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sCenari Car sharing addio proprietà, ora l’auto si condivide di Marco Catino La mobilità all’interno delle e Firenze, seguono a diversi esperimenti le AlixPartners dal titolo “Car sharing, dal pionieristici (in un caso pur fnanziato dal possesso alla fruibilità dell’auto. Sfde e grandi città europee sta Ministero dell’Ambiente) privi di adeguate opportunità della nuova mobilità ur- vivendo una fase di rapido strutture che negli scorsi anni, a causa dei bana”, presentata recentemente nel corso cambiamento e i primi numeri esigui (nel 2005 a Roma le auto a della manifestazione Missione Mobilità, la significativi risultati si iniziano disposizione erano 19!), delle complesse mo- diffusione della formula dell’auto condivi- dalità di fruizione, dei costi poco convenien- sa è effetto dell’azione congiunta di alcuni ad apprezzare anche in Italia. ti, e soprattutto di una comunicazione poco fenomeni, tra cui la crescente urbanizza- effcace, sono risultati fallimentari. Oggi i zione, la congestione delle città, l’aumento 52 Complice la perdurante crisi, i costi di carbu- cambiamenti dovuti alla lunga crisi e all’av- continuo del costo del carburante e delle ranti e assicurazioni in continuo aumento, spese di gestione della vettura e il palesar- vento di nuove tecnologie informative stan- l’incertezza dei parcheggi e il moltiplicarsi no producendo un diverso sentiment, una si di nuovi costi aggiuntivi (ZTL, requisiti igiene urbana igiene urbana luglio-settembre 2014 delle zone a traffico limitato, la mobilità attitudine che prima mancava, sollecitata di circolazione, tasse). Senza contare che privata nei grandi centri cittadini ha indi- anche dalle restrittive politiche di mobilità le nuove generazioni sono meno propense viduato nel car-sharing un nuovo ed effi- adottate nei centri cittadini e dall’ineffcacia a prendere la patente e oggi percorrono in cace protagonista, in grado di soddisfare le dei servizi pubblici. Le numerose iniziative auto meno chilometri. “La minore dispo- proprie esigenze, a un prezzo sostenibile. Il private, già operative o imminenti in gran- nibilità di reddito”, si legge nella ricerca, modello di “auto condivisa”, senza le onerose di città, costituiscono più di un segnale per “rende le nuove generazioni più sensibili ai spese legate all’acquisto, al possesso e alla certificare il successo della formula. Ma costi di gestione e al solo utilizzo dell’auto gestione, ha iniziato a scalzare quello (fno quali sono i fattori che hanno favorito la sua come valida alternativa all’acquisto. L’uso a qualche anno fa inattaccabile) di “auto in diffusione negli ultimi anni e come si sta sempre più diffuso degli smartphone, infne, proprietà”. diffondendo anche nel resto d’Europa? Se- facilita e velocizza l’adesione e la gestione I successi registrati dagli operatori privati del condo la ricerca condotta a livello mondiale del servizio di car sharing.”  car sharing in questi mesi a Milano, Roma dalla società globale di consulenza azienda- Lo studio di AlixPartners evidenzia come gli utenti di car sharing a fne 2013 in USA ed Eu- ropa erano circa un milione, ma nei prossimi anni la fotta di veicoli è destinata ad aumen- tare nel Vecchio continente in maniera più signifcativa che in America, raggiungendo i 70.000 veicoli nel 2017 (vs i 32.000 degli USA) e i 130mila nel 2020 (vs i 50mila degli USA). Entro il 2020 gli utenti toccheranno quota 8 milioni in Europa e 4 negli USA. Restando ai giorni nostri, a fine 2013 la Germania risulta il Paese in cui il car sha- ring è maggiormente diffuso, con oltre 37 città servite, una crescita del 37% dal 2012 a oggi, quasi 800mila utenti e oltre 13mila veicoli sul territorio. Tra le capitali euro- pee, Berlino (2.300 vetture e 207.000 utenti) può vantare il primato assoluto dell’auto condivisa, seguita da Londra (2.250 veicoli e 120mila utenti) e Parigi (2.000 veicoli e
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