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BEST PRACTICE SCENARI all’incremento della raccolta delle frazioni recu- perabili; • il passaggio dal conferimento anonimo a quel- lo personalizzato produce dunque un sensibile incremento delle frazioni recuperabili. In sostan- za minori quantitativi di materiale riciclabile ven- gono inseriti nel rif uto residuo consentendo una sostanziale riduzione in volume di quest’ultimo. Strumenti di integrazione operativa, quali la ri- duzione dei volumi e delle frequenze di raccolta, divengono dunque attuabili con conseguenti ri- sparmi sui costi di gestione e di discarica a carico delle Amministrazioni Comunali e dei cittadini; • il sistema rende possibile l’introduzione di una tariffa determinata in base ai quantitativi confe- riti. L’utente può dunque divenire parte attiva di un suo possibile risparmio, in quanto “chi meno inquina, meno paga” ed è dunque incentivato a partecipare attivamente alla raccolta differenziata che altrimenti con sistemi di conferimento ano- 73 nimi è a “partecipazione volontaria”; igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2015 L’estensione ha portato all’implementazione di circa 3.500 punti di prossimità ed ha interessato complessivamente 350.000 abitanti, ca. 4.000 di- spositivi. Ciò ha implicato il completamento dei punti di prossimità con contenitori per la raccolta differenziata. La tariffa puntuale a corrispettivo Il passo successivo è stato quello di proporre alle amministrazioni interessate l’applica- zione della tariffa a corrispettivo, prevista al comma prevista dall’art. 1 comma 668 della L. 147/2013, allo scopo di incentivare compor- TARIFFA FISSA tamenti virtuosi da parte dell’utenza e distri- buire rilevanti quote di costo del servizio sulla base del rif uto effettivamente conferito in linea con quanto stabilito dai principi comunitari. UTENZE DOMESTICHE UTENZE NON DOMESTICHE (IN EURO/MQ) (IN EURO/MQ) Riferimenti normativi SUDDIVISI IN BASE AL NUMERO EURO/MQ SUDDIVISI IN BASE Oltre all’art. 1 comma 668 della L. 147/2013, DEI COMPONENTI DEL NUCLEO ALLA CATEGORIA un utile contributo ci è fornito dalle “Linee FAMILIARE DI ATTIVITÀ PRODUTTIVA Guida per la redazione del Piano Finanziario e (DA 1 A 6 O PIÙ) (30 CATEGORIE) per l’elaborazione delle tariffe” pubblicato nel 2013 dal Ministero dell’Economia e Finanze. In particolare al paragrafo 21 si afferma che “… unitaria in €/kg, non necessariamente all’atto in unità di peso tramite idonei coeff cienti di la necessità di specif care i rif uti in kg emer- della misurazione in fase di conferimento, che trasformazione. Un ulteriore quesito riguarda ge soltanto nella fase di quantif cazione della potrà avvenire anche mediante idonee forme la necessità o meno di misurare tutte le tipo- parte variabile della tariffa, che deve risultare di misurazione - in particolare tramite rileva- logie di rif uto conferite dalla singola utenza. dal prodotto della quantità puntuale riferita al zione del dato volumetrico - che possano poi Tenendo conto della f nalità di incentivare la singolo, espressa appunto in kg, e una tariffa esser razionalmente e fondatamente tradotte raccolta differenziata (si veda per tutti l’art.
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