Page 72 - IU4_14_LR
        P. 72
     
       	       scenaRi          Riciclo Rifiuti                        le grandi potenzialità                        dell’industria del riciclo                                                          di Marco Catino                         Uno studio del Ministero                         dell’Ambiente ipotizza due                         scenari: entrambi prospettano                         un quadro positivo in termini di                         valore aggiunto e occupazione.                        “In uno scenario realistico di sviluppo la           68           filiera del riciclo rifiuti potrà creare entro                        il 2020 circa 90.000 nuovi posti di lavo-                        ro”. L’incoraggiante dato emerge da uno   Fig.1 La gestione dei rifuti urbani nel 2012    igiene urbana       igiene urbana       ottobre-dicembre 2014  studio promosso dal Ministero dell’Am-                        biente - e realizzato dal Conai (Consorzio   locità, dove coesistono Paesi con ottime   valuta in modo più realistico il fabbiso-                        Nazionale Imballaggi) in collaborazione   performance ambientali, caratterizzate   gno di infrastrutture per le va rie opzioni di                        con Althesys - sull’occupazione nel set-  da mix di gestione dei rifiuti che vanno   trattamento. Un obiettivo unico di riciclo                        tore del riciclo, che analizza le possibili   nella direzione degli obiettivi comunitari,   per tutti i Paesi sembra infatti ina deguato,                        ricadute occupazionali determinate dal   e Paesi meno avanzati, dipendenti per lo   considerando le differenti strutture indu-                        raggiungimento degli obiettivi europei   più dalle discariche e dove l’industria del   striali, la diversa composizione dei rifiuti                        al 2020, che fissano al 50% il riciclo dei   riciclo è poco svi luppata o quasi inesi-  urbani prodotta (la quantità di organico                        rifiuti urbani e domestici. Il risultato più   stente. Per questi paesi il raggiungi mento   è molto più alta nei Paesi del Sud) e le                        significativo della ricerca evidenzia come   degli obiettivi fissati per il 2020 appare,   disparate condizioni climatiche (quelle del                        la creazione della cosiddetta “società del   allo stato attuale, piuttosto irrealistico.   Nord Europa consentono il recupero di ca-                        riciclo” possa avere effetti rilevanti sulla   Nel mezzo, infine, c’è una serie di Paesi   lore dalla combustione dei rifiuti in misura                        crescita economica e industriale del no-  che, pur non essendo ancora ai livelli dei   assai superiore a quelle del Sud).                        stro Paese ed essere un fattore strategico   migliori e nonostante la permanenza di   Secondo lo “scenario teorico”, l’aumento                        per la creazione di nuova occupazione.  criticità, potrebbe, attraverso interventi   delle quantità avviate a riciclo nell’UE al                        Lo studio parte dal presupposto che l’at-  mirati, raggiungere i target europei. La si-  2020 sarebbe di 44,8 milioni di tonnellate,                        tuale situazione della gestione dei rifiuti   tuazione dell’Italia risulta pa radigmatica   mentre la maggior quantità di rifiuti avvia-                        urbani nei Paesi dell’UE è molto etero-  di quella europea, con la coesistenza di   ti a compostaggio sarebbe di 22,5 milioni.                        genea: lo smaltimento in discarica resta   eccellenze (il riciclo degli imballaggi) e   Il ricorso alla discarica si ridurrebbe di 71                        anco ra, in molti Stati, il sistema prevalente,   criticità (vedi la forte disomogeneità dei   milioni di tonnellate e le quantità di rifiuti                        con un valore medio europeo del confe-  risultati a livello territoriale).  termovalorizzati crescerebbero quindi di                        rimento pari al 34,25% e picchi superiori   Dopo aver definito il quadro attuale e alla   37,5 milioni. Nello “scenario prudente”,                        all’80%. C’è tuttavia un gruppo di Paesi   luce degli obiettivi europei, il Rapporto   invece, l’aumento del riciclo e del trat-                        che è riuscito a limitare questa forma di   ipotizza due possibili scenari che si potreb-  tamento del materiale organico sarebbe                        smaltimento al di sotto del 5%. Questo   bero determinare di qui al 2020. Il primo   rispettivamente di 21,2 e 10,8 milioni di                        grup po si contraddistingue però per un   (“scenario teorico”) prevede che tutti i   tonnellate, mentre il ricorso alla disca rica                        maggior ricorso all’incenerimento (con e   Paesi europei raggiunga no gli obiettivi:   si ridurrebbe di 25 milioni. Il fabbisogno                        senza recu pero energetico), che pesa tra il   almeno il 50% di riciclo dei rifiuti urbani e   di nuova capacità di termovalorizzazione                        35% della Germania e il 52% di Svezia e   l’azzeramento del ricorso alla discarica. Il   sarebbe di 22,3 milioni di tonnellate.                        Danimarca. L’analisi del Conai restituisce   secondo (“scenario prudente”) tiene con-  Questi scenari costituiscono la base per                        l’immagine di un’Europa a tre diverse ve-  to delle differenti situa zioni di partenza e   valutare ricadute economiche e occupa-
       
       
     





