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TERZA PAGINA STRATEGIA RIFIUTI ZERO la riduzione degli scarti, coinvolgendo la ciò che è ancora in buono stato e può so la costruzione di un futuro sostenibile. popolazione e il tessuto economico loca- essere riutilizzato. Sul sito www.rifiutizerocapannori.it la li- le. L’obiettivo sancito in una delibera di Tutti questi e altri progetti hanno cambia- sta degli oltre 130 Comuni italiani che ad consiglio comunale votata all’unanimità to Capannori, coinvolgendo la cittadinan- oggi hanno aderito all’iniziativa e che in è “Rifiuti Zero al 2020” e i risultati sono za, garantendo una maggiore sostenibilità prospettiva si organizzeranno per la crea- eccezionali: dall’avvio della differenziata sociale, economica e ambientale al no- zione di un coordinamento nazionale. si è passati in pochi anni dal 35 all’80% stro modello di sviluppo. I dati parlano I Comuni aderenti, i ricercatori e le as- di riciclaggio, con una produzione annua chiaro: nel 2004 Capannori produceva sociazioni ambientaliste che in tutta Ita- ridotta di quasi il 40% in sette anni. In lia promuovono la strategia Rifiuti Zero posizione critica verso la decisione del hanno sviluppato nei mesi scorsi una comune toscano molti sostenevano che proposta di legge nazionale, consultabile si trattasse di un obiettivo impossibile da al sito internet www.leggerifiutizero.it per raggiungere, lontano dalla realtà e incon- sostenere strutturalmente i Comuni verso ciliabile con l’amministrazione pubblica una gestione virtuosa dei materiali e per di un comune. A distanza di sei anni oltre incentivare più seriamente le politiche di ai buoni e concreti risultati capannoresi riciclo a livello nazionale. Una proposta decine di altri Comuni stanno replicando di legge che punta molto alla prevenzione questa strategia, dal Nord al Sud dello sti- degli scarti, in coerenza con le direttive 32 vale, dimostrando la forza dei numeri. europee che infatti stabiliscono le priorità La gestione dei rifiuti è stata “aggredita” nella gestione dei rifiuti: a) prevenzione a numerose altre iniziative: distributori 30.000 tonnellate di scarti di cui oltre della produzione; b) preparazione per il igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2013 automatici del latte alla spina per favorire 20.000 finivano a smaltimento in disca- riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di la filiera corta e ridurre gli imballaggi; riche e inceneritori. Nel 2012 Capannori altro tipo; e) smaltimento. L’attuale legge vendita di detersivi alla spina nelle attivi- ha prodotto 21.000 tonnellate di scarti italiana ci dice che tutti i Comuni devono tà commerciali del comune che per questo di cui 6.000 sono andate a smaltimento. aver raggiunto almeno il 65% di raccolta beneficiano di una riduzione nella tariffa Un risultato eccezionale che anticipa gli differenziata entro il 31 dicembre 2012; dei rifiuti urbani; eliminazione di tutte le obiettivi intermedi che ci eravamo pre- ma non dà invece obiettivi concreti sulla acque minerali dalle mense scolastiche fissati nel 2007 e che ci dà la realistica prima priorità, la riduzione. Ma con tutti e comunali; valorizzazione delle acque speranza di arrivare nel 2020 a Rifiuti gli altri stati membri dell’UE, anche l’Ita- sorgive e delle fonti del territorio per Zero a smaltimento. lia dovrà dotarsi obbligatoriamente, entro la promozione dell’acqua bene comune Uno dei passaggi chiave è stata senza fine anno, di un Piano nazionale per la contro la privatizzazione e la mercifica- dubbio la scelta di aprire un «Centro di riduzione dei rifiuti, se non vogliamo in- zione dell’acqua. Molti di questi percorsi ricerca rifiuti zero», primo in Europa, con tercorrere in altre sanzioni europee per il hanno unito valorizzazione del territorio, lo scopo di monitorare e studiare il «rifiu- mancato rispetto della normativa comu- promozione dei produttori locali, crea- to residuo», così come si presenta dopo le nitaria. Il modello “Rifiuti Zero” demo- zione di posti di lavoro, risparmio per i raccolte «porta a porta», «a valle» del si- cratizza la gestione dei rifiuti rendendo cittadini e vantaggi ambientali. Comune stema di gestione degli scarti e fornire un centrale il ruolo dei cittadini, dei lavora- e Ascit (l’azienda pubblica che gestisce feedback al mondo produttivo e all’ammi- tori, delle istituzioni locali, contribuendo il servizio a Capannori e in altri cinque nistrazione, introducendo il concetto del- a sensibilizzare e responsabilizzare tutti comuni limitrofi) hanno poi promosso il la «responsabilità estesa» del produttore, i soggetti attraverso meccanismi premiali compostaggio domestico dell’organico, ovvero ciò che non è riciclabile o com- e/o incentivi che possono contribuire a garantendo alle famiglie che smaltiscono postabile deve essere riprogettato perché far crescere numerose iniziative anche in proprio gli scarti di cucina una riduzio- il rifiuto residuo rappresenta lo sbocco di imprenditoriali o commerciali locali. ne in bolletta del 10%, hanno riconosciu- una cattiva progettazione industriale: da to incentivi economici alle famiglie che ripensare in un processo a carico della utilizzano i pannolini lavabili per i bebè stessa industria. e organizzato mercatini dello scambio e L’Associazione dei Comuni Virtuosi rac- del riuso, garantendo alla cittadinanza il coglie e promuove molte di queste espe- poter vendere o scambiare qualsiasi cosa rienze e invita tutti i Sindaci d’Italia a portassero in piazza. Poi hanno aperto un seguire questo percorso per far crescere vero e proprio centro del riuso che inter- una buona politica che sappia contagiare *Personaggio Ambiente 2012, già Assesso- cetta, a monte dell’isola ecologica, tutto e coinvolgere attivamente il territorio ver- re all’Ambiente Comune di Capannori
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