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TERZA PAGINA TRASPORTI RIFIUTI la “lunga strada” dei rifuti di Simone Finotti Cosa accade ai rifiuti una volta usciti dalle città? In questo numero Gsa Igiene Urbana si addentra nel mondo dei trasporti a medio-lunga percorrenza, un vero universo con i suoi numeri, le sue regole e soprattutto i suoi 42 mezzi. Che a vederli sembrano semplici contenitori, ma… igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2015 Nel mondo dell’economia globalizzata anche i rifuti, che in teoria rappresentano lo “scar- to” dei prodotti, in pratica si trasformano essi stessi in un prodotto, che si scambia e si com- mercia secondo precise regole di mercato. Col risultato che non sempre i rifuti prodotti in ampliare a tutto il Vecchio Continente. In più recente di cui ad oggi disponiamo di dati una città fniscono nelle immediate vicinan- Europa il commercio interno dei rifuti va a Ispra (Rapporto Rifuti Speciali 2011), l’Ita- ze. Anzi, in questo senso i rifuti hanno un gonfe vele, con fussi che partono soprattut- lia nel 2009 ha esportato circa 3,2 milioni di “doppio valore”, perché sono tra le poche to dal sud diretti a nord. A questo si aggiun- tonnellate con una crescita del 5% sull’anno merci, per non dire l’unica, che si esportano gono i fussi che dall’Ue sono diretti verso precedente (era già +23% rispetto al 2007). pagando e che si importano guadagnando. Il paesi extraeuropei. Il Report 2012 dell’EEA, Ma dove vanno questi materiali? Al primo po- che signifca un business non da poco, anche Agenzia Europea dell’Ambiente, sottolinea sto c’è saldamente la Germania con quasi la perché il trasporto a media o lunga distanza che le spedizioni transfrontaliere di rifuti, metà del nostro export-rifuti. Seguono Cina, di rifuti non è cosa da tutti. in gran parte speciali o pericolosi, da paesi Austria, Grecia e Belgio. Tutto questo senza europei verso altri paesi Ue ed extra Ue (so- contare i lunghi spostamenti entro i confni Trasporti a gonfe vele prattutto Cina e India) sono cresciute del nazionali, dalle regioni con meno possibilità Iniziamo dall’export: l’esportazione di ri- 175% in dieci anni: 3 milioni di tonnellate di smaltimento a quelle più attrezzate. futi prodotti in Italia è una realtà ormai nel 1999 che sono diventati 11 nel 2009. consolidata, e non solo per i fatti di cro- naca che periodicamente riguardano rifuti Tra rsu e speciali, i rifuti speciali (i famosi rifuti campani fniti in viaggiano ancora tanto Germania, per intenderci), o di “picchi” che Stando inoltre all’ultimo Rapporto Rifuti derivano dalle periodiche crisi che affig- Urbani 2012 dell’Ispra, dall’ Italia nel 2010 gono alcuni grandi centri urbani, costretti sono state esportate 134mila tonnellate di a spedire grosse quantità in altre regioni o rifuti urbani. Ma nel 2009, nel bel mezzo all’estero. Ci sono molte ragioni per cui i della crisi campana, questo dato era mag- rifuti viaggiano, e sono soprattutto legate giore del 35%, e si è “sgonfato” soltanto con alla presenza di centri di smaltimento più l’entrata a regime dell’inceneritore di Acerra attrezzati, alla gestione delle emergenze o (al quale comunque i rifuti arrivano ovvia- ad accordi nazionali o internazionali. Il mente a bordo di mezzi ad hoc). Per quanto discorso non vale solo per l’Italia: si può riguarda gli speciali, nel solo 2009, periodo
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