coinvolta da accordi con Ecomballa- adottare una gestione effciente e sostenibile gratuitamente o a prezzi largamente inferiori ges mentre in Italia tale percentuale è pari di questi servizi anche in Italia ed applicare a quelli di mercato. Anche il Consorzio Coreve in media al 81%) le somme riconosciute realmente il principio “chi inquina paga”. 7 ha subito la stessa censura da parte dell’Anti- agli enti locali per rimborsare i costi della Da parte loro il Conai e l’Avv. Bernocchi trust (in precedenza non esplicitava nel bilan- raccolta differenziata (757 milioni di euro) per conto dell’ANCI affermano all’unisono cio alcun ricavo, ma solo costi per la cessione sono pari al 92 % delle entrate complessive che “quando si suggerisce di aumentare del rottame di vetro ai propri associati), mentre e si è calcolato che coprono “solo” il 70% i soldi destinati ai Comuni triplicando il se venisse applicato anche in Italia il prezzo di degli effettivi costi di raccolta sostenuti dalle Cac vuol dire inventare una nuova tassa cessione stabilito in Francia da Ecomballages amministrazioni locali. da un miliardo”. Rispetto a questa tesi va per il rottame di vetro selezionato, il valore dei L’impegno del Consorzio Ecomballages con il chiarito e ribadito che stiamo parlando di ricavi per il solo vetro sarebbe di 34 milioni di nuovo accordo Bareme è di arrivare a coprire un aumento applicabile su cifre irrisorie. Il euro (nel bilancio Coreve 2012 la somma tra almeno l’80 % dei costi ed estendere a tutta Conai si attribuisce infatti il merito di aver costi di cessione e ricavi è invece pari prati- la Francia la raccolta di tutte le tipologie di introdotto il CAC più basso d’Europa (me- camente a zero). Sarebbe quindi opportuno imballaggi in plastica (attualmente si raccol- diamente pari al 20 % di quello medio degli che i Consorzi di fliera pubblicassero i propri gono prevalentemente contenitori per liquidi altri Pesi europei). Nonostante tale vantag- bilanci dettagliati ed esponessero per intero i e quindi i quantitativi pro capite conferiti e gio per i produttori italiani di imballaggi, che ricavi ottenuti poiché l’Antitrust ha più vol- i costi di raccolta sono inferiori a quelli rile- avrebbe dovuto rendere meno costosi almeno te evidenziato che tale condotta non risulta vati in Italia). L’obiettivo non può più essere i prodotti alimentari nazionali su cui incide soltanto in contrasto con la normativa sulla quindi di produrre tanti imballaggi (quindi moltissimo il costo dell’imballaggio, l’Italia libera concorrenza ma, usando gli stessi ter- in defnitiva maggiori costi per i consuma- è diventata in pochi anni uno dei paesi eu- mini utilizzati dall’Antitrust, determina anche tori e servizi di raccolta) con un contributo ropei con l’Indice di Livello dei Prezzi (PLI) 6 una preoccupante “opacità gestionale” sugli ambientale basso ma, come accade nel resto più elevato in Europa. L’incidenza del CAC effettivi incassi del sistema Conai. d’Europa, di penalizzare gli imballaggi inutili sul costo all’ingrosso dei prodotti alimentari Nel resto d’Europa i contributi versati agli e diffcilmente riciclabili facendo pagare un è pari allo 0,07 % mentre sui prodotti non 7 Fonte http://www.ecoemballages.fr/accueil-portail/mieux-nous-connaitre/chiffres-cles/ 8 Fonte http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Rivedere-termini-convenzione-Anci-Conai-ma-rischioso-parlare-di-liberalizza- zioni_32389251901.html