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TERZA PAGINA CRISI RIFIUTI LIBANO dalla spazzatura alla rivolta you stink di Remo Canale Una crisi nella raccolta e nella litica in una situazione, come quella libanese, molto fragile. La cui pace tra i diversi gruppi gestione dei rifiuti innesca in che compongono la società è sempre precaria, Libano una rivolta dai chiari fguriamoci in assenza di una guida politica. Il connotati politici che ricorda per movimento Tala’at Rihatkum, che è nato come molti aspetti le passate primavere protesta della società civile con un obbiettivo politico ha subito dovuto fare i conti con una arabe. componente ad esso estranea di violenza, al punto che il governo è stato costretto ad innal- 46 Nell’ultima parte del mese di agosto il picco- zare intorno alla sede del governo un muro di cemento su cui sono visibili le scritte e i graffti lo Libano è stato attraversato e sconvolto da una rivolta, dal chiaro segno politico di una anti-governativi. Uno degli aspetti di maggior igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2015 contestazione del governo e delle famiglie al novità è dato dal fatto che la composizione potere, che per molti versi ricordano le prima- di questo movimento non è caratterizzato da vere arabe degli anni scorsi, ma che ha preso una posizione religiosa o politica. E’ fatto da piazza Riad el- Solh e sottolineando come la il via e il nome (YouStink: tu puzzi) da una giovani e meno giovani, e cerca di esprimere politica avesse sottovalutato la portata di questo mobilitazione contro la gestione dei rifuti, che l’esigenza di ritrovare altre strade al di là di movimento pensando che il caldo e le misure di dal mese di luglio non venivano più raccolti quelle strettoie che imposte dai diversi credo facciata lo avrebbero arrestato. Invece lo slogan per via della saturazione e della chiusura della religiosi. I giovani che affuivano al centro di “Voi Puzzate” ha preso sempre più corpo aldilà principale discarica del paese. Beirut gridavano gli stessi slogan delle rivolte dell’appartenenza politica e confessionale e ha La gravità della situazione politica si può rias- arabe, quelli che chiedevano a gran voce la ca- conquistato la gente: quella maggioranza silen- sumere nel fatto che le elezioni del presidente duta del regime. Il giornale libanese L’Orient ziosa che ha detto basta a una politica che non della Repubblica sono state rimandate per ben Le Jour ha così titolato un importante articolo rispetta la dignità umana.In ogni caso, le prote- due volte: dovevano avvenire nel 2009 e sono di Scarlett Haddad: “Per la prima volta il ste, che rientravano nella campagna #YouStink state prorogate al 2017. Questo stato di cose Libano delle brave persone in piazza” parlando e che erano inizialmente scaturite dalla reazio- determina, come è facile capire, una stasi po- di quel fume di gente che si riversava verso ne spontanea e popolare alla cattiva gestione dei rifuti urbani per molti anni in mano a una famiglia molto vicina all’ex-Premier Saad Ha- riri, hanno presto messo in luce il loro risvolto politico. Il paese è bloccato, la gente scontenta e la situazione ha generato un forte malcontento tra la popolazione: a rischio di incendio non sono solo i cumuli di rifuti agli angoli delle strade, ma il Paese intero. Il fatto di essere una democrazia confessionale aveva garantito fnora stabilità e sicurezza in- terna, lasciandosi solo sforare dai venti di cam- biamento che hanno sconvolto il resto dell’a- rea mediorientale. Adesso però la mancanza di accordo nell’elezione del Capo di Stato ha approfondito le linee di frattura già pre-esistenti nella società, e ha rallentato la messa in atto di politiche sociali ed economiche. Con conse-
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