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DAL TOTEM Ai GAS ScEnAri elettroniche e inverter – sono crollate di prez- zo e migliorate in qualità, la liberalizzazione del mercato elettrico ha rimosso una serie di ostacoli che complicavano l’installazione e la vendita in rete dell’elettricità, sono stati introdotti incentivi all’elettricità prodotta da biogas e, infne, l’informatica e lo sviluppo di sistemi di gestione intelligente della rete e dell’energia ne consentono un uso ancora più effciente. Ma l’aspetto più interessante della soluzione adottata con l’accordo Volkswagen-Blichlicht sono i rapporti diretti tra produttori di impian- ze necessarie permette di redistribuire su tutti i degli scarti, servizio idrico) e i governi del ti, società di servizio e utenti che riproducono, territori, adottando scale ridotte, la produzione territorio (salvaguardia del suolo e manu- a un livello più complesso, quel rapporto tra materiale, quella che interviene sugli “atomi” tenzione dell’edifcato). Da un lato associa- produzione e consumo che caratterizza ed è e non quella che crea conoscenza e la trasfor- zionismo e partecipazione per il governo stato ampiamente sperimentato nell’ambito ma in “bit”). della domanda; dall’altro accordi di pro- dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). Al centro di questo processo verrebbero ne- gramma per garantire al tessuto produttivo In senso stretto i GAS sono associazioni di cessariamente a collocarsi i servizi pubblici e all’occupazione uno sbocco di mercato consumatori che effettuano insieme gli ac- locali (trasporti, generazione e distribu- per i materiali, gli impianti e i servizi neces- 71 quisti rivolgendosi direttamente al produttore zione elettrica, gestione dei rifuti e riciclo sari a soddisfare la nuova domanda. igiene urbana (per lo più in campo alimentare; ma ci sono igiene urbana ottobre-dicembre 2014 ormai GAS anche nell’abbigliamento, nelle energie rinnovabili, nella mobilità e nell’hou- sing). Si evitano così i costi dell’intermedia- zione commerciale (ricarichi, pubblicità e imballaggi superfui); si creano occasioni di socializzazione; si impara a conoscere e con- trollare la qualità dei propri acquisti, orien- tandoli verso prodotti e servizi più salubri e a minor impatto ambientale; si promuove la conversione ecologica: i fornitori di un GAS si devono adottare processi produttivi che ne garantiscano qualità e compatibilità ambien- tale. Come l’accordo Volkswagen-Blicklicht, anche un GAS è un sistema di governo della domanda orientato alla conversione ecologi- ca di produzione e consumi. Nel primo caso in forma solo consensuale: per installare l’impianto l’utente deve aderire al progetto; nel secondo caso in forma di “autogoverno”. Applicando schemi come questi a una parte maggioritaria dei consumi fnali si avrebbero due conseguenze. Primo, potendo scegliere e ricavandone anche dei vantaggi, gran parte della produzione verrebbe orientata in senso ambientale. Poi si avvierebbero, per molte merci e servizi, dei processi di riterritorializ- zazione: entrare in rapporto diretto con il pro- duttore crea – ove tecnicamente possibile - una preferenza per le produzioni di prossimità (la possibilità di trasferire facilmente le conoscen-