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tecnologie Paesaggi emblematici più del 15% della spesa. Tutto si è fermato, e ora della gente. La sistemazione fuori dalla stazione Scarpa come certamente il più rappresentativo, le strutture sono in competizione con le ortiche. però non si vede. Si parcheggia nei campi. Il impariamo che il mestiere dell’architetto com- Fallita l’impresa fnanziatrice, fniti i sogni di ve- messaggio arriva forte e chiaro, ma non fa più prende anche la progettazione degli spazi aperti. dere realizzata l’opera. Non abbiamo perso solo notizia: il paesaggio può attendere. Questa ritrovata voglia di dedicarsi agli esterni un’occasione già realizzata, ma pure tutte quelle e la dimostrata capacità di qualcuno di offrire che avrebbe trascinato un’opera di questo gene- 6. Paesaggi emblematici per gli archi- opportunità e idee, va letta dai paesaggisti come re. Un secondo caso emblematico sono le piste tetti. una ventata di ottimismo, piuttosto che essere ciclabili realizzate in Sicilia. Uno sforzo ingente Ritengo doveroso sondare anche le opere emble- vissuta come un’indigesta invasione di campo. per proporre nuovi strumenti di turismo e di matiche per tutti quei progettisti che progetta- Per fare buon paesaggio (urbano o no) occor- alternativa all’abbandono. Dopo le premiazioni no opere di paesaggio, ma che paesaggisti non re una buona architettura. Se una architettura per l’idea e per realizzazione, si pedala tra i rovi. sono. Non è una novità: ci sono già stati tempi lancia il là per una paesaggio di qualità, dobbia- In alcuni tratti la natura si è ripresa la striscia in cui non erano necessari gli specialisti per mo esserne felici, perché intorno chiama altra di pavimentazione; e tutto è tornato al degrado avere ottimi paesaggi. Alcuni progettisti hanno qualità, fa salire il livello generale. Stabilisce dei originario. Ma anche al nord non si sta meglio. la matita verde: non sono paesaggisti, ma pro- ruoli e delle competenze, fssa l’attenzione su Il grande progetto di Calatrava per la stazione gettano spazi con una grande propensione per un tema che ha un campo applicativo prati- di Reggio Emilia per il treno Alta Velocità, aveva l’armonia globale; valorizzano gli spazi aperti camente infnito. Almeno per alcune aree delle una parte importante di paesaggio. Tutto ora e le connessioni. Dalla tradizione dei grandi nostre città che sembrano uscite da un periodo funziona, il treno, la fermata, la frequentazione architetti italiani, tra cui ricordiamo Carlo post-bellico. Da parte loro però gli architetti, e 60 le archistar in modo particolare, dovrebbero imparare a relazionarsi e a intendersi, perché lo spazio aperto è luogo di relazione e non di igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2014 isolamento e il risultato fnale premia l’armo- nia, non la supremazia. Quel linguaggio che vorrebbero maneggiare con maestria dovrebbe essere lo strumento per mostrare l’attenzione al luogo e agli abitanti. Dovrebbero prendere esempio dal messaggio lanciato da Herzog & De Meuron con le vele dell’EXPO 2015, che sembrano libri aperti. Un messaggio di comu- nione di beni, di saperi e sapori. Di esperienze. Il giardino di EXPO non è ancora realizzato, quindi ne parlerò poco, ma una cosa va detta subito: sarà il cambiamento più vistoso e radica- le del modo di pensare e di fare paesaggio. Non più opere monumentali per le esposizioni, ma paesaggi. Ed è proprio da architetti che arriva il messaggio. 7. Paesaggi emblematici: la mia espe- rienza. Dopo avere esaminato l’argomento da diversi e possibili punti, ne ho cercato uno personale. È un modo per confrontarsi, ma anche per valutare i risultati del proprio lavoro. Senza dubbio indicherei tra queste opere il Centro Parco di Segrate, un’opera complessa che lavora su un nuovo paradigma: non ci sono solamente le strade, la ferrovia, l’energia elet- trica, le infrastrutture per misurare lo sviluppo di un paese. Non è più l’economia a essere Bosco verticale, Milano arch. Stefano Boeri