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terza pagina recuperare rifiuti i molti che vivono degli scarti altrui di Remo Canale Il recupero e il riciclo degli paesi emergenti, che molto spesso come Cina doci - non signif ca solo esportare nel cosiddet- e India, sono destinatari di fl ussi di rif uti pro- to Terzo mondo, o Sud del mondo, tecnologie scarti della produzione e del dotti nei paesi sviluppati che è più conveniente che la maggior parte dei paesi più sviluppati, a consumo che l’Occidente smaltire fuori dai propri territori, queste attività partire dall’Unione Europea, stanno mettendo affida all’organizzazione e di recupero non sono aff date né alla tecnolo- al bando: un po’ come succede con molti pe- alla tecnologia, in molti paesi gia né all’organizzazione, ma al lavoro manuale, sticidi proibiti nei paesi che li producono, ma esportati e utilizzati in grandi quantità nei paesi faticoso, insalubre e nocivo, di milioni di per- dipende invece dall’impegno sone, soprattutto donne e bambini, che vivono con un basso livello di protezione ambientale e diretto di intere comunità che raccogliendo e selezionando gli scarti altrui, con sanitaria. Signif ca anche condannare alla disoc- 10 “vivono di rifiuti”. Per lo più in metodi primitivi che procurano ingenti danni sia cupazione intere comunità la cui sopravvivenza condizioni sanitarie e ambientali agli umani che all’ambiente in cui vivono. Una dipende dal recupero dei rif uti. Comunità che igiene urbana inaccettabili. Ma anche là spirale destinata a coinvolge territorio e popola- avrebbero invece bisogno di ben altro: attrezza- igiene urbana gennaio-marzo 2013 zione per decenni e generazioni a venire. ture, presidi sanitari, mezzi di trasporto, accesso qualcosa si muove. Questo fenomeno ha assunto dimensioni dram- alle sedi dove i rif uti vengono prodotti, per in- matiche con lo sviluppo dell’informatica e delle tercettarli alla fonte invece di doverli recuperare telecomunicazioni, che hanno un elevato ritmo quando i relativi materiali sono già stati mescola- La produzione di rif uti è ormai diventata uno di rinnovo delle apparecchiature e, conseguen- ti, contaminati, degradati. L’esperienza dimostra dei più importanti problemi ambientali del pia- temente, di produzione di rif uti, che peraltro è che nessuno sa fare la raccolta differenziata dei neta. Se includiamo tra i rif uti prodotti anche possibile, ma complicato e costoso, sottoporre a materiali che hanno un mercato meglio di chi i gas di serra generati dai processi di combu- un trattamento f nalizzato al recupero. Mentre è di quei materiali campa. stione, è senz’altro il problema ambientale più molto più economico spedirle in un paese dove “Questi progetti di incenerimento e di sep- importante e urgente di tutti. Produrre rif uti c’è una miriade di lavoratori pronti a “lavorarle” pellimento entrano in concorrenza diretta coi vuol dire rinunciare a impiegare in nuovi cicli a qualsiasi condizione. “Tra il 50% e l’80% dei riciclatori di scarti – spiega Aliou Faye, un re- produttivi le risorse utilizzate senza recuperarle: residui elettronici destinati al riciclaggio negli cuperatore di Dakar intervistato dalla giornalista una duplice aggressione all’ambiente. Dal lato Stati Uniti –scrive la giornalista Emma Nuri Sophie Chapelle - Gli inceneritori dipendo- dei prelievi, che impoveriscono i territori; e Pavoni sul sito sicsal.it - si colloca in conteni- no da scarti secchi che bruciano bene - carta, dal lato dei rilasci, che degradano l’habitat. Per tori e si invia per nave in Cina, India, Pakistan e plastica e cartone - per mantenere in essere la questo il problema del riciclo degli scarti e dei altri paesi sottosviluppati, dove si riutilizzano o combustione. E sono precisamente queste le residui della produzione e del consumo assume si riciclano in condizioni precarie, molte volte materie che vengono recuperate dai riciclatori un’importanza crescente in tutto il mondo. Nei con risultati pericolosi”. e che assicurano loro un reddito”. paesi sviluppati gli ultimi decenni hanno visto Poiché gran parte dei lavoratori, adulti e bam- Sono quindici milioni nel mondo a vivere della f nalmente il sistema economico prendere in bini, che traggono il loro sostentamento dal re- raccolta, della cernita e del riciclaggio dei rif uti. carico il problema, sia in termini organizzativi, cupero e dal riciclaggio dei rif uti in questi paesi “Noi proteggiamo l’ambiente! Ma ci sono perso- con la raccolta differenziata e la caratterizzazione vivono per lo più a ridosso delle discariche dove ne che né rispettano, né riconoscono il nostro dei diversi fl ussi, sia in termini tecnologici, con la lavorano (in questi paesi la distinzione tra rif uti lavoro”, deplora Aliou: “Ridurre, riutilizzare, messa a punto di processi e prodotti che lavora- speciali e rif uti domestici non esiste: confl uisce riciclare sono le nostre parole d’ordine”. no o utilizzano materiali da riciclo e con processi tutto nello stesso mucchio), la simbiosi con i Aliou ha cercato di spiegare queste cose alla e prodotti che minimizzano la produzione di rif uti costituisce in qualche modo per loro una Conferenza delle Parti (l’incontro annuale per scarti non riciclabili. Tuttavia ancora molto, ov- condizione esistenziale. Cercare di introdurre in mettere a punto le misure di attuazione del pro- viamente, resta da fare. queste situazioni sistemi di gestione dei rif uti tocollo di Kyoto del 1997 e della Convenzione Ma nei paesi esclusi dallo sviluppo, che consu- altamente tecnologici e dissipativi come gli in- sui cambiamenti climatici di Rio de Janeiro del mano però molti prodotti, soprattutto di impor- ceneritori – cosa che molte imprese dei paesi 1992) che si è svolta a Durban nel 2011. Scrive tazione, che producono rif uti, e in molti dei industrializzati cercano di fare, a volte riuscen- Sophie Chapelle: “Ha lasciato le montagne di
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