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DECORO URBANO TECNOLOGIE Dotazioni primarie Chiudo la lunga premessa anche se altri popoli andrebbero svelati ed altre dotazioni andreb- bero individuate. Ma il risultato è già chiaro. Le dotazioni primarie di cui una città ha bisogno oggi, sono molto cambiate rispetto a quelle di un tempo, quando la gente chiedeva acqua per dis- setarsi e cabine per telefonare. Ora la necessità primaria della gente è quella di ricaricare le bat- terie. Una fontanella dovrebbe erogare watt, non acqua. La corrente elettrica è oggi un genere di necessità molto maggiore rispetto all’acqua. Così come ci sono distributori di bibite, di sigarette o di carburante, anche l’erogatore di energia do- vrebbe articolare l’offerta in diversi prodotti. Co- lonnine di questo tipo ci sono già per i camper e per i mezzi dei venditori ambulanti, però sono dislocati in aree periferiche o grandi parcheggi. La gente chiede di non uscire dal circuito di con- nessioni a cui è assuefatta. Dal telefono a inter- 43 net. Per ora. igiene urbana gennaio-marzo 2011 Coordinare l’arredo. Un problema Arredo è dotazione, è tutto quello che entra nella scena urbana. Ma la sua funzione estetica non può essere secondaria. Da chi dipende il ri- sultato fi nale? Non dai singoli che partecipano al farsi città attraverso tutte le dotazioni. Non dalle aziende municipali, non dalle aziende dei servizi, ma dal comune, che ha il compito di governare e coordinare ogni singolo elemento. A questo servono gli strumenti urbanistici e normativi. Indisciplinati, si. Imbecilli, no. Chi non capisce a cosa servono questi aggeggi metallici, signifi ca Governare la complessità è un problema non che non ne ha bisogno. È una vecchia regola della pubblicità: se non la capisci vuol dire che non trascurabile. Le dotazioni presenti negli spazi ti riguarda. Via il cartello! urbani dipendono da una moltitudine di fattori e di interpreti che si occupano di strade, segna- il duplice aspetto di vandalismo e usura. Su L’uso corretto delle cose, anche se prolungato, letica, fognature, utenze varie, trasporti, comu- tutti però è preponderante il vandalismo: per non provoca un grave degrado. L’arredo urbano nicazione e pubblicità, igiene urbana, telefonia, imprevedibilità, violenza e diffusione. Ma so- è fatto per durare e non teme questa insidia. Una distribuzione bibite, acquedotto, vigilanza e così prattutto perché oggetti vandalizzati offrono panca molto usata mostra parti più lucide, come via. Ogni attore vede le proprie dotazioni come un pessimo biglietto da visita del posto, della il boccaglio delle fontane e i corrimano. Ma que- al centro del mondo e non prevede il contesto. comunità che lo abita e dalla amministrazione sto è poca cosa. all’aperto, ciò che l’uso può con- Dove il singolo prende il sopravvento sul tutto, che lo governa. Il vandalismo colpisce dove è sumare, la natura consuma prima. regna il caos e il brutto. più sensibile l’attenzione della gente. Colpisce Il sole provoca solo danni superfi ciali e colpisce il quotidiano, ad altezza degli sguardi, sulle cose la verniciatura, l’aspetto del materiale, il colore. Arredo che si consuma che si usano. È infi do e vigliacco, ma è una for- L’acqua è più insidiosa perché può penetrare Mentre da una parte l’impegno riguarda l’aggior- ma di grande effi cacia per chi lo compie: pochi all’interno della struttura e comprometterne la namento dei servizi, dall’altra si lavora per man- rischi, grandi risultati. Più questi sono evidenti stabilità stessa dei materiali. Legno, pietre morbi- tenere in effi cienza quelli che ci sono. e permangono nel tempo, più il vandalismo de e porose, metalli, cemento armato, cotto. Il degrado delle strutture di arredo avviene per decreta il suo successo. L’usura di parti immobili è poco signifi cativa. La tre cause: naturali, umane e funzionali. Diven- più evidente e preoccupante è quella che riguar- tano quattro se riconosciamo alle cause umane L’uso e il cattivo uso da le pavimentazioni e in generale le parti a terra,