Il 13° Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE rileva che nell’anno della drammatica pandemia da Covid-19 la raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche non si è interrotta, al contrario ha raggiunto le 365.897 tonnellate, registrando una crescita del 6,35%, trainata soprattutto dalle regioni del Sud Italia. La Valle d’Aosta mantiene il primato italiano per raccolta pro capite, mentre la Toscana è ancora prima tra le regioni del Centro. Nel Sud Italia, la Sicilia scalza per volumi raccolti la Campania che invece rimane ultima per raccolta pro capite.
Sono oltre 365mila le tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) avviate a corretto smaltimento in Italia nel 2020. È quanto emerge dall’analisi dei dati diffusi dal Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Si tratta di un risultato estremamente positivo, in crescita di oltre il 6% rispetto al 2019, a conferma del trend emerso negli ultimi anni e confermato nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia da Covid-19.
I dati principali sulla raccolta dei RAEE nel 2020 sono stati presentati nel Rapporto Annuale 2020 che raccoglie e sintetizza i risultati conseguiti dai singoli Sistemi Collettivi, ed è pertanto l’unico report in grado di fotografare l’andamento della raccolta di RAEE domestici nella sua totalità a livello nazionale.
Quest’anno il Rapporto Annuale è stato realizzato in versione digitale, è disponibile al link: https://www.raeeitalia.it/it/rapporto/2021