Il 27 marzo il Parlamento Europeo ha approvato una nuova legge che vieta articoli di plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini di cotone.
560 deputati hanno votato a favore dell’accordo con i ministri dell’UE, 35 contrari e 28 astenuti.
I seguenti prodotti saranno vietati nell’UE entro il 2021:
- Posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette)
- Piastre di plastica monouso
- Cannucce di plastica
- Bastoncini di cotone bastoncini di plastica
- Bastoncini di plastica per palloncini
- Contenitori di plastica e alimenti biodegradabili e coppe in polistirolo espanso
Nuovo obiettivo di riciclaggio e maggiore responsabilità per i produttori
Gli Stati membri dovranno raggiungere un obiettivo di raccolta del 90% per le bottiglie di plastica entro il 2029 e le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.L’accordo rafforza inoltre l’applicazione del principio “chi inquina paga”, in particolare per il tabacco, introducendo una maggiore responsabilità per i produttori. Questo nuovo regime si applicherà anche agli attrezzi da pesca, per garantire che i produttori, e non i pescatori, sostengano i costi della raccolta delle reti perse in mare.Le nuove norme stabiliscono l’obbligo di etichette con informazioni sull’impatto ambientale di filtri di sigarette, salviette umidificate e tovaglioli sanitari.
Il parere di Legambiente
Secondo Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, questo è “un passo importante nella lotta all’inquinamento da plastica non gestita correttamente che finisce nei nostri mari, fiumi e laghi. Soprattutto, si invia un forte messaggio ai governi nazionali ad essere ambiziosi e celeri; a partire dall’Italia che deve giocare un ruolo da protagonista. Il nostro Paese già può vantare una indiscussa leadership normativa, essendo stato il primo a mettere al bando gli shopper di plastica, i cotton fioc e le microplastiche nei cosmetici, misure riprese nella proposta di direttiva europea. “Al Governo – prosegue Ciafani– chiediamo di avviare subito un tavolo con tutti i portatori d’interesse (produttori, amministrazioni, utilizzatori, associazioni ambientaliste) per accompagnare la transizione e rendere efficace il percorso di deplastificazione. Così come ci aspettiamo vengano ribadite in Italia l’importanza delle bioplastiche nello sviluppo dell’economia circolare, compresa la filiera dei rifiuti organici e del compostaggio, di cui il nostro Paese è leader in Europa. Nella direttiva è anche prevista la possibilità di introdurre a livello nazionale restrizioni di mercato per contenitori alimentari e bicchieri per bevande. Anche se non vi sono target nazionali per questi prodotti, gli Stati membri devono ridurre significativamente il loro consumo e auspichiamo quindi misure stringenti anche sui bicchieri di plastica usa e getta”.