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SCENARI REPORTAGE 38 de sia la conversione aerobica che anaerobi- in nitrito ed i secondi il nitrito in nitrato, però sono utili come gli ultimi citati: molto dando vita al processo che prende il nome spesso si tratta invece di ospiti insidiosi da ca per la rimozione di agenti inquinanti. di nitrifi cazione. Nella seconda fase invece eliminare con una vera e propria battaglia igiene urbana gennaio-marzo 2011 Batteri, avanti tutta i batteri anaerobici assumono il controllo, biologica sul campo. Così, i tecnici Veolia Che cosa vogliono dire questi due paroloni? convertendo il nitrato in azoto atmosferico studiano all’interno di appositi programmi Per chiarirlo, possiamo riassumere breve- che può essere rilasciato liberamente nell’at- le differenti popolazioni di batteri che si svi- mente il processo in due fasi: nella prima mosfera senza causare danni ambientali. luppano nelle acque, con varie tecniche di fase aerobica di conversione agiscono due Questo secondo processo prende il nome di identifi cazione, cercando il modo di elimi- specie di batteri, i Nitrosomona e i Nitrobac- denitrifi cazione. nare gli ospiti più scomodi, come quelli che ter, dove i primi convertono l’ammoniaca Non tutti i batteri che si sviluppano in acqua danno origine ad esempio ad odori fastidio- si che spingerebbero chiunque di noi a non bere anche l’acqua apparentemente più pu- lita e limpida del mondo. Ancora, uno degli impianti pilota analizza i modi migliori per evitare la nascita e la dissuasione all’interno degli impianti idrici del temibile batterio del- la Legionella, vero spauracchio soprattutto dei sistemi sanitari perché possibile causa di devastanti infezioni ospedaliere. Energia dalle acque In tandem con gli altri settori di Veolia En- vironment, si studia anche come produrre biomasse dai fanghi industriali, per usarle poi come materia prima per la produzio- ne di energia con le tecnologie studiate a Limay, oltre allo studio del trattamento dei fanghi industriali in genere con tecnologie di riutilizzo dell’acqua. Tutto questo per far sì che sia la depurazione dell’acqua stessa a generare energia, in un processo a saldo attivo che renderebbe enormemente più valorizzabili quelli che fi no ad ora sono con- siderati solo scarti industriali. Altro campo di