TOP UTILITY 2023: la miglior utility italiana è Brianzacque, tra i premiati anche Acea, Acqualatina, Agsm Aim, CVA, Hera, Savno e Smat.
Le 100 maggiori utility italiane valgono l’8,5% del PIL, oltre 150 miliardi di euro, e sono oggi chiamate a uno sforzo enorme per innovare e rafforzare impianti e reti, alimentando così un boom degli investimenti che nel 2021 sono arrivati a quasi 11 miliardi, con un aumento del 50% rispetto al 2019. Sono alcuni dei dati salienti dello studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” presentato il 9 marzo da Alessandro Marangoni, CEO di Althesys e capo del team di ricerca, nel corso del Top Utility, l’evento organizzato in collaborazione con Utilitalia che, come ogni anno, mostra lo stato dell’arte nei settori acqua, energia e rifiuti.
L’azienda top quest’anno è risultata Brianzacque.
Della cinquina facevano parte anche Cidiu, Contarina, Estra e Hera.
Prima per Sostenibilità la torinese Smat (in lizza con A2A, Estra, Gruppo CAP e Gruppo SGR).
Per la Comunicazionesi è distinta la veneta Agsm Aim (con Acque Veronesi, Aimag, CVA e Gruppo CAP).
Per Ricerca e Innovazione RSE ha vinto Acea (in cinquina con Alperia, Enel, Iren e Silea).
Nella categoria Consumatori e Territorio il riconoscimento è andato alla veneta Savno (in lizza con Acque SpA, Alia, Brianzacque, Marche Multiservizi).
Il riconoscimento per le Performance Operative è andato alla valdostana CVA (con Contarina, Estra, Gruppo SGR, Net).
Nella nuova categoria Formazione Fonservizi ha primeggiato Hera (con Brianzacque, Contarina, Estra e Iren).
Infine, per la Categoria Diversità e Inclusione ha vinto Acqualatina (in cinquina con Acque Bresciane, Contarina, Hera e Smat).
L’edizione Top Utility di quest’anno è stata promossa da Althesys in collaborazione con Fonservizi, RSE, Targa Telematics e Utilitalia.