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Paesaggi emblematici tecnologie utilizzata come unico parametro di verifca. Tutto si sta spostando sempre più in modo con- vinto e massiccio verso la persona. La cura, il benessere fsico, il vivere bene in un posto. Sono fattori più importanti rispetto a quello che si possiede; il potere d’acquisto è poco si- gnifcativo se dobbiamo vivere in un inferno di sporcizia, di smog, di delinquenza. L’abbiamo capito meglio anche quando abbiamo guar- dato lo sviluppo veloce e scassato dei paesi in via di sviluppo. Sono più le cose che hanno perso di quelle che hanno guadagnato. Questo ci ha fatto rifettere. E ci ha riportati a curare quei dettagli che stavano diventando sempre più marginali. Il tempo e il tempo libero, lo spostamento quotidiano, la qualità del cibo, la qualità degli spazi comuni. Il verde come infrastruttura, la qualità urba- na come paradigma, la salute come obiettivo. Silenzio, bellezza, qualità ambientale sono 61 diventati nuovi punti di riferimento che si igiene urbana affancano a tutti gli indici economici a cui igiene urbana luglio-settembre 2014 siamo abituati a delegare l’indice di benessere. Per questo scelgo Segrate, perché è una realiz- zazione che spiega concretamente cosa signif- ca sviluppare un nuovo concetto di benessere condiviso. Il progetto si articola su molti aspetti e a tutte le scale del verde pubblico e privato. Si fatica a distinguere lo spazio pubblico da quel- lo privato. L’intensità e la cura sono le stesse, sia che si progettino strade o giardini condo- miniali. Il verde è un sistema continuo che comprende aree piccole e grandi e si diffonde da sotto casa, sotto uffcio, sotto scuola, fno ai parchi territoriali più estesi. Tutto lo spazio aperto è connesso da percorsi, visuali, relazioni di vario tipo, realizzando così il modello del Centro parco, Segrate sistema a rete. Ogni spazio è riconoscibile, ha carattere e non perde le occasioni che il sito o bellezza, di sviluppo, di sostenibilità. D’altra imprenditoriali legate al verde, come succe- l’intorno possono offrire. parte, occorreva un tempo suffciente per ve- de in Inghilterra dove nel bilancio dei grandi Interventi di qualità se ne sono visti anche dere applicati i primi contenuti inerenti alla parchi una voce consistente (circa il 20-25%) nei decenni passati, ma sempre col timbro Convenzione Europea del Paesaggio. riguarda la capacità autonoma di creare fussi dell’esclusività. Il contrasto tra certi quartieri Si erano compiute molte supposizioni su come di denaro verso le casse del parco. Pensavo ri- e lo spazio all’intorno era disarmante. Oppure sarebbe stato il paesaggio. Ora che lo vedia- uscissimo fnalmente a superare il nodo della più raramente il contrario. Lo spazio di cui mo un po’ siamo delusi e un po’ rinfrancati; gestione, che è una componente fondamentale vivono oggi a Segrate è invece (e fnalmente) delusi dagli obiettivi mancati, dal vedere gli del progetto di paesaggio e del suo funziona- uno spazio inclusivo, accogliente, condiviso. investimenti sempre più ridotti. Siamo invece mento. Un aspetto che in Italia viene affrontato Credo che questo progetto possa leggersi come rinfrancati dalle dinamiche che sono emer- di rado e senza la dovuta esperienza, affdando la sintesi della lunga passeggiata nel paesaggio se. La trasversalità dei temi, l’implicazione di le strategie a soluzioni di emergenza piuttosto italiano nel nuovo millennio. Dovevamo aspet- moltissime fgure. Il paesaggio è un fatto di che alla programmazione. tarci che il paesaggio subisse una mutazione tutti, non solo perché lo dice la Convenzione. Questi obiettivi potrebbero essere l’oggetto così repentina, derivata da mutati concetti di Mi sarei aspettato anche maggiori proposte della prossima verifca.
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