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DEPERIMENTO AREE VERDI TECNOLOGIE non sappiamo trovare alternative se non la riduzione, il riuso e il riciclo di cui ho parlato nello scorso numero. Fattori limitanti della vita di un parco Sono soprattutto cinque: la vita della ve- getazione, la consunzione dei materiali, le condizioni atmosferiche, il vandalismo e l’invecchiamento dei materiali di supporto. Questi sono solo i più rilevanti, ma le cau- se che limitano la vita di un parco o di un giardino possono essere molte altre, in cui includiamo per esempio anche i fattori eco- I centri storici hanno il fascino delle cose fatte per durare. Bari vecchia propone il felice connubio nomici e sociali. di strutture durevoli con elementi effmeri, vasi, arredi, colori. Curare i dettagli per non perdere piante Le nostre esperienze domestiche e gli insuc- cessi con la piantina di basilico e con l’azalea 61 ci hanno resi molto sensibili sulle possibilità igiene urbana di vita delle piante. Siamo quindi preparati a igiene urbana ottobre-dicembre 2013 vedere nella vita della vegetazione un fattore considerevole per calcolare la durata di un area a verde. Come vedremo, ci sono fattori anche molto più importanti, ma ciò non to- glie che questa rimane una vera incognita del problema, sempre presente e sempre attuale. Non esiste condizione in cui questo aspetto possa dirsi irrilevante. La soluzione migliore dipende dal progetto, dalla realizzazione e dall’approvvigionamento del materiale, non- Le piante con le maggiori esigenze manutentive sono i rampicanti. In particolare il glicine, par- ché dalle cure che dovranno essere prestate. ticolarmente vigoroso, che aggredisce anche il proprio supporto. La vecchia struttura in legno, Le variabili naturali gravano su tutti gli ele- stritolata dalla pianta è stata sostituita da questa nuova in ferro. Milano. menti, in vario modo; ma in questo caso, con le opportune tecniche di impianto e le corret- te operazioni, si possono ridurre al minimo i rischi. Signifca però spendere molto nelle analisi del terreno, nel valutare le condizioni di drenaggio, nel prevedere gli impianti di irri- gazione, il tutoraggio dei fusti, e nel garantire tutte quelle condizioni che possono favorire la vita delle piante. Se a questa fase di grande attenzione segue una altrettanto attenta ma- nutenzione, il rischio di perdite scende sotto il 5% del materiale impiantato. Dato che non sempre si riescono a rispettare tutte le condi- zioni ottimali, una cifra prudente di perdite nei primi tre anni può attestarsi entro il 10%. Ma il problema maggiore non è la perdita completa di una pianta, che può essere sostituita, ma la Il continuo defusso dell’acqua ha completamente reso inutilizzabile questa pavimentazione in crescita stentata di una buona percentuale del calcestre. Parc dels Colors, Mollet del Vallés, Barcellona – Spagna 1995-2001.