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terza pagina Strategie le politiche di prodotto per consumi sostenibili di Riccardo Rifci* Le iniziative prese per definire azioni e attività tra loro coerenti su cui cominciare nazionale e, dall’altro, allo sviluppo di iniziative e a operare, assemblandole in un momento succes- approfondimenti in ordine a: nuove politiche di prodotto sono sivo nella Strategia vera e propria, da attuare a • Temi di carattere tecnico e relativi all’applica- tante. Manca per ora una loro livello governativo. La Strategia italiana SCP dovrà zione di strumenti per l’analisi, la valutazione sintesi. intervenire su consumatori e produttori per indi- e la comunicazione degli impatti ambientali rizzare le loro scelte verso opzioni più sostenibili; dei prodotti e delle organizzazioni; ciò in linea individuare le priorità strategiche; rendere coerenti con le indicazione sviluppate in sede UE (vedi In questo scritto si vuole dare un veloce quadro e sinergiche tra loro le politiche pubbliche di setto- in proposito il progetto “Environmental fo- sul tema “Consumo e produzione sostenibili”, sia re; rafforzare e, dove necessario, promuovere nuovi otprint”) . 40 richiamandone i presupposti politico-normativi, strumenti di intervento. In particolare la Strategia • Temi più generali riguardanti il settore del consumo e il tema degli indicatori. sia tracciando schematicamente le attività in corso SCP dovrà: a livello nazionale. La Strategia di Sviluppo Soste- • Nei confronti dei produttori, stimolare e premia- igiene urbana igiene urbana ottobre-dicembre 2014 nibile dell’Unione Europea del 2006 individuava il re l’innovazione e qualunque soluzione gestionale, I settori prioritari relativi alla tema del Consumo e Produzione Sostenibili (SCP) organizzativa, o di design del prodotto, processo o produzione tra le priorità strategiche dell’azione in campo servizio nel suo complesso, che porti alla valoriz- Agricoltura ambientale e a tale scopo, nel corso del 2008, la zazione ambientale dei prodotti considerando il Gli argomenti da affrontare riguardano princi- Commissione Europea presentò un Piano d’Azio- loro intero ciclo di vita. palmente: ne per il Consumo e Produzione Sostenibili e per • Nei confronti dei consumatori, sensibilizzare ed • l’analisi degli impatti ambientali del settore la Politica Industriale Sostenibile con l’obiettivo educare, facendo in modo che essi abbiano ac- agricolo, con evidenza dei dati rilevati dagli studi 1 di delineare gli interventi necessari a incidere sugli cesso al numero più ampio possibile di prodotti e commissionati dall’UE e dei dati rilevati a livello attuali modelli di produzione e consumo. Questi servizi migliori sotto il proflo ambientale; in una nazionale. contenuti sono stati ripresi nella strategia Europa prospettiva di più lungo periodo, promuovere un • L’analisi, le esperienze e le nuove iniziative per 2020 dove, in particolare, nella iniziativa “faro” cambiamento culturale che porti gli individui costruire proposte per la qualifcazione e la va- 2 sull’uso effciente delle risorse , il primo capitolo a muoversi verso un’idea di benessere basata lorizzazione del settore agricolo per favorire uno richiama il tema del “Consumo e Produzione So- sull’accesso piuttosto che sul possesso di prodotti, sviluppo sostenibile (economico, ambientale e so- stenibili”. Tali documenti, anche se piuttosto deboli alla conoscenza degli effetti delle loro scelte, alla ciale) di lungo termine in Italia. Sviluppo che ten- sul lato dei “modelli di consumo”, davano molte consapevolezza del concetto di bene comune, mo- ga conto delle rilevanti caratteristiche del territorio indicazioni su strumenti operativi riguardanti il difcando così scelte e comportamenti. italiano sia dal punto di vista della biodiversità tema della produzione. Come indicato nei docu- L’ipotesi di lavoro sin qui sviluppata può essere che della qualità paesaggistica. menti europei sarebbe stato opportuno costruire sinteticamente riassunta in due macroambiti di a livello nazionale un approccio il più possibile azione: Edifci organico, capace di intervenire sulle questioni • Uno verticale, relativo ai settori prioritari di inter- • I dati degli impatti e sui margini di migliora- strutturali del Paese e di promuovere il percorso vento, individuati in base alla rilevanza degli impatti mento possibili in Italia sono amplissimi. Infatti, virtuoso di un nuovo modello di consumo e pro- ambientali e alle potenzialità di miglioramento (cfr. tenendo conto che l’effcienza energetica media duzione. Le proposte operative sviluppate sinora rapporti europei EIPRO ed IMPRO). I settori am- degli edifci italiani è molto bassa, pur senza pre- sono rintracciabili sul sito del Ministero dell’Am- bientali individuati a livello europeo sono: agricol- vedere obiettivi particolarmente ambizioni si può biente nella sezione “acquisti verdi”. Alla luce dei tura, edilizia e trasporti, che da soli rappresentano stimare una riduzione di consumi energetici nel risultati raggiunti nelle sperimentazioni condotte circa l’80% degli impatti ambientali. medio termine rilevante ai fni degli obiettivi della sin qui si è deciso di procedere con un approccio- • Uno di carattere orizzontale, con attenzione a UE per il 2020. tipo graduale, “per blocchi”, defnendo una serie di tematiche trasversali riferite, da un lato, alle carat- • Alcune possibili proposte e linee di intervento e teristiche del contesto produttivo nazionale costi- di valorizzazioni di azioni in corso (Green Public 1 Comunicazione COM(2008) 397 tuito in larga parte da piccole e medie imprese e Procurement - GPP, progetti pilota, proposte econo- 2 Comunicazione COM (2011) 571 sulla rilevanza del settore turistico per l’economia miche – fnanziarie per attivare le azioni, ecc.)
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