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terza pagina riFiUti e CriMinaLitÀ l’ultimo giorno felice di Guido Viale Come nell’illegalità, stanno anche sotterrando migliaia di tonnellate di rifuti tossici, a diretto contatto con la falda e e nel crimine, si può entrare con le acque del fume. Ma Francesco è ancora poco per volta. pieno di debiti e ha fretta di liquidare anche l’al- tra parte del terreno, che è ancora di proprietà del padre morente, e dove vive, in una baracca, suo L’ultimo giorno felice di Tullio Avoledo (Ei- zio Tarcisio(il fratello del padre): un tipo strano naudi, 2011) è una critica feroce – condotta di autodidatta, che conduce una vita solitaria sulle tracce delle denunce altrettanto profonde facendo miniature e scavi archeologici su quel dei romanzi di Massimo Carlotto - del confor- terreno, e con cui Francesco aveva diviso molte mismo e del falso benessere che per un ven- giornate quando era bambino e adolescente. 24 tennio ha fatto del Nordest d’Italia un territorio Ma che adesso vorrebbe sfrattare; perché, per non di improvvise ricchezze e di altrettanto facili dover rinunciare al tenore di vita che conduce, guadagni, spesso contigui all’affermarsi di una ha urgente bisogno di vendere anche la secon- igiene urbana igiene urbana aprile-giugno 2013 malavita organizzata autoctona; un benessere da parte della cava a un clan malavitoso, con per farci sopra discariche illegali e inquinanti destinato a dileguarsi in tempi anche più rapi- cui si è già indebitato; e che vorrebbe costruirvi con quei tuoi soci: “Faccio senz’altro meno dan- di di quelli che aveva impiegato ad affermarsi. sopra, oltre alla cava e alla discarica, anche un no io vendendo case a qualche straniero, - sibilò Come succede spesso, le fortune economiche inceneritore malfunzionante. Veniamo a saperlo Liberto Gardin, - che tu vendendo i tuoi terreni legate alle attività della malavita hanno alla durante il primo incontro, in uno squallido bar per farne delle discariche. Rovini l’acqua e l’aria loro radice la gestione criminale dei rifuti. E alla periferia di Milano, tra il boss e Francesco: che respiriamo”…Francesco alzò le spalle. Fece di ciò che intorno ai rifuti ruota:, prima e dopo “[Remo] aprendo le braccia annunciò: - ci devi una smorfa sprezzante. – Guarda che le disca- il loro smaltimento illegale. Francesco Salvador venire incontro. Era la stessa cosa che gli aveva riche ci sono da sempre, e non mi risulta che è un architetto benestante, regolarmente dota- detto la prima volta che Francesco si era lascia- abbiano mai creato problemi, da queste parti. to di studio professionale, bella famiglia, bella to incantare da lui. “Ingegnere, che sarà mai? – Ah no? Sei proprio sicuro? – E comunque da moglie, due bei fgli, bella e giovane amante Lei ci deve venire incontro”. “Non si può”. “Ma qualche parte va pur messa, la spazzatura che slava, bella automobile e un mare di debiti. E’ perché?” “Perché ho visto il progetto. La fornace produciamo. Che produci anche tu, vorrei farti fglio e nipote di due uomini che “si sono fat- non raggiungerà mai la temperatura necessaria. notare”. ti da sé” diventando proprietari di vasti terreni Bruciando quelle vernici produrrete una nuvola In effetti quello che succede nella parte di terre- situati in un ampio deposito golenale lungo di veleno”. Remo aveva scosso la testa. Sbuffato. no che Francesco ha già venduto non è entusia- un’ansa di un fume, denominato Grava dal “Hii, una nuvola…” “Sì, una nuvola. Produr- smante. Se ne rende conto lui stesso in occasione Cont, perché è un territorio ghiaioso che fa gola rete diossina. E’ già successo. Si ricorda Seveso?” di una delle sue ultime visite allo zio: al businness della escavazione. Infatti Francesco “Una mia amica è nata a Seveso. E’ perfettamen- “Ci vorrebbe un pittore, stava per dire Francesco ha già venduto a un’impresa di estrazione una te normale. Non ha due teste. Non ha le antenne. [di fronte alla bellezza di quel paesaggio], quan- buona metà di quel terreno: quella che gli è stata Anzi, è una fca con la effe maiuscola”. “I danni do un rombo sulla sinistra lo spaventò. Da una donata dal padre e dove si è immediatamente in- all’ambiente…” Remo aveva fatto un gesto con stradina parallela all’argine si arrampicò verso sediata un’attività di escavazione che ha fornito la mano, come un taglio deciso, orizzontale…”E l’alto, in un frastuono di marce, un mostro colos- i materiali inerti (sabbia e ghiaia) con cui sono che sarà mai? Un impianto così piccolo…Ha vi- sale, un camion giallo grande come un dinosau- state costruite le centinaia di condominii e di sto che cosa hanno fatto, i cinesi? E allora, perché ro, che si trascinava dietro una nuvola di polvere capannoni che hanno stravolto completamente dovremmo farcene noi un problema?” alta almeno cinque metri”. Lo zio Tarcisio lo am- l’assetto urbano della città: l’altro aspetto della I cinesi ricorrono altre volte in questo racconto. monisce: “Hai visto? – urlò portandosi le mani ai rapida trasformazione – e devastazione – di tutti Uno dei commensali di Francesco, al pranzo del fanchi…- Hai visto? E’ questo che dovevi vedere. o quasi i territori del Nordest. suo “ultimo giorno felice”, ce l’ha con i cinesi, Tutto il giorno così! E anche la notte. Lavorano Fatto sta che è voce corrente, nota a tutti, che su a cui tuttavia vende metà della sua produzione. con le fotocellule. – Vuoi dire con le fotoelettri- quella porzione del territorio, oltre a scavare per Quando Francesco glielo rinfaccia, l’altro gli ri- che. – Con quello che è. Portano via la ghiaia per portar via ghiaia e sabbia, i gestori dell’impresa sponde: meglio i cinesi di te che vendi i terreni costruirci quelle robacce che adesso chiamano