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CINQUE RIGHE IN CRONACA TERZA PAGINA giro completo, raccolgono una tipologia di rifi uto stasera né plastica né vetro’. Non è da lei, trangu- “Salvo, che si sveglia verso mezzogiorno quando per volta e vi sfi do a saperne più di Salvo D’Acqui- gia litri e litri di succo di pompelmo e di mirtillo fa la notte, sta apprendendo tutto solo adesso sto su ciascuno di voi, sulle vostre abitudini, su di cui poi, diligentemente, compatta le bottiglie che son le due del pomeriggio, al bar dove scen- quello che mangiate, che vi tenete, che buttate, e tutti i giovedì notte, come stanotte, lascia il de sempre a quell’ora per la granita di caffè. ‘Ma come e perché lo buttate. Una sorta di antologia suo sacchetto pieno nel contenitore accanto al che cacchio dite? Patrizia?’ E si ferma a parlottare di Spoon River della nettezza urbana…” [Spoon portone. ‘Magari è già partita e ci sono i turisti, fi tto fi tto con quanti stanno là dentro a far da River è un’antologia in versi dei morti di un pic- la casa l’affi tta sempre no?’ gli fa Antonio mentre generatori automatici di ‘io lo dicevo che…’ tutti colo villaggio del Midwest americano. Ma anche i gira così veloce la curva di via del Cammino Nuo- diversi ma egualmente campati in aria”. rifi uti, e non solo le tombe, ci raccontano la storia vo, sotto i Bastioni, che quasi si ribaltano. ‘Oh, “Il giorno dopo la cronaca locale riporta la notizia di chi li ha prodotti]. Così si passa alle storie per- ma sei scemo?! E vai piano, và. No, non ci sono con la dovuta rilevanza per Cagliari perché non sonali. Lo spazzino – o operatore ecologico – si ancora i turisti’. Non sarebbe vuoto il conteni- sembrerebbe morte naturale, l’hanno ammazza- trasforma così in un’autorità del vicinato: tore se ci fossero già i turisti. Anzi, si sarebbe già ta, povera Patrizia, e il cellulare non si trova. L’ulti- “Sono tre le persone che sanno tutto di tutti nella guastato l’umore con un sacchetto di organico ma ad averla vista è Marinella, l’amica che lavora zona 1: il preposto dello sportello del Banco di e di indistinto mischiato a cartone e plastica da come applicata di segreteria alle elementari giù Sardegna fi liale Castello, il parroco della Catte- incompetenti”. al Poetto. La quale ha rilasciato un’importante drale e lui, il netturbino. Attenzione: a detta di Qualcosa effettivamente non torna: dichiarazione: ultimamente Patrizia usciva con tutta Cagliari. Soldi, fede e rifi uti sono i tre perni “Ci abita Patrizia Gurru al 24, l’impiegata delle un uomo e diceva a tutti di essere con Marinella della vita secondo Salvo. Osserva molto la notte poste, che ogni anno ai primi di agosto se ne va quando in realtà era con quest’uomo. Nessuno mentre si inerpicano col mezzo tra i sensi unici a raggiungere la madre e i fi gli che son là da giu- sembra conoscere chi fosse l’uomo misterioso del quartiere Castello e le ombre lunghe della gno all’isola di San Pietro. Però non deve essere con cui usciva Patrizia Gurru, nemmeno, così 31 Cattedrale”. ancora partita, le ha pagato l’Imu allo sportello sostiene, la stessa Patrizia. ‘Per scaramanzia non igiene urbana Scendendo da via Santa Croce, risicati a destra e giusto tre giorni fa, oppure ha dimenticato la luce voleva dirmi ancora chi era, evidentemente igiene urbana ottobre-dicembre 2012 a sinistra, strisciando ora questo ora quell’angolo, accesa prima di partire. Pure le fi nestre ha lascia- la scaramanzia ha funzionato da sfi ga’ e giù a Salvo considera che hanno il mezzo quasi pieno to aperte però. È strano sì, perché la madre della piangere. e ancora non stanno manco a metà del giro, sta- Gurru la cerca al telefono da due giorni e l’indo- I sospetti ricadono comunque sull’ex marito di sera tocca a vetro e plastica, ingombrano. Certo mani mattina Edoardo Chiavello, il collega spor- Patrizia, oppure sul suo fi glio maggiore che re- che stanno a posto se tutti fanno come Patrizia, tellista, incaricato di andare a controllare, perché centemente è stato implicato in qualche traffi co che non sembra bere, visto che è la terza notte nemmeno al lavoro si era presentata, dopo aver losco. I due sembrano orientati a far cadere a del turno notturno di fi la che si è messa che, buttato giù la porta con una spallata e un calcio, la vicenda i sospetti sull’altro. Salvo ascolta i raccnti sulla soglia del civico 24, non trovano nessun trova a terra, in cucina, morta, da circa tre giorni che si fanno al bar: sacchetto, mentre accesa è la luce al secondo dicono. Ne parlano tutti da stamattina alle nove, “’Silvana Zinna?’. Via Porto Scalas, 15. Un mese piano. ‘Massì, di notte Antò, quattro notti di fi la. quando è avvenuta la spallata”. prima ha visto uscire di notte da quella porta Con questo caldo tutto buono e benedetto a Salvo, che era stato il primo ad accorgersi che proprio il Daniel di Patrizia. Perfettamente ricor- lavorar la notte. Cassonetto vuoto anche stasera, qualcosa non andava, è invece l’ultimo ad ap- da che il ragazzo aveva lasciato nel contenitore ieri niente umido, due sere fa niente cartone e prendere la notizia: un sacchetto. Impossibile non ricordarlo. Erano preservativi usati mischiati alla confezione, carta e gomma nello stesso sacchetto, mannaggia a lui. Però ne avevano riso per una buona mez- zora con Antonio. Anche perché una decina di giorni dopo dalla stessa porta, alla stessa ora era uscito il Cabras padre. Tutta salute in famiglia, s’erano detti”. Salvo pensa di ricorrere al suo knowhow di de- tective: “I fatti puzzano come i rifi uti e dalla puzza capisci tutto. Forse qualcosa per venirne a capo poteva rintracciarla. O forse no. Se ancora c’era traccia al centro riciclaggio dell’ultimo sacchetto di carta e cartone di Patrizia, o di Cabras, o della Zinna. Sempre che non avessero fatto sacchetti misti e imbrogliati da destinare direttamente all’indistinto e alla discarica. Che intanto non ci pensava proprio di smettere di bruciare...”