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CRISI RIFIUTI LIBANO TERZA PAGINA condo quanto riferito dal quotidiano Al-Akhbar, Sukomi aveva ridotto pesantemente il proprio ruolo nel trattamento dei rifuti. Mentre circa il 75 per cento dei conferimenti in discarica è materia organica, l’azienda ne avviava a com- postaggio solo il 10 per cento e avviava a riciclo meno del sette per cento dei rifuti urbani. Secondo i manifestanti la discarica ha avuto effetti distruttivi sull’ambiente, inquinando le fonti idriche delle zona. I residenti si sono lamentati degli alti livelli di allergie e tumo- ri e stanno cercando di ottenere l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) per far fare un’indagine epidemiologica a Naameh e Ain Drafll.Inoltre, i residenti vicini alla discarica, a cui era stato promesso un ri- sarcimento come parte del contratto di conces- sione, non hanno ancora ricevuto alcun inden- nizzo fnanziario e questo nonostante che una decisione uffciale del 2008 abbia riconosciuto 47 e quantifcato la compensazione del disagio in igiene urbana 6 dollari per ogni tonnellata di rifuti inviata igiene urbana ottobre-dicembre 2015 in discarica. Dalla creazione della discarica, guenze tragiche sull’economia del Paese che capacità del governo di ripulire la città, hanno Averda dovrebbe ora circa 30 milioni di dollari sta vivendo una fase assai stagnante, dovuta fnito per assumere i tratti di una guerra civile, alle comunità di Naameh e Ain Drafll. anche agli alti livelli di corruzione. La spazzatu- con un morto e parecchi feriti sia tra le forze Il costo praticato da Averda per gestire la disca- ra è solo un pretesto e il “tu puzzi” è soprattutto dell’ordine che tra i manifestanti. Gli scontri e le rica, 142 dollari per tonnellata di rifuti (circa rivolto alla politica libanese, che sta vivendo devastazioni del 22-23 agosto sono stati accom- 105 euro) è presumibilmente uno dei più alti al una stagione assai buia. E la vicinanza della pagnati dagli slogan dei giovani manifestanti mondo (nella UE il costo medio di conferimen- guerra siriana si sta riversando con forza sulla inneggianti alla ‘rivoluzione’: Beirut è stata to di rifuti in discarica è di 63 €/ton, mentre nel società e sull’economia libanese. Un’assenza teatro della più grave ondata di violenza degli martoriato Libano si paga quasi il doppio). Gli così lunga non si era mai verifcata dalla fne ultimi anni, facendo temere che il Paese potesse attivisti hanno calcolato che il Libano avrebbe della sanguinosa guerra civile del 1990, ed è precipitare di nuovo nel caos. La raccolta dei dovuto spendere 110 milioni di dollari per la un problema perché sebbene il Presidente non rifuti è poi ripresa, ma una vera soluzione non discarica, mentre i costi hanno ormai raggiun- abbia poteri reali, è a lui che spetta il manteni- è stata trovata.In realtà il problema dei rifuti in to i 900 milioni. «Siamo stati derubati di 800 mento dell’equilibrio nello status di democrazia Libano si trascinava da parecchio tempo: Aver- milioni di dollari – ha detto un leader am- confessionale, sistema per cui le cariche politi- da, che è la più importante impresa privata del bientalista – Con la nostra protesta chiediamo che dello Stato vengono assegnate secondo un settore nel Medio Oriente, aveva frmato quasi quattro risposte urgenti alla crisi: avvio di un rigido bilanciamento tra le diverse componenti vent’anni fa un accordo con lo Stato libanese reale processo di trattamento dei rifuti nella etnico-religiose. Era il 17 luglio quando è sta- per gestire lo smaltimento dei rifuti. L’azienda discarica Naameh, la creazione di un impian- ta chiusa la discarica dove venivano smistate possiede la Sukleen, responsabile della raccolta to di compostaggio e di centri di smistamento 2.800 tonnellate di spazzatura al giorno e non dei rifuti, e la Sukomi, che è responsabile della della spazzatura, il sostegno dell’industria del è più stato rinnovato il contratto con la società gestione del trattamento e dello smaltimento riciclo e più educazione ambientale ai singoli Sukleen, l’impresa, unica, che da 18 anni gesti- degli stessi. La società aveva anche frmato un cittadini». In tale contesto si inserisce, inoltre, va in regime di monopolio la raccolta dei rifuti contratto con le città di Naameh e Ain Drafll il fattore disuguaglianza: all’area urbana re- nella capitale libanese e nell’area attorno al di- per ospitare nel loro territorio una discarica che lativamente privilegiata si contrappone quella stretto di Baabda. Da allora, montagne di rifuti avrebbe dovuto essere utilizzata attivamente per periferica, spesso ignorata dalle politiche di svi- si sono accumulate ogni giorno per le strade di dieci anni e in grado di smaltire un massimo luppo e sostegno. E nel classico rapporto con- Beirut. E mentre le autorità avvertivano delle di due milioni di tonnellate di rifuti. Tuttavia, fittuale - centro-periferia’ è andato a inserirsi gravi conseguenze per la salute per via dei ro- la discarica è rimasta in attività per più di 15 anche il caldo agosto libanese poiché, a fronte ghi e della decomposizione dell’immondizia, anni e ha raggiunto una capacità di circa 15 del problema che ha colpito prevalentemente le proteste, nate inizialmente in reazione all’in- milioni di tonnellate di spazzatura. Inoltre, se- l’area urbana, sono state adottate soluzioni che