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affari & carriere Accordo RCM spa e MACRO srl RCM Spa, storica azienda modenese di produzione di spazzatrici e lavasciuga e Macro srl, poliedrica azienda di Piacenza che si occupa sia di carpenteria metallica sia della produzione di spazzatrici stradali e lavasciuga pavimenti, annunciano la conclusione di un importante accordo di partnership. MACROCLEAN Srl è la nuova società tra RCM spa e Macro srl in cui sono confuiti tutti i progetti di macchine ad uso urbano a marchio Macro e che si occupa della loro produzione e commercializzazione. Con questa operazione RCM completa, tramite MACROCLEAN, l’offerta per la grande industria e il settore municipale con le grandi spazzatrici Macro che rappresentano l’ultima evoluzione nel settore delle macchine meccanico-aspiranti. L’accordo prevede anche la condivisione di un piano industriale e commerciale nel settore delle lavapavimenti che utilizzerà in modo sinergico i rispettivi punti di forza per il reciproco rafforzamento sul mercato. 63 igiene urbana igiene urbana Rapporto Ecomafa 2014: nomi e numeri luglio-settembre 2014 dell’illegalità ambientale in Italia 29.274 infrazioni accertate nel 2013, più di 80 al giorno, più di 3 l’ora. In massi- ma parte hanno riguardato il settore agroalimentare: ben il 25% del totale, con 9.540 reati, più del doppio del 2012 quando erano 4.173. Il 22% delle infrazioni ha interessato invece la fauna, il 15% i rifuti e il 14% il ciclo del cemento. Il fatturato della criminalità ambientale, sempre altissimo nonostante la crisi, ha sforato i 15 miliardi. E’ solo un anticipo delle storie e i numeri di Ecomafa 2014, il dossier di Legambiente che monitora e denuncia puntualmente la situazione della criminalità ambientale. Il rapporto è dedicato alla memoria di Ilaria Alpi e Milan Hovratin e del sostituto commissario di polizia Roberto Mancini, recen- temente scomparso per la malattia contratta a causa delle indagini sui traffci dei rifuti condotte tra Campania e Lazio. Intanto l’Italia attende ancora l’inse- rimento dei crimini contro l’ambiente nel Codice Penale. Il Ddl già approvato alla Camera, infatti, giace in standby al Senato, ritardando ancora quella riforma di civiltà che il Paese attende da oltre 20 anni.