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LEGGE ECOREATI TERZA PAGINA nazionale antimafa Roberto Pennisi in un’in- bello. Come abbiamo sempre detto negli ultimi giurisprudenza studiata scientifcamente contro tervista rilasciata al sito Linkiesta.it: “Finalmente mesi anche noi, “una sommaria ricognizione de- l’impresa”), oppure leggere quello che scrive quo- si dispone di uno strumento di giustizia penale gli orientamenti della Cassazione in materia am- tidianamente il Sole24Ore o le preoccupate inter- che mancava”, “L’aggravante ambientale è una bientale suggerisce una lettura della situazione viste degli industriali del nord pubblicate qualche novità rivoluzionaria”, “Gli aumenti di pena abusiva non confnata all’assenza delle necessarie settimana fa sul Corriere della Sera, o le bordate sono apprezzabili perché allungano i termini autorizzazioni”. Quindi non è assolutamente vero del Giornale o del Foglio su questa legge, per ca- di prescrizione e consentono il ricorso a effcaci che non si potranno contestare i nuovi ecoreati pire bene quale può essere l’impatto di questa strumenti d’indagine”, “Il giudizio è positivo. Non a chi ha già un’autorizzazione come l’Ilva di novità normativa. Confndustria non sembra aver si può pretendere la perfezione in una legge attesa Taranto, più volte evocata in questi mesi. Anche colto l’importanza di questo cambiamento, ma da decenni e con un iter sofferto”, “L’applicabi- chi è autorizzato può condurre il suo impianto gli ecoreati sono una manna per le tante aziende lità delle norme dipende dalla volontà di chi è o la sua attività in modo difforme dalla legge e oneste contro la concorrenza sleale. tenuto a farle rispettare. Non è con le critiche che quindi gli si potrà contestare tranquillamente sia si intraprende un cammino“. Si tratta di parole il nuovo delitto di inquinamento che quello di L’Italia diventa un modello inequivocabili che non hanno bisogno di parti- disastro ambientale. A proposito del nuovo delitto Certo, per defnizione non esiste una legge per- colari commenti. di disastro ambientale l’aggettivo “irreversibile” fetta, o per lo meno noi non la conosciamo, ma non è un problema secondo la Cassazione (“la questa è una norma che può davvero cambiare La Cassazione chiarisce prova dell’irreversibilità non desta particolare pre- la storia dei disastri rimasti fno ad oggi impu- i dettagli della legge occupazioni”), mentre la possibile interferenza niti. Piuttosto che sperticarsi in continue analisi Un’attenzione particolare e qualche commento in con i processi in corso fondati sul vecchio disa- grammaticali su quell’avverbio o su quell’agget- più meritano invece le 36 pagine della relazione stro innominato viene esorcizzata grazie al fatto tivo, tutti, a partire da quei giuristi preoccupati, 23 pubblicata lo scorso 29 maggio dall’Uffcio del che “le nuove norme introducono inediti spazi dovrebbero lavorare per fare in modo che l’appli- igiene urbana Massimario della Suprema Corte sulla legge su- di incriminazione o ampliano quelli già esistenti cazione della legge sia la più rigorosa per la tu- igiene urbana luglio-settembre 2015 gli ecoreati (defnita “un’innovazione attesa da ed implicano un trattamento sanzionatorio sen- tela ambientale e sanitaria. Serve un’operazione lungo tempo”). Secondo la Cassazione il nuovo sibilmente più grave”. In estrema sintesi la re- culturale e di pressione comune su questo nuovo delitto di inquinamento ambientale può essere lazione della Corte di Cassazione nel descrivere strumento potente, per farlo utilizzare al meglio contestato per reati relativi alle matrici acqua e puntualmente la nuova legge sugli ecoreati, ne da procure e forze dell’ordine in giro per l’Italia. aria, ai rifuti o a tutto quello che peggiori l‘am- evidenzia le importanti novità, entra nel merito C’è da fare una grande attività di informazione e biente come ad esempio le sostanze chimiche, i delle criticità ma è rassicurante. Insomma si tratta formazione di magistrati e esponenti delle forze di materiali radioattivi o gli Ogm. Entra nel merito di un altro importante riconoscimento. polizia sui nuovi strumenti penali a disposizione delle parole criticate ingiustamente da alcuni e di chi opera per tutelare l’ambiente, la salute e contenute nella definizione di inquinamento Le critiche preoccupate gli imprenditori onesti. Dopo essere stata per 21 (“compromissione e deterioramento signifca- di Confndustria anni la pietra dello scandalo nel contrasto alle tivo e misurabile”), ricordando come si tratti di Nonostante tutto c’è ancora chi vuole per forza gravi illegalità ambientali consumate sul terri- una formulazione già contenuta e testata sia nel vedere il negativo. Non ci stupisce che lo faccia torio nazionale, con questa legge l’Italia diventa Codice ambientale che nella Direttiva europea sul Confndustria, nemica ventennale di questa legge. fnalmente un esempio da seguire a livello inter- danno ambientale. Sulle parole “porzioni estese Basta riascoltare le parole di Squinzi all’ultima nazionale. Ci abbiamo impiegato davvero troppo o signifcative del suolo e del sottosuolo” la Corte assemblea nazionale di Confndustria (“Anche tempo, ma ce l’abbiamo fatta. Chi inquinerà d’o- ribadisce che sarà la giurisprudenza a sciogliere questo governo ha avuto la manina anti-impresa. ra in poi se la vedrà brutta. Finalmente. ogni dubbio, come già fatto per altre norme. E Gli ecoreati sono provvedimenti tanto assurdi viene ricordata la formulazione “ingente quan- che fatico a spiegarli all’estero. Si tratta di una *Vicepresidente nazionale di Legambiente titativo di rifuti” contenuta nel delitto di attività organizzate per il traffco illecito di rifuti (art. 260 del dlgs 152/2006), al centro di polemiche nel lontano 2001, anno di approvazione della leg- ge che lo istituì: guarda caso proprio dagli stessi giuristi che oggi criticano la legge sugli ecoreati. Polemiche poi svanite nel nulla sotto i colpi delle 220 inchieste degli ultimi 14 anni che hanno por- tato all’emissione di circa 1.500 ordinanze di cu- stodia cautelare contro i traffcanti di rifuti. Ben 6 pagine sono dedicate all’avverbio “abusivamen- te” al centro di altre contestazioni. E qui viene il