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DEPERIMENTO AREE VERDI TECNOLOGIE portanza dopo questo periodo, a meno non si opti per il totale rifacimento del manto di im- permeabilizzazione. Questa decisione implica la totale distruzione del giardino. In questo caso la durata del giardino dipende diretta- mente dalla durata del suo supporto. La pro- gettazione e la realizzazione di questi giardini terranno conto di questo fattore prioritario. Il nuovo giardino potrà avere caratteristiche funzionali ed estetiche completamente diver- se, adeguandosi alle esigenze dei nuovi tempi e della nuova gente che lo userà. La crisi dei grandi parchi europei Negli anni ottanta, scoppiò improvvisa nelle grandi metropoli del Centro Europa la voglia di rinnovare i concetti che guidavano le re- alizzazioni dei parchi urbani. Nel frattempo, La vegetazione che divora altra vegetazione. La mancanza di manutenzione crea questo spettacolare effetto nei centri minori continuava una ostinata de- dove l’ampelopsis aggredisce inesorabilmente degli abeti, portandoli al deperimento. (Novara 1985). 63 dizione al giardino romantico, reinterpretato igiene urbana con modelli sempre più facchi e privi di idee, abituati dalle nostre parti a fare parchi per igiene urbana ottobre-dicembre 2013 lontani dalle illuminate produzioni dei Ma- la gente. Ma non sempre e non dovunque è estri, ridotte a modelli utilizzati a sproposito così. A volte si fanno per vendere case, per e malamente. affermare una supremazia culturale, econo- Tra le varie città, spetta certamente a Pa- mica, sociale. Ora che è terminato il ruolo L’articolo continua su rigi il primato delle idee e delle principali leader, questi parchi non servono più come realizzazioni. I parchi di Parigi degli anni vessillo, ma solo come spazio pubblico. E www.gsanews.it ’80 propongono un nuovo design nuovi ma- per questo, il budget faraonico non viene sezione igiene urbana teriali: un vero rinnovamento complessivo. messo in campo. Passata la mano agli architetti, i giardinieri sono chiamati per le rifniture. A meno che i progettisti non facciano come Bernard Tschumi che per il progetto de La Villet- te realizza quasi tutto il parco con un solo tipo di arbusto. Il problema della scelta delle piante è risolto alla base! I parchi propon- gono una forte componente architettonica e costi folli: il Parc Andrè Citroen costò in franchi, negli anni ‘90 l’equivalente di circa 100 miliardi di lire. Per chi visitava allora quei monumenti lo stupore e l’ammirazione erano notevoli. Ripassando ora, alcuni di questi parchi appaiono come dei cimeli. Le grandi somme spese non sempre hanno dato una buona garanzia di durata nel tempo. Forse non erano queste le premesse ed era importante funzionassero solo per qualche anno, come richiamo, come argomento di studio, di confronto. Fatto sta che la visita desta ora molta delusione. Si tratta di par- A questa vasca d’acqua comincia a mancare l’apporto dell’impermeabilizzazione. Il degrado è chi che hanno poco più di 20 anni. Siamo già avviato. Barcellona Parc Pegaso (2006).
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