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MOBILITÀ SOSTENIBILE GESTIONE resta incerto, così come il destino delle elettrico è del tutto marginale” commen- singole tecnologie utilizzate. E i costrut- ta Giacomo Mori, Director di AlixPart- tori, che nei prossimi anni dovranno au- ners, il quale evidenzia “Certamente le mentare i costi di fabbricazione dei veicoli condizioni economiche sfavorevoli in e, al contempo, ridurre peso e dimensioni Europa hanno rallentato la diffusione degli stessi, come stanno interpretando e dell’auto elettrica, che implica un costo guidando le evoluzioni delle E-Car? maggiore rispetto all’auto a benzina. Tutti le Case hanno mostrato interesse per Ma anche altre barriere, come il tempo l’alimentazione elettrica, introducendo o di ricarica delle batterie, la mancanza annunciando prodotti di mobilità basati di infrastrutture, l’autonomia ancora su questa propulsione. A frenare lo svi- piuttosto bassa, hanno contribuito a luppo di questo mercato è stata finora la limitare il decollo di questo mercato”, domanda di spesa non in linea con i pro- e conclude: “In assenza di incentivi e dotti disponibili. La differenza di costo tra interventi pubblici nelle infrastrutture, una vettura elettrica come l’Opel Ampera l’auto elettrica tarderà a diffondersi, per (listino modello base 46.000 euro, prima contro il motore a benzina è diventato del recente annuncio della riduzione del più efficiente e green e sarà ancora a prezzo) e una vettura del segmento D a lungo la soluzione migliore”. inferiori a quelle di altri paesi dell’Europa: benzina Euro 5 (prezzo medio netto 24.300 “Tante amministrazioni comunali”, in Germania 30mila km, in Gran Bretagna euro) resta ancora significativa (43%). A aggiunge Pierluigi Bonora – Presi- 47 17mila, in Danimarca 12mila. fronte di ciò, il 62,4% degli automobilisti dente AMOER e giornalista, “hanno fatto igiene urbana Tra le forme di mobilità eco-friendly pro- non è disponibile a spendere più di 15.000 dell’auto elettrica una sorta di bandiera igiene urbana ottobre-dicembre 2013 tagoniste degli ultimi anni, il car-sharing euro per una nuova vettura elettrica e solo di una mobilità diversa e a emissioni ha vissuto in molti Paesi una continua cre- il 18% ha una propensione alla spesa che zero. L’auto elettrica esiste (da tempo) scita: in Germania la formula della condi- supera i 20.000 euro. E’ questa una delle e la tecnologia delle batterie continua a visione dell’auto coinvolge quasi 200.000 chiavi di lettura dei numeri inferiori alle progredire a beneficio dell’autonomia, utenti per oltre 5.500 vetture. In Europa a ottimistiche aspettative della prima ora: in cioè della percorrenza chilometrica, e fine 2012 si sono serviti di questa variante Francia nel 2012 sono state immatricolate dello spazio a disposizione dei passeg- dell’autonoleggio 800mila automobilisti 6.067 auto a batteria, in Norvegia 3.883, in geri. Rimangono, invece, ancora tanti che hanno condiviso 22.000 vetture e si Germania 1.294. Numeri da capogiro, se problemi da risolvere, a partire da una stima che nel 2020 gli utenti raggiunge- si pensa alle complessive 524 vetture elet- politica governativa ed europea di soste- ranno i 15 milioni e le vetture coinvolte triche messe su strada in Italia nel 2012, gno e dalle infrastrutture che continuano saranno 240.000. l’80% delle quali peraltro acquistato da a scarseggiare. Una diffusione di massa In Italia il car-sharing ha visto in tre anni società di noleggio. dell’auto elettrica dipende dalla soluzio- una graduale, ma lenta crescita, che lo “La realtà è che oggi il mercato tutto- ne, rapida, di questi problemi”. ha portato dai 17.900 utenti del 2009 ai 22.700 del 2011 e dai 6,1 (2009) ai 7,4 (2009) milioni di km percorsi; e questi dati non tengono conto del successo e del boom di iscrizioni ottenuto a Milano da Car2Go nelle scorse settimane. La stabile crescita dell’utilizzo di forme di mobilità urbana “eco-friendly” nel nostro Paese è anche determinata da un altro dato: anche per la particolare confi- gurazione dei nostri centri storici, siamo il Paese con il maggior numero di città, ben 103, dotate di zone a traffico limitato; in Germania sono solo 43, nei Pesi Bassi 14, in Gran Bretagna 13, in Francia 6, in Belgio e Danimarca 3. Il futuro della mobilità su quattro ruote