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TERZA PAGINA LETTURE un noir per svelare i segreti di una discarica di Guido Viale In questo libro le vicende di zione è impiegato in una agenzia di investigazione di Treviso, e che fa male entrambi i lavori, in attesa un’indagine sull’assassinio di una che un colpo di fortuna gli permetta di aprire una bellissima commessa si intrecciano propria agenzia investigativa a Bressanone, dove con i colloqui tra il gestore di una vorrebbe tornare ad abitare. discarica e il suo analista. La vera La serie completa degli sfoghi di Max Pierini, in- sieme alla storia di come aveva trasformato una scoperta non è quella dell’assassino, cava di ghiaia al fondo della quale era annegato ma quella della fine che fanno suo padre a bordo di un camion che vi era preci- 24 tanti nostri rifiuti. pitato dentro, fa parte di una vicenda che si svolge parallelamente, per poi incrociarsi verso la fne, “Siamo due segmenti differenti dell’industria della a quella delle Commesse di Treviso, un gustoso aderire a un’etica quanto mai fessibile con uno igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2015 monnezza e quando mi sono sentito nell’orecchio noir di Fulvio Ervas, che costituisce la trama stile inimitabile, un’energia e una comicità che quella parola, industria, allora ho realizzato qual principale del romanzo (miniMarcos, 2012, € 10). conquistano fn dalle prime righe. era il problema e ho guardato la mia discarica, la La vicenda, come si è detto, si svolge a Treviso. “Io ho preso una decisione che mi ha cambiato distesa di cumuli che sembravano le dolci colline Natale si avvicina e ogni capitolo della trama prin- la vita: ho trasformato la cava in una discarica” del Ruanda, i fronti aperti di cose sfatte, le fumaro- cipale del libro corrisponde a uno dei giorni che dichiara Max dopo aver raccontato, senza rinun- le, i camini che bruciavano, i gas di fermentazione separano il primo dal 25 dicembre di un anno ciare al suo orgoglio di piccolo imprenditore tre- e ho visto l’essenza della cosa: non eravamo niente imprecisato del secolo scorso. Le vetrine traboc- vigiano, la fne drammatica del padre ritrovato di più di una buca entro cui mettevamo i rifuti av- cano di attrazioni sfziose: un facile contrappunto al fondo della cava solo dopo il prosciugamento volti da una pellicola di plastica. Una grande buca. alla discarica di cui Max Pierini continua a par- delle acque che l’allagavano. “Un bel salto, più in E lì, di lato, stavano per mettere in piedi un mostro lare con il suo analista, e dove sono destinate a grande, più impresa”. tecnologico, una foresta di tubi, caldaie e cami- fnire ben presto tutte le merci che ora riempiono Max si dilunga in spiegazioni, secondo lui tecni- ni; manometri, fli elettrici, pannelli di comando quelle vetrine sfavillanti. Ma qualcuno molesta che: “Lo sa, dottore, che ci sono molte tipologie di spie e sensori; controllo elettronico, tabulazione dei diverse commesse dei negozi di abbigliamento di discarica? Non sono tutte la stessa cosa. La legge ha dati, analisi spettrofotometriche e altre diavolerie. Treviso. Telefonate anonime, aggressioni: un cre- cercato di disciplinare la materia, per quanto, mi Diavolerie, ecco! Come una bocca d’inferno giunta scendo allarmante. La spinosa indagine piomba vien da dire, forte d una certa esperienza, si faceva in superfcie, fuori luogo. Quell’inferno sarebbe sulla scrivania dell’ispettore Stucky, che gira a prima a buttare tutto assieme, mentre adesso si partito bruciando le cose facilmente combustibili, vuoto, si perde per canali e osterie. Finché non fa la devono fare un sacco di questioni per ottenere lo i sacchetti delle patatine, i biglietti degli autobus, le sua comparsa il cadavere di una bella commessa stesso risultato. Comunque. Ci sono discariche in scorze delle arance e le bucce delle noccioline, poi nera esposta nella vetrina del negozio dove è stata cui si buttano i rifuti nocivi e tossici, e io, queste, si sarebbe allargato: plastiche, legni e chissà, anche ammazzata. La stampa scatenata, il questore, il non le ho mai viste. Ci sono quelle in cui butti i ceramiche e calcinacci sarebbero fniti dentro il segretario del vescovo premono su Stucky perché rifuti solidi urbani, che sono le peggiori, anche se forno crematorio”. risolva il mistero, ristabilendo la normalità, un sono le più effervescenti. Ci sono infne le discari- Questo, nelle parole di Max Pierini, il proprieta- clima più propizio alla campagna acquisti di Na- che dove si buttano i rifuti solidi non tossici e non rio di una discarica a gestione (molto) familiare tale. Stucky interroga commesse altissime, segue nocivi, caratterizzate dal conferimento di materiali e non proprio ortodossa, è il confronto tra i due piste sfuggenti attraverso una Treviso profumata e di scarto, inerti e derivati e da alcune lavorazioni modi tradizionali di sbarazzarsi dei rifuti: la sua acquatica. Entra nel mondo della vittima, Jolan- industriali. Ora, grazie a Dio, la legge è fatta di discarica e un inceneritore che sta per essere co- da, con pudore e umanità. Scopre seconde case, parole e le parole sono una miniera di signifcati, struito a pochi metri di distanza. È uno dei tanti seconde vite di quella vittima affasciante. proprio come le discariche. Si sposano benissimo”. sfoghi a cui Max si lascia andare disteso sul lettino Mentre la trama del noir si ingarbuglia e si dipana, Infatti non sarà quella disciplina a bloccare Max del dott. Tarfusser, uno psicanalista altoatesino Max Pierini celebra l’arte di adattarsi, di sfruttare e la sua piccola l’impresa familiare dove mette non molto qualifcato che come seconda occupa- al meglio ogni circostanza, di cadere in piedi, di al lavoro madre, nonna, sorella e fratello, più un
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